ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13041

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 616 del 29/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2016
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 29/04/2016
Stato iter:
19/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/07/2016
GIANNINI STEFANIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/07/2016

CONCLUSO IL 19/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13041
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Venerdì 29 aprile 2016, seduta n. 616

   CIPRINI, GALLINELLA, TRIPIEDI, CHIMIENTI, COMINARDI, DALL'OSSO e LOMBARDI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   da notizie apparse sugli organi di stampa (Corriere dell'Umbria e www.umbria24.it del 27 aprile 2016), si apprende che: «Dovranno rifondere 95 mila euro per lo spreco di denaro pubblico che ci fu nella vicenda dell'affitto dell'ex Contrappunto. L'ex rettore dell'Università per stranieri di Perugia e attuale Ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, l'attuale rettore Giovanni Paciullo e altre persone all'epoca dei fatti in posizioni di vertice dell'Ateneo, sono state condannate dalla Corte dei conti per il danno erariale causato. La notizia è riportata da alcuni quotidiani locali. I giudici contabili (presidente Angelo Canale, consigliere relatore Fulvio Maria Longavita) hanno ridimensionato il computo dei canoni mai riscossi per morosità e quelli iniziali prescritti, passando dai 339 mila euro ipotizzati dalla procura ai 95 mila della sentenza, divisi a vario titolo dalle persone citate in giudizio (in particolare 9 mila euro Giannini e 3.900 euro Paciullo). La vicenda risale al 2008 (Giannini rettore e Paciullo componente del Cda della Unistra), quando l'Ateneo prese in affitto il Contrappunto, affidandolo in gestione per creare un polo di attività culturali e ricreative per gli studenti, in particolare una “Scuola di cucina italiana”. Questo progetto non trovò mai compimento, con la conseguenza che i canoni di affitto pagati sono stati classificati dalla Corte dei conti come “danno erariale”»;
   effettivamente i fatti di indagine per cui il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Stefania Giannini ora è stata condannata dalla Corte dei conti, sezione giurisdizionale regionale dell'Umbria per danno erariale pari a euro 9.187,50 non sono nuovi e hanno – tra l'altro – già formato oggetto anche di precedenti atti di sindacato ispettivo dell'interrogante (interrogazione a risposta scritta n. 4-04797 e n. 4-07412), in risposta ai quali il Ministro sulla base della «fondamentale premessa» secondo la quale «Non può mancarsi di rilevare che ad oggi, per il periodo di cui all'interrogazione, non è stata accertata, dall'autorità competente in materia, alcuna responsabilità per irregolare gestione contabile e amministrativa riferita all'università per stranieri di Perugia», declinava ogni responsabilità per l'addebito contestatole;
   ora la Corte dei conti ha accertato una responsabilità a carico del Ministro per danno erariale: quel danno definito sia come un «indebito esborso di denaro pubblico», in quanto ad esso non corrisponde nessuna utilità acquisita, sia come un «mancato introito di denaro nelle casse della pubblica amministrazione» riconducibile ad una responsabilità amministrativa e/o contabile dei dipendenti o funzionari pubblici;
   gli atti compiuti dal Ministro durante il suo incarico di rettore dell'università per stranieri di Perugia accertati da una sentenza della magistratura contabile al termine di un regolare processo sono lesivi degli interessi pubblici ed inevitabilmente vanno, secondo gli interroganti, ad inficiare anche il prestigio e l'autorità morale necessari per ricoprire un incarico di tale importanza istituzionale quale è il ruolo di Ministro della Repubblica –:
   se il Ministro interrogato non intenda fornire con urgenza i propri intendimenti e, preso atto dell'esito del procedimento contabile per danno erariale, non ritenga opportuno assumersi ogni responsabilità consequenziale anche valutando l'opportunità di dimettersi dall'incarico, così da fugare ogni dubbio, anche di carattere etico e di responsabilità politica, che possa inficiare il prestigio e l'autorità morale necessari per ricoprire l'incarico istituzionale di Ministro della Repubblica. (4-13041)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 19 luglio 2016
nell'allegato B della seduta n. 657
4-13041
presentata da
CIPRINI Tiziana

  Risposta. — Va precisato preliminarmente che la sentenza della sezione giurisdizionale per la regione Umbria della Corte dei conti, cui fa riferimento l'interrogante, riguarda l'adozione del provvedimento – risalente all'aprile 2008 – con il quale il Consiglio di amministrazione dell'Università per gli stranieri di Perugia ha autorizzato la stipula di un contratto di locazione diretto a consentire la disponibilità di locali destinati ad ospitare, in parte, gli uffici amministrativi, dei quali si era reso necessario il trasferimento – per scadenza del precedente contratto di locazione – e, nella restante parte, il Centro attività ricreative dell'ateneo, di cui era stata programmata l'implementazione allo scopo di creare, dopo la tragica vicenda relativa all'omicidio di Meredith Kercher, un più incisivo polo di aggregazione della popolazione studentesca.
  Il collegio giudicante ha ritenuto l'impegno economico assunto per far fronte al pagamento dei canoni sovradimensionato rispetto all'effettivo impiego della superficie locata, non utilizzata nella sua interezza a causa della mancata realizzazione dell'iniziativa didattico-gastronomica consistente nell'allestimento in loco di una «Scuola di Alta Cucina»; progetto per l'appunto non andato in porto per le successive inadempienze della società che a tanto avrebbe dovuto provvedere. La mancata riuscita di tale proposta, che cita l'interrogante, è dipesa difatti unicamente da un inadempimento contrattuale del soggetto privato, che, pur presentando ex ante ineccepibile esperienza professionale, si è poi dimostrato del tutto inaffidabile; tanto è vero che l'Ateneo si è attivato in sede giudiziale ai fini risarcitori.
  I giudici contabili hanno addebitato, ma la decisione in parola non costituisce una pronuncia definitiva, ad alcuni membri del Consiglio di amministrazione dell'ateneo sostanzialmente un deficit di avvedutezza programmatica, determinato dall'assunzione di un onere economico immediato, rivelatosi eccessivo per le criticità emerse soltanto in seguito.
  Ciò nonostante, la sezione territoriale ha ridotto la pretesa risarcitoria (passando da 364.000,00 euro a 59.576,21 euro) proprio in considerazione dell'utilizzo dell'immobile per fini istituzionali.
  Di fatti, l'operato degli amministratori si è concretato in una scelta discrezionale intesa a rispondere pienamente agli interessi istituzionali dell'Università al netto delle imprevedibili interferenze causali provocate dalla inaspettata evoluzione della vicenda originata dagli inadempimenti del sub-conduttore.
  A tal proposito, si ricorda che la domanda risarcitoria riguardante il contatto di sublocazione (stipulato con la società incaricata dalla gestione della «Scuola di alta cucina») è stata respinta, in quanto attinente ad una vicenda priva di qualsiasi collegamento diretto ed immediato, con la decisione autorizzativa del contratto di locazione intercorso con la società proprietaria dell'immobile.
  È di tutta evidenza, pertanto, l'inesistenza, nel caso di specie, di motivazioni «di carattere etico e di responsabilità politica» e ciò in primo luogo per la natura del fatto oggetto di contestazione – suscettibile, peraltro, di diversa valutazione nel secondo grado di giudizio – in secondo luogo per l'esiguità dell'importo liquidato a titolo di danno che, nell'eventualità di conferma della condanna, sarà comunque corrisposto ad integrale ristoro di qualsiasi nocumento erariale.
La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaStefania Giannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spesa pubblica

sindacato giurisdizionale