ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12862

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 608 del 18/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 15/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MUCCI MARA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 15/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 15/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12862
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Lunedì 18 aprile 2016, seduta n. 608

   PRODANI e MUCCI. — Al Ministro della difesa, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   nel corso della presente legislatura, in data 21 maggio 2015, è stata votata in prima lettura, alla Camera dei deputati, la proposta di legge recante «Disposizioni concernenti i militari italiani ai quali è stata irrogata la pena capitale durante la prima Guerra mondiale» (A.C. 2741). Il testo, che ha l'obiettivo la riabilitazione del personale militare italiano condannato alla pena capitale nel corso della prima guerra mondiale per la violazione di talune disposizioni previste dell'allora codice penale militare, è stato assegnato alla IV commissione difesa del Senato che, il 9 dicembre 2015, ha stabilito l'organizzazione di una serie di audizioni;
   durante la seduta n. 432 del 21 maggio 2015, l'interrogante ha depositato l'ordine del giorno n. 9/2741-A/1 accolto come raccomandazione dal rappresentante del Governo Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato alla difesa, che impegna il Governo, in occasione delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra, ad onorare la memoria di tutti i caduti in guerra a prescindere dall'epoca e dalla divisa indossata. In particolare, restituendo alla verità anche vicende completamente dimenticate dalla storia e oscurate dalla propaganda, come la morte dei circa 30mila nativi del Tirolo, del Litorale e della Valcanale (attuali Trentino Alto Adige – Südtirol e Friuli Venezia Giulia), allora appartenenti all'Austria, che combatterono dal luglio 1914 con le divise delle forze armate austriache ed austro ungariche;
   la storia e le storie di questi soldati, per buona parte avi dei cittadini italiani attualmente residenti nei citati territori, è stata tenuta in sordina e nascosta dalla propaganda politica, già dall'Italia parlamentare del 1918, ma ancora di più dal successivo regime fascista, che del mito della «Vittoria mutilata» e di Vittorio Veneto fece dei cavalli di battaglia ideologici, ommettendo volutamente il racconto di questi avvenimenti. Successivamente, la storiografia ufficiale italiana ha proseguito la narrazione classica, restando legata ad una visione «patriottica» e «liberatrice», spesso trascesa in un vero e proprio nazionalismo assimilatore, atta ad esaltare l'epopea dell'esercito italiano durante la Prima guerra mondiale e continuando a trasmetterne i miti. Solo negli ultimi anni si è assistito ad un approfondimento delle «storie nascoste» grazie ad una maggior attenzione ed una diversa sensibilità di ricerche storiche e pubblicazioni, quasi tutte ad opera di eredi di quei 100.000 uomini che risposero alla chiamata dell'Imperatore Francesco Giuseppe e condannati alla «damnatio memoriae»;
   il primo firmatario del presente atto, in data 23 ottobre 2015, ha depositato l'interrogazione n. 4-10859 al Ministro della difesa ed al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la quale ha richiesto al Governo di adottare dei provvedimenti, di concerto con le regioni Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige/Südtirol, per incentivare lo studio e le ricerche dei documenti relativi ai fatti accaduti nei territori divenuti italiani, al fine di iniziare un processo che miri a riportare la dovuta dignità a tutti i reduci ed i caduti della prima guerra mondiale, senza i filtri di verità nascoste;
   risulta evidente come il centenario dal primo conflitto rappresenti una grande occasione per infrangere il muro di silenzio e di omissioni che per troppi anni ha relegato il ricordo di quegli avvenimenti prevalentemente agli ambiti familiari, negando la possibilità di un riconoscimento ufficiale;
   il 24 maggio 2015, presso il Sacrario di Redipuglia (Go), in occasione del Centenario dell'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra, sono stati ricordati i caduti con la lettura dell'Albo d'Oro e con la consegna di una Medaglia ai familiari dei caduti che ne hanno fatto richiesta;
   come indicato dal sito www.albodorograndeguerra.it, le occasioni di commemorazione nominativa dei Caduti si sviluppa nell'arco temporale dal 24 maggio 2014 al 4 novembre 2018, con la consegna ai familiari della Medaglia Ricordo in ferro raffigurante, da un lato, il logo del Governo per il Centenario della Grande Guerra, e, dall'altra, la statua presente nel cimitero degli eroi di Aquileia, su cui viene inciso il grado, cognome e nome del caduto. L'Albo d'Oro e la medaglia come comunicato sul sito internet della regione Friuli Venezia Giulia sono iniziative patrocinate dalla regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Ministero della difesa, con le associazioni d'arma e con il Military Historical Center (MHC) di Udine;
   il citato sito riporta che «l'Evento di ricordare ogni Caduto della Grande Guerra nella Regione Friuli Venezia Giulia nasce dalla consapevolezza che il nostro territorio è legato alla memoria nazionale dell'Unità d'Italia. Nel Centenario della Grande Guerra 2014-2018, nelle Cerimonie delle Associazioni d'Arma, verranno citando tutti gli iscritti nell'Albo d'Oro, 529.025 Caduti, dando una prova di riconoscenza verso le Forze Armate e verso di contributo di sangue dato da tutte le famiglie italiane sulla nostra terra per l'unificazione della Patria. La Commemorazione del luogo della Memoria di ogni singolo Soldato Caduto è la testimonianza storica della loro vita che appartiene ad ogni Famiglia come percezione tangibile che la loro storia è nella storia dell'Unità d'Italia»;
