ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12845

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 607 del 13/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12845
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Mercoledì 13 aprile 2016, seduta n. 607

   FRUSONE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   Risorse per Roma spa (RPR) è una società in house, partecipata interamente da Roma Capitale, nata nel 1995 per gestire le attività di alienazione del patrimonio immobiliare capitolino. Rappresenterebbe oggi il braccio operativo al servizio dell'amministrazione capitolina nei settori della pianificazione, progettazione e trasformazione del territorio, nel supporto gestionale ai progetti della direzione edilizia del dipartimento urbanistica, tra i quali il condono edilizio, e nel supporto alle attività di alienazione del patrimonio capitolino, disponibile e indisponibile, gestite dall'omonimo dipartimento;
   RpR si occupa anche per il periodo 2012-2013 del servizio di osservazione di sette villaggi della solidarietà presenti a Roma. In un articolo web il professor Diacetti amministratore delegato fino al 2012 e fino al 2015 direttore del dipartimento pianificazione e controllo di RpR, parlerebbe del programma di osservazione come di un progetto sperimentale della durata di un anno dove sarebbero stati impiegati 84 operatori di Risorse per Roma;
   da quanto riporta sempre la fonte, Diacetti dichiara che il personale sarebbe stato reclutato tra ex vigilantes in mobilità, per dare la precedenza a chi si trovava senza lavoro. Inoltre, il professor Diacetti dichiara che «Le società pubbliche non possono assumere direttamente, ma devono pubblicare un bando specificando la modalità selettiva e noi abbiamo rispettato questa prassi. Comunque Risorse per Roma è la prima società ad aver chiesto alle persone assunte di dichiarare di non essere parenti, fino al terzo grado, con amministratori e dirigenti sia della società che del comune, e questo mi sembra un segnale forte della nostra trasparenza nella gestione delle selezioni.»;
   da quanto risulta all'interrogante la selezione non avvenne tramite bando pubblico, ma piuttosto tramite l'Agenzia per il lavoro Etjca spa, la quale a inizio 2012 pubblica i primi annunci di ricerca per 83 figure di cui 77 addetti al controllo e monitoraggio, 4 addetti al reporting amministrativo e 2 capi progetto. In particolare, gli addetti al controllo avrebbero avuto il compito di effettuare attività di portierato e controllo all'accesso dei villaggi garantendo l'attività di monitoraggio anche per mezzo di autoveicoli aziendali predisposti come attività di video e telesorveglianza; gli addetti al reporting amministrativo avrebbero avuto il compito di assicurare la gestione amministrativa di tutto il personale impegnato nel progetto: gestione delle turnazioni, ferie, permessi ed elaborazioni presenze; il capo progetto avrebbe avuto la responsabilità di raccordare tutte le figure coinvolte nel progetto con responsabilità verso gli interlocutori istituzionali presenti nell'iniziativa;
   a febbraio 2012 le suddette figure verranno assunte con contratto della durata di un anno con CCNL «imprese di pulizia per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi», affidando quindi agli operatori il servizio di portierato e di monitoraggio dei villaggi della solidarietà gestiti da Roma Capitale;
   il contratto dapprima determinato diventa indeterminato da maggio 2013;
   da ciò che si evince dalla documentazione in possesso dell'interrogante, ma soprattutto dalle formali denunce sporte dagli stessi lavoratori, sembrerebbe che essi non svolsero solo semplici attività di monitoraggio o portierato in tali villaggi. Attraverso infatti una serie di preoccupanti testimonianze, essi descrissero le difficili condizioni in cui erano costretti a svolgere la loro attività e il pericolo in cui si trovavano ad operare come addetti nei villaggi di solidarietà;
   non sembrerebbero chiari i limiti entro cui tali risorse avrebbero dovuto compiere il loro lavoro. Degli ex vigilantes svolgevano, infatti, attività di controllo e sicurezza che avrebbe dovuto essere piuttosto esercitati dalla polizia di Roma Capitale;
   risulterebbe molto grave l'esistenza o forse la co-esistenza di una struttura di sicurezza e controllo, uno statale e l'altro non meglio specificato. Da quanto risulta all'interrogante sarebbe addirittura esistita una centrale operativa di RpR spa, alla quale gli operatori avrebbero inviato tutta la documentazione giornaliera, fatta di dati personali raccolti, spostamenti di persone e così via;
   non sarebbe stata quindi solo la polizia di Roma Capitale ad avere ottenuto tali informazioni riservate, ma tutto sarebbe passato anche nelle mani di questa pseudo centrale operativa di Risorse per Roma spa. La certezza viene data tramite la lettura di una «relazione di servizio» scritta proprio dalla polizia di Roma Capitale, precisamente dal vice comandante Antonio Di Maggio il 21 novembre 2012. Tale relazione ha per oggetto «Villaggi della Solidarietà» e in essa sono documentate tutte le attività svolte dagli operatori di RpR e si scrive testualmente «Si ritiene che si siano raggiunti, oltre che ottimi risultati, una condivisione di intenti ed una visione delle difficili situazioni che giornalmente le due strutture, Risorse per Roma e Polizia di Roma Capitale, hanno sinergicamente affrontato e risolto;
   gli operatori di RpR, assunti con il CCNL delle pulizie, sembrerebbero aver avuto dunque un ruolo di veri e propri agenti della polizia e come tali sono stati costretti a scrivere giornalmente relazioni di servizio da dover poi consegnare e questa pseudo centrale operativa di RpR;
   la «centrale operativa RpR», da quanto risulta all'interrogante, avrebbe addirittura diramato la notizia di un ricercato dalla Polizia di Roma Capitale, chiedendo informazioni sul ricercato, attività questa che non dovrebbe spettare ad una società in house ma piuttosto alla polizia giudiziaria secondo l'articolo 55 del codice di procedura penale;
   il 27 giugno 2014 è stata votata all'unanimità la mozione n. 95 del 29 maggio 2014, la quale impegnava il sindaco e gli assessori competenti, a chiarire con quali modalità s'intendevano gestire i villaggi della solidarietà, verificando inoltre le dure e pericolose condizioni di lavoro in cui si trovavano ad operare i lavoratori di RpR spa impegnati in tali villaggi –:
   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
   se, anche per il tramite del commissario straordinario di Roma Capitale, non s'intenda chiarire la posizione della società RpR nell'ambito della gestione della sicurezza e del monitoraggio di Roma e se non sia urgente verificare che tale ruolo sia svolto esclusivamente dalla polizia di Roma;
   se non ritenga urgente verificare, per quanto di competenza, che il sistema di gestione dei dati sensibili e dell'attività di sicurezza e sorveglianza all'interno dei villaggi di solidarietà e non solo sia conforme alla legge. (4-12845)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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