ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12912

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 610 del 20/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: PICCIONE TERESA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/04/2016
Stato iter:
07/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/06/2016
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/06/2016

CONCLUSO IL 07/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12912
presentato da
PICCIONE Teresa
testo di
Mercoledì 20 aprile 2016, seduta n. 610

   PICCIONE. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   ciò che si chiama «emergenza immigrazione» contiene in sé una vera e propria «emergenza nell'emergenza» e cioè quella che riguarda i minori non accompagnati;
   sono, infatti, quasi 2.500 i minori stranieri non accompagnati arrivati nel nostro Paese fino ad ora nel 2016, ma si tratta di numeri destinati ad aumentare;
   con l'arrivo della bella stagione come sempre, infatti, aumenta il flusso di migranti che, nelle ultime settimane, continuano a sbarcare a ritmo serrato sulle coste italiane;
   solo in Sicilia, prima frontiera del flusso migratorio, se ne contano approssimativamente 4.500, dislocati in 40 centri di prima e seconda accoglienza dedicati agli extracomunitari;
   questi centri possono ospitare al massimo 1.600 minori, dunque la capienza è insufficiente, tanto che i minori vengono fatti ospitare nelle comunità alloggio per italiani, anche questi però risultano pochi rispetto ai numeri dei nuovi minori che arrivano ogni giorno sulle nostre coste;
   la situazione è tale da spingere la regione siciliana a chiedere che anche le altre regioni italiane si impegnino di più a farsi carico del problema, dato che, da sola, ospita il 38 per cento di tutti i minori non accompagnati, la Lombardia, che si colloca al secondo posto per ospitalità, ne accoglie appena l'8,7 per cento;
   tra i minori che sbarcano nell'isola è ampia la fascia che va dai 16 ai 18 anni, ma fra gli ultimi sbarcati c'erano anche tre dodicenni e, ad Augusta, un bambino eritreo di soli di dieci anni;
   la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, dopo una approfondita indagine conoscitiva, aveva approvato il 21 aprile 2009, una risoluzione con l'invito al Governo a procedere sia con un piano d'azione dotato dei fondi necessari sia con un adeguamento legislativo utile a attualizzare le norme e omogeneizzare gli interventi su scala nazionale;
   inoltre, la Convenzione su diritti dell'infanzia e dell'adolescenza approvata dall'Onu il 20 novembre 1989 e ratificata 176 del 27 maggio 1991 costituisce, un dovere in più ad intervenire con legge;
   è attualmente all'esame della Camera un progetto di legge organico che, attualizzando le normative vigenti, ha l'obiettivo di adottare una disciplina organica, diritti, doveri, sicurezza, e unitaria per l'intero territorio –:
   nelle more dell'approvazione, che si auspica imminente, di una normativa organica in materia di minori stranieri non accompagnati, quali iniziative immediate il Governo intenda adottare al fine di sostenere i territori interessati, e regioni e i comuni, di fornire loro strumenti efficaci per fronteggiare al meglio l'emergenza dei minori non accompagnati e garantire l'accoglienza nel rispetto della legalità e delle convenzioni internazionali sui diritti del minore. (4-12912)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 giugno 2016
nell'allegato B della seduta n. 633
4-12912
presentata da
PICCIONE Teresa

