ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12867

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 608 del 18/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/04/2016
Stato iter:
28/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2016

CONCLUSO IL 28/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12867
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Lunedì 18 aprile 2016, seduta n. 608

   PARENTELA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il bosco di Condrò, meglio noto come Faggeta di Condrò benché nel complesso forestale non vi siano solo faggi – nel gruppo del Reventino-Mancuso, situato nella provincia di Catanzaro, corre un grave pericolo: due tecnici incaricati da uno dei comuni proprietari del bosco, Feroleto Antico – gli altri due comuni proprietari sono Platania e Serrastretta – hanno predisposto un «piano pluriennale di tagli» nelle proprietà comunali. Si tratta di terreni forestali che si estendono per ben 76 ettari;
   gran parte dell'area interessata al taglio ricade proprio nella Faggeta di Condrò, bosco noto per essere una delle più belle faggete italiane, con alberi di considerevole età e di grandi proporzioni, i cui tronchi argentei svettano alti e slanciati. Botanici e zoologi hanno ripetutamente segnalato la Faggeta di Condrò come bosco di alto valore ecologico tant’è che in essa è stata individuato un rito di interesse comunitario (SIC), il n. IT9330124 dell'elenco;
   l'area interessata al progetto di taglio viene indicata dai tecnici come bosco ceduo, ossia bosco formato da ceppaie dalle quali spunta una corona di alberelli e che, per essere così divenuto a seguito del taglio degli alberi d'alto fusto, può essere assoggettato a tagli periodici con rilascio di singole matricine (esili polloni che spuntano dalle ceppaie) distanziate fra loro di alcuni metri. I boschi cedui così ridotti vengono definiti dai botanici e dai forestali più avveduti, fra cui il professor Franco Tassi, «boschi stecchino», per il loro aspetto desolato ed esiguo. Si vorrebbe far credere, così, che non sarebbe di fronte ad un bosco d'alto fusto come nella parte alta della faggeta (vedasi foto grande) e quindi di non particolare importanza. Viceversa, il vecchio bosco ceduo, proprio perché non tagliato da diversi decenni si sta spontaneamente riconvertendo in alto fusto, somigliando in tutto e per tutto alla parte più antica e matura della faggeta;
   dalla relazione redatta dai tecnici e dai segni lasciati sugli alberi, si intuisce perfettamente che l'intenzione è proprio quella di tagliare gli alberi più grandi e più sani. Il bosco si depaupererebbe, così, assai gravemente;
   l'effettuazione dei tagli per favorire la rinnovazione del faggio richiede particolare cautela e presuppone conoscenze bioecologiche della specie e della comunità –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti narrati e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per la conservazione e la tutela integrale di questo particolare ecosistema così unico, delicato e insostituibile;
   se il Governo non intenda promuovere le iniziative utili per favorire l'inserimento di questa particolare riserva naturale fra i siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO e/o nell'elenco delle faggete vetuste d'Europa per le sue uniche caratteristiche biologiche e strutturali già riconosciute alle faggete vetuste ucraine, slovacche e tedesche, con l'impegno affidato dall'UNESCO a Germania, Ucraina e Slovacchia di estendere il nucleo originario in modo da creare una rete di faggete a livello europeo entro il 2015/16. (4-12867)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 28 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 710
4-12867
presentata da
PARENTELA Paolo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa a presunti interventi forestali all'interno del bosco di Condrò, solo in minima parte inserito nel sito Natura 2000 SIC IT9330124 «Monte Contro», sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché dagli enti territoriali, si rappresenta quanto segue.
  A seguito della richiesta di informazione predisposta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, è pervenuto il riscontro del Comando provinciale di Catanzaro del Corpo forestale dello Stato (CFS), mentre si resta in attesa delle risposte da parte della regione e del comune.
  Il Corpo forestale delle Stato ha precisato che il piano forestale oggetto di denuncia «rientra nel piano di gestione dei boschi del Comune di Feroleto Antico, in corso di istruttoria da parte della Regione Calabria in attuazione della legge n. 45 del 2012 e che non riguarda il SIC citato nell'atto di sindacato ispettivo».
  Sulla base di quanto comunicato, risulta che la regione Calabria, con propria nota del 16 aprile 2016, abbia segnalato al comune di Feroleto Antico, proponente del piano, la sussistenza di condizioni di inammissibilità e di assenza dei presupposti necessari per l'adozione della proposta di piano pluriennale di taglio (PPT), tra i quali quelli relativi al rispetto della direttiva 92/43/CEE «Habitat» ed
ex 79/409/CEE «Uccelli».
  Dalle informazioni assunte dai comandi stazione del Corpo forestale dello Stato di Serrastretta e Lamezia Terme risulta che le «previsioni del piano di gestione non ricalcano il reale stato di fatto e in tal senso, i competenti uffici amministrativi, stanno procedendo nella relativa istruttoria».
  Più precisamente, nel verbale di sopralluogo condotto dal Corpo forestale dello Stato in data 7 settembre 2016, è stato evidenziato che le caratteristiche degli ambienti forestali descritti ed individuati all'interno del piano pluriennale di taglio predisposto dal Comune di Feroleto Antico sono differenti da quelli effettivamente osservati nelle aree di intervento.
  Nella relazione il Corpo forestale dello Stato ha specificato, inoltre, che nessuno dei comuni presenti nell'area ha effettuato tagli forestali o previsto piani pluriennali di taglio (PPT) che interessano direttamente la faggeta di Condrò.
  Sulla base di quanto relazionato emerge che i piani dei tagli in oggetto non interessano né il SIC IT9330124 «Monte Contro» né gli
habitat di interesse comunitario, cod. 9210* Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex e cod. 9260 Boschi di Castanea sativa.
  Della questione sono interessate anche altre amministrazioni, pertanto laddove dovessero pervenire nuovi elementi informativi, si provvederà ad un aggiornamento.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professioni tecniche

foresta

protezione dell'ambiente