Legislatura: 17Seduta di annuncio: 615 del 28/04/2016
Primo firmatario: BASILIO TATIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2016 COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 28/04/2017 GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
SOLLECITO IL 07/07/2016
SOLLECITO IL 21/09/2016
RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/04/2017
CONCLUSO IL 28/04/2017
BASILIO, ALBERTI e COMINARDI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
la riserva naturale Torbiere del Sebino costituisce una delle principali riserve naturali della regione Lombardia; e così definita in quanto ha avuto origine dall'attività di estrazione della torba ed è ubicata a sud della sponda del Lago d'Iseo, in provincia di Brescia;
la riserva, dichiarata «zona umida di importanza internazionale» dalla Convenzione di Ramsar del 1971, presenta al suo interno varie specie protette di fauna e flora, oltre a reperti archeologici di valore ed è meta di itinerari turistici di tipo naturalistico;
da notizie provenienti da organi di stampa nazionali, si evince che la riserva è da alcuni anni vittima di sversamento di rifiuti e sostanze nocive da parte degli imprenditori agricoli delle zone circostanti, che così facendo avrebbero reso il sito naturalistico una vera e propria «discarica», con gravi danni per l'ecosistema della riserva e per l'ambiente;
in particolare, la sezione di Legambiente del basso Sebino ha denunciato nei giorni scorsi la presenza di una vistosa macchia bianca apparsa sulle acque del laghetto della riserva, probabilmente causata proprio dallo sversamento di rifiuti tossici;
inoltre, secondo Legambiente, lo scarico abusivo dei rifiuti non subisce alcuna sanzione a causa dell'assenza di adeguati controlli da parte degli organi preposti, come l'Ente Torbiere, incaricato formalmente di valorizzare e tutelare il patrimonio naturale della riserva;
tale situazione, che danneggia non solo la riserva ma anche i terreni preposti alla viticoltura ed alle altre produzioni della Franciacorta, rischia di compromettere un sito naturalistico di notevole livello per la provincia di Brescia e per la regione Lombardia –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere, anche promuovendo verifiche da parte del Comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente, al fine di intensificare i controlli antinquinamento della riserva naturale Torbiere del Sebino. (4-13031)
Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale, si rappresenta quanto segue.
La riserva naturale Torbiere del Sebino («Torbiere d'Iseo») è stata individuata con decreto ministeriale 11 giugno 1984 quale zona umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar e la designazione internazionale è del 5 dicembre 1984.
Si fa presente, in via preliminare, che detta convenzione non prevede alcun esplicito divieto o stringente prescrizione da adottare nelle zone umide riconosciute ma, genericamente, raccomanda agli Stati aderenti di adottare la tutela degli habitat e delle specie presenti. Pertanto, non essendo previsti specifici divieti, né potendosi prevedere specifici obblighi relativamente alle attività presenti nell'area, sarà possibile, unicamente, sollecitare dette iniziative ai soggetti territorialmente interessati.
L'area della riserva è interessata anche dalla presenza di un sito Natura 2000 che con decreto ministeriale 15 luglio 2016 è stato designato zona speciale di conservazione ZSC IT2070020 «Torbiere d'Iseo».
Per detta ZSC sono in vigore le misure di conservazione di cui alla deliberazione della giunta regionale della Lombardia n. 4429 del 30 novembre 2015.
Tra le misure già operative per il sito vi sono la «Tutela della qualità e della quantità delle acque di laghi e reticolo idrografico», la «Depurazione reflui di rifugi, malghe e nuclei abitati interni al SIC» la «Manutenzione, ripristino e creazione di aree umide», nonché diverse azioni di controllo e monitoraggio sugli habitat di interesse comunitario presenti.
Si segnala, comunque, che, trattandosi di un'area protetta di competenza regionale, questo Ministero non esercita alcun potere di vigilanza diretta sulla stessa.
Inoltre eventuali compromissioni della zona umida di importanza internazionale (Ramsar) e dei siti Natura 2000 ivi presente, potrebbero essere solo consequenziali allo svolgimento di attività in contrasto con il Testo unico dell'ambiente decreto legislativo n. 152 del 2006.
Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a monitorare costantemente le attività in corso anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):riserva naturale
protezione dell'ambiente
sostanza tossica