  Risposta. — L'interrogazione in esame verte sul tema dell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e, in tale ambito, richiama l'attenzione sull'esigenza che il Governo sostenga le regioni e comuni negli interventi di competenza.
  Si rappresenta che l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e le conseguenti problematiche sono da tempo all'attenzione del Ministero dell'interno, anche in ragione del fatto che, nell'ambito degli imponenti flussi migratori che stanno interessando il territorio nazionale, si registra un numero crescente di arrivi di tale categoria di soggetti particolarmente vulnerabili.
  I dati relativi ai minori in questione sono acquisiti, tenuti e aggiornati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Da essi si evince che, negli ultimi quattro anni, l'afflusso dei minori non accompagnati è sostanzialmente raddoppiato, essendosi passati dalle 5.821 unità presenti in Italia nel 2012 alle 11.921 dell'anno scorso.
  L’
escalation del fenomeno ha reso pressante l'esigenza di assicurare un adeguato supporto dello Stato ai comuni, ai quali spettano, come è noto, l'assistenza e la rappresentanza legale dei minori fuori famiglia.
  In tale direzione, vi è stato un radicale ripensamento della
governance del sistema nazionale di accoglienza, con una contestuale, forte assunzione di responsabilità del Ministero dell'interno.
  Il nuovo sistema ha avuto origine con il piano operativo nazionale per la gestione dei flussi migratori approvato dalla conferenza unificata nella seduta del 10 luglio 2014, la cui portata innovativa risiede nel fatto che, firma restando la prioritaria competenza dei comuni, l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è stata ricondotta ad una logica di
partnership trattato e il mondo delle autonomie locali.
  Le previsioni del piano nazionale hanno poi trovato suggello e copertura normativa in due successivi interventi legislativi.
  Si fa riferimento, innanzitutto, alla legge di stabilità 2015 che ha concentrato in un unico Dicastero, quello dell'interno, gli interventi di competenza statale nel settore dell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.
  Nello specifico, tale legge, da un lato, ha trasferito dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali al Ministero dell'interno il fondo destinato a sostenere finanziariamente comuni che erogano i servizi di accoglienza ai minori stranieri non accompagnati.
  Dall'altro, ha previsto la possibilità di ospitare nelle strutture dello SPRAR, gestite come noto dagli enti locali con la regia unitaria e il preponderante sostegno finanziario del Ministero dell'interno, i minori stranieri non accompagnati non richiedenti protezione internazionale. Si è trattato di un'innovazione di non poco conto, atteso che il sistema SPRAR è destinato all'accoglienza dei soli richiedenti asilo e rifugiati.
  Più di recente, è intervenuto il decreto legislativo n. 142 del 2015 che, attraverso varie disposizioni di chiarificazione e chiusura del sistema, ne ha disegnato i contorni con esattezza.
  Il dispositivo normativo prevede una fase di prima accoglienza del minore in strutture ad alta specializzazione gestite dal Ministero dell'interno. La permanenza in tali centri è limitata al tempo strettamente necessario e comunque non è superiore a 90 giorni.
  Il minore è successivamente ospitato nelle strutture di seconda accoglienza del sistema SPRAR gestite – come noto – dai comuni secondo un modello condiviso con il Ministero dell'interno, che valorizza l'ospitalità diffusa e mira all'integrazione.
  Qualora tali strutture siano indisponibili, gli enti locali provvedono comunque ad ospitare il minore attraverso i propri servizi di assistenza secondo i criteri di ripartizione su base regionale individuati dal tavolo di coordinamento operante presso questa Amministrazione, previa intesa con la conferenza unificata. In tal caso, gli enti locali possono fare richiesta di accedere, nei limiti delle risorse disponibili, al già citato fondo per i minori stranieri non accompagnati, gestito dal Ministero dell'interno.
  Si segnala, al riguardo, che il fondo ha ricevuto per il 2016 una dotazione finanziaria importante: si tratta di 170 milioni di euro, cioè quasi il doppio dei 90 milioni di euro assegnati per il 2015, che contribuiranno ad elevare in maniera significativa gli
standard qualitativi e quantitativi dell'accoglienza.
  Il modello concepito dal legislatore, che si ritiene realizzi un adeguato sostegno dello Stato ai comuni nel settore, è in fase di graduale costruzione.
  Per quanto riguarda la prima accoglienza, sono in avanzato corso di predisposizione sia il decreto interministeriale, sia il bando pubblico necessari all'allestimento dei previsti centri ad alta specializzazione.
  Nelle more, per fronteggiare le esigenze più pressanti, nel 2015 il Ministero dell'interno ha attivato strutture temporanee di accoglienza per oltre 700 minori al giorno, utilizzando allo scopo risorse del fondo europeo per l'asilo, la migrazione e l'integrazione, integrate con cofinanziamenti nazionali.
  Per quanto riguarda la seconda accoglienza, si informa che la rete SPRAR è stata recentemente potenziata di ulteriori 1010 posti dedicati ai minori non accompagnati, in aggiunta ai 951 già esistenti.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti del bambino

minore eta' civile

migrante