   la legge della regione Friuli Venezia Giulia 4 ottobre 2013, n. 11 «Valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Prima Guerra mondiale e interventi per la promozione delle commemorazioni del centenario dell'inizio del conflitto, nonché norme urgenti in materia di cultura», all'articolo 1 recita: «Al fine di sostenere la crescita di una cultura della pace e della pacifica convivenza tra i popoli la Regione promuove la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio storico culturale e ambientale attinente ai fatti della Prima guerra mondiale, ricordando e onorando le vittime militari e civili di ogni schieramento e nazionalità». A parere degli interroganti, i testi riportati dall’home page del sito www.albodorograndeguerra.it non risultano centrare gli obiettivi della legge regionale: più che sostenere la crescita della pace e della convivenza sembrerebbe che la comunicazione resti nell'alveo della storiografia tradizionale, esaltando i concetti di “patria” e unità nazionale»;
   una mail inviata nelle settimane scorse dal Coordinamento Albo d'Oro, nell'informare di un evento organizzato in collaborazione con la regione Friuli Venezia Giulia previsto a Trieste per il 16 aprile 2016, comunica che, durante l'appuntamento, «saranno consegnate le Medaglie Commemorative dalle Autorità Istituzionali alle famiglie dei Caduti sia con il Regio Esercito sia con l'Esercito Austro-Ungarico»;
   nei giorni scorsi, il primo firmatario del presente atto ha rivolto una serie di richieste di chiarimenti alle parti promotrici dell'iniziativa;
   l'associazione Albo d'Oro, per quanto riguarda le informazioni da riprodurre sulle medaglie, ha confermato l'impossibilità di verificare dati forniti dai famigliari delle vittime con divisa austriaca ed austroungarica in quanto gli elenchi dei caduti austriaci non sono nella disponibilità italiana; mentre, in merito alla medaglia, alla domanda se si fosse prevista, oltre al logo governativo ufficiale stabilito per le celebrazioni del Centenario, un'immagine differente dall'attuale, sull'altra faccia, (che attualmente riproduce la statua del Cimitero degli Eroi di Aquileia), adatta all'occasione di cui sopra, visto che verrebbe consegnata ai parenti di soldati caduti con una uniforme diversa dall'italiana combattendo per il proprio Paese (un simbolo di pacificazione, che potesse accomunare le diverse storie senza prevaricare o forzare le memorie, sarebbe stato, a parere dell'interrogante, opportuno), l'associazione ha confermato che non sono state previste differenziazioni e coloro i quali desiderassero ricevere la medaglia possono farne richiesta, mentre coloro che non reputassero la medaglia adatta a commemorare i propri caduti, possono esimersi dal richiederla;
   successivamente al colloquio intercorso, durante il quale il primo firmatario del presente atto ha fatto osservare come i testi proposti dal sito www.albodorograndeguerra.it non fossero proprio corrispondenti alla finalità della legge regionale di riferimento e fosse assente un rimando alla possibilità di richiedere la medaglia commemorativa anche per i caduti con la uniforme austro ungarica, è stata inserita la seguente dicitura «La Medaglia Commemorativa è anche per i Caduti Austriaci di lingua Italiana che hanno perso la vita con il “Kaiserlich und Königlich” per ricordare alle loro Famiglie il loro sacrificio in una visione di Europa Unita e per un messaggio di Pace tra i Popoli». Il primo firmatario del presente atto si rammarica far notare che, nonostante le osservazioni siano state prese in considerazione, il testo inserito riporti delle gravi inesattezze alle quali sarebbe necessario porre rimedio;
   una lettera in merito è stata inviata il 7 aprile 2016, anche all'assessore alla cultura, sport e solidarietà della regione Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti ed alla presidente della regione Debora Serracchiani, per la quale si è in attesa di risposti;
   la complessità degli eventi storici che hanno attraversato in particolare alcuni territori imporrebbe a giudizio dell'interrogante, di dover tenere conto di sensibilità che potrebbero addirittura non essere comprese agli occhi di chi ne ignori le dinamiche. Ma proprio dalla regione Friuli Venezia Giulia, in accordo con tutte le istituzioni interessate, dovrebbe partire un'opera di riconoscimento della realtà storica che restituisca dignità a tutti i protagonisti del nostro passato: onorare la memoria di tutti i caduti nella Grande Guerra, attraverso un riconoscimento simbolico e la partecipazione delle famiglie, soprattutto, dei giovani, che hanno avuto un proprio congiunto tra i soldati morti nella carneficina della Prima guerra mondiale; si tratta di un segno importante e doveroso nei confronti di chi ha perso la vita per il proprio Paese, prescindendo dal colore della propria uniforme –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
   se il Ministro interrogato, in occasione delle celebrazioni per il Centenario, intenda assumere iniziative per dar luogo al contenuto dell'ordine del giorno accolto 9/2741-A/1, in particolare nei territori passati al Regno d'Italia al termine della Prima guerra mondiale;
   se il Ministro interrogato, considerato che il Ministero della difesa è soggetto patrocinante le iniziative proposte dal Comitato Albo d'Oro, intenda promuovere, di concerto con la regione Friuli Venezia Giulia, la proposizione di un riconoscimento per i discendenti delle vittime della Prima guerra mondiale che abbia l'obiettivo di unificare le diverse sensibilità e le diverse memorie, onorando tutti i caduti, senza distinzione di divisa;
   se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, intendono promuovere, di concerto con le istituzioni interessate, delle iniziative finalizzate ad incentivare lo studio e le ricerche dei documenti relativi ai fatti accaduti nei territori divenuti italiani, al fine di iniziare un processo che miri a riportare la dovuta dignità a tutti i reduci ed i caduti della prima guerra mondiale, in particolare a quanti, nativi e residenti del Litorale, del Tirolo e del Val Canale, combatterono e perirono indossando la divisa del proprio Paese.
(4-12862)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prima guerra mondiale

commemorazione

patrimonio architettonico