ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12843

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 607 del 13/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: PLACIDO ANTONIO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 13/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 13/04/2016
Stato iter:
14/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2016
ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/11/2016

CONCLUSO IL 14/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12843
presentato da
PLACIDO Antonio
testo di
Mercoledì 13 aprile 2016, seduta n. 607

   PLACIDO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   nella provincia di Potenza, da diverso tempo, i sindacati della scuola (CGIL, CISL e UIL) sono costretti a prendere decise posizioni nei confronti di una dirigente scolastica, dottoressa Giovanna Sardone, per i numerosi – e a dir poco inopportuni – comportamenti da questa tenuti nei confronti del personale docente e non docente delle scuole che nel corso degli anni ha diretto. In particolare, la dottoressa Sardone ha frequentemente adottato provvedimenti disciplinari nei confronti di personale scolastico, puntualmente annullati dal tribunale di Potenza e di Melfi (sentenza 274 del 5 marzo 2013; sentenza 544 del 4 ottobre 2013; sentenza 590 del 18 ottobre 2013; sentenza 842 del 17 dicembre 2013; sentenza 203 del 19 dicembre 2013; sentenza 250 del 28 febbraio 2014; sentenza 261 del 4 marzo 2014);
   la dottoressa Giovanna Sardone, per quanto consta all'interrogante, sarebbe indagata dalla procura della Repubblica di Potenza in due procedimenti per gravissimi reati ed in particolare, per il primo procedimento, per i reati previsti dagli articoli 572 (maltrattamenti) e 582 (lesioni personali) del codice penale, per il secondo procedimento per i reati previsti dagli articoli 582 (lesioni personali), 323 (abuso d'ufficio) e 476 (falso ideologico) del codice penale;
   in tale contesto i rappresentanti sindacali provinciali della CGIL, CISL e UIL hanno più volte sensibilizzato l'opinione pubblica denunciando, mediante comunicati stampa, i comportamenti della Sardone. In uno dei comunicati stampa, datato 4 aprile 2013, le organizzazioni sindacali evidenziavano la singolare condotta della citata dirigente che, a seguito di decisioni assunte collegialmente dal consiglio di classe, dava impulso ad un procedimento disciplinare nei confronti di una delle docenti dissenzienti alle decisioni propugnate dalla stessa dirigente in seno al consiglio di classe, e nel contempo indirizzava una nota di biasimo ad altri 5 docenti che si erano resi responsabili di non avallare le citate decisioni propugnate dalla dirigente;
   detto comunicato stampa veniva trasmesso dalla dirigente Sardone alla procura della Repubblica presso il tribunale di Potenza sull'assunto che le organizzazioni sindacali, con il citato comunicato stampa, avessero rivelato segreti di ufficio tanto da ipotizzare la violazione dell'articolo 326 del codice penale;
   secondo quanto riferito da fonti sindacali il sostituto procuratore della Repubblica di Potenza, all'esito delle indagini preliminari, avrebbe chiesto l'archiviazione del procedimento evidenziando, tra l'altro, come lo scritto rientrasse nel legittimo esercizio dell'attività sindacale costituzionalmente garantito. Sennonché il GIP del tribunale di Potenza – dottor Amerigo Palma – avrebbe rigettato la richiesta di archiviazione ritenendo che dal comunicato stampa potesse emergere la violazione dell'articolo 342 del codice penale (oltraggio a corpo amministrativo dello Stato). All'udienza del 22 gennaio 2016, in camera di consiglio dinanzi al GIP, il pubblico ministero avrebbe chiesto l'archiviazione anche per questa seconda ipotesi di reato e il GIP avrebbe adottato provvedimento con il quale chiedeva al pubblico ministero di formulare l'imputazione coatta;
   la professoressa Calabrese, madre del GIP di