ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12853

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 608 del 18/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 14/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12853
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Lunedì 18 aprile 2016, seduta n. 608

   GIANLUCA PINI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   ai sensi dell'articolo 3, comma 7, del decreto legislativo n. 261 del 1999, come modificato dall'articolo 1, comma 276, della legge 23 dicembre 2014, n.190, e della delibera dell'Agcom 395/15/CONS, in un'ottica di ottimizzazione dei processi di lavorazione della corrispondenza, a partire dal corrente mese è in corso l'implementazione progressiva in ulteriori aree del territorio nazionale della cosiddetta fase II del nuovo modello di recapito della posta a giorni alterni, già avviato in alcune località a partire dallo scorso mese di ottobre (fase I);
   nello specifico, in 86 comuni dell'Emilia Romagna la consegna della corrispondenza dovrà avvenire a giorni lavorativi alterni, dal lunedì al venerdì su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana – martedì e giovedì in quella successiva);
   secondo quando riportato dalla stampa locale e denunciato dai sindacati, questo nuovo modello di gestione e recapito degli invii postali ha prodotto «centocinquanta quintali di lettere in giacenza in tutta l'Emilia Romagna» (il Resto del Carlino, 13 aprile 2016), depositi saturi, ritardi nelle consegne e centri di smistamento invasi da migliaia di lettere. Nelle città di Parma, Piacenza e Rimini si riscontrerebbero le maggiori criticità con cinquanta quintali di posta in giacenza nei due capoluoghi emiliani e nove in quello romagnolo;
   questi rallentamenti nelle consegne, sommati alla disposizione secondo cui tutta la corrispondenza deve passare nel capoluogo prima di essere smistata altrove (anche se la città di partenza e di destinazione coincidono), mettono in atto situazioni paradossali in cui una lettera viene consegnata a pochi chilometri di distanza anche 20 giorni dopo la spedizione;
   il provvedimento, adottato in un primo momento in fase sperimentale e poi esteso a decine di comuni emiliano-romagnoli, non è stato adeguatamente reso noto nei modi e nei tempi opportuni affinché cittadini, aziende ed enti locali ne fossero preventivamente a conoscenza e si adoperassero per adeguarsi e per limitare le ripercussioni negative sull'economia dei territori coinvolti;
   questa decisione di Poste Italiane, aggiunta alle altre che negli ultimi anni sono state assunte dalla società, conferma l'orientamento volto ad una logica del guadagno che punta su assicurazioni, Carte di credito, telefonia mobile e servizi finanziari in genere a scapito delle esigenze della collettività;
   l'impatto di questo nuovo modello di gestione potrebbe rivelarsi ancor più negativo in quei comuni montanti, situati in aree disagiate e in zone appenniniche lontane dai capoluoghi e scarsamente coperti dalla rete telematica per i quali il servizio di corrispondenza postale risulta essere di fondamentale importanza per i cittadini, soprattutto per le persone più anziane, e le aziende di queste comunità –:
   se non ritenga urgente farsi promotore di una momentanea sospensione del nuovo modello di gestione e recapito a giorni alterni portato avanti da Poste Italiane nei comuni dell'Emilia Romagna, in attesa di una concertazione fra la società e le parti coinvolte, così da poter valutare la portata dei disagi arrecati all'utenza, anche alla luce delle denunce sindacali e delle diffuse proteste sollevate da cittadini, aziende e addetti ai lavori. (4-12853)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

comune

consegna