Legislatura: 17Seduta di annuncio: 621 del 10/05/2016
Precedente numero assegnato: 5/05199
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 10/05/2016 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 10/05/2016 MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/05/2016 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 10/05/2016 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/05/2016 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 10/05/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/05/2016
BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, MICILLO, TERZONI e ZOLEZZI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere — premesso che:
il 9 ottobre 2013, viene inaugurato a Crescentino (Vercelli) il primo impianto al mondo per la produzione di bioetanolo da biomasse non alimentari – IBP spa di proprietà della Beta Renewables, joint venture di cui fa parte il gruppo Mossi Ghisolfi;
dalla presentazione diffusa, dalla stessa bioraffineria, viene assicurato che l'impianto non produce reflui derivanti dalla produzione industriale e ha un riciclo dell'acqua pari al 100 per cento;
il 25 febbraio 2015 si apprende, da fonti stampa, la notizia che, nel canale che esce dalla IBP attraversando la frazione Landoglio, l'acqua del rio è marrone e oleosa. A denunciare il fatto gli stessi abitanti che, preoccupati, hanno chiesto l'intervento della polizia locale, della Asl e dell'Arpa per le operazioni di controllo e monitoraggio. Nella dichiarazione di un residente si legge, infatti, che «a parte il colore e l'aspetto, la cosa più inquietante è che, a un certo punto, i pesci hanno iniziato a venire a galla e a boccheggiare, segno che forse quelle sostanze non fossero del tutto innocue»;
il dirigente responsabile del dipartimento Arpa di Vercelli ha spiegato che «si è verificato uno sversamento dall'impianto IBP SpA nel fosso, dovuto alla rottura di un tubo del sistema di raffreddamento dell'impianto di produzione di bioetanolo. I tecnici Arpa sono intervenuti, la ditta ha incanalato le acque deviandone il percorso», volendo inoltre rassicurare i residenti sulla non pericolosità delle sostanze;
in riferimento ai fatti sopracitati, il 27 febbraio 2015 l'area pianificazione e gestione del territorio del comune di Crescentino pubblica un avviso, a firma del sindaco, in cui si comunica che «presso l'impianto della Italian Bio Products spa, a causa della rottura meccanica avvenuta ad una delle piastre di uno degli scambiatori dedicati alla fase di idrolisi, le acque di raffreddamento sono state contaminate da fluido proveniente dal processo produttivo. Tale situazione ha generato un'anomalia a livello qualitativo nelle acque di scarico provenienti dallo spurgo torri di raffreddamento e destinate al corpo idrico ricettore fosso dell'Acqua Chiara»;
il 19 marzo 2015 fonti stampa denunciano un altro allarme nelle acque del rio, diventate nuovamente marroni, maleodoranti e con una grande quantità di pesci morti. Gli abitanti commentano dicendo «se pensiamo che quest'acqua è la stessa impiegata per bagnare i campi e, di conseguenza, le cose che arrivano poi sulla nostra tavola, forse non c’è da stare poi tanto tranquilli»;
secondo i residenti della zona non si tratta solo di singoli episodi, visto che, già altre volte, in passato si è assistito a simili episodi;
l'assessore all'ambiente, recatosi sul posto, ha contattato i vertici dell'IBP che hanno parlato di un guasto all'impianto a causa di una paratia che perdeva acqua;
diversi articoli recenti sul quotidiano locale La Gazzetta (26 aprile e 3 maggio 2016) riportano il persistere del problema dell'acqua scura nelle rogge e dell'aria maleodorante e riferiscono della raccolta di firme promossa dai cittadini e alla quale ha aderito lo stesso sindaco della frazione Galli al fine di ricevere risposte definitive sulla problematica in questione –:
se il Ministro non ritenga opportuno, vista la distanza ravvicinata tra i due episodi, disporre verifiche e controlli da parte del personale appartenente al comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente (C.C.T.A.), in relazione all'oggettivo pericolo che si verifichi un danno ambientale, ai sensi dell'articolo 197, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. (4-13118)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):protezione dell'ambiente
produzione industriale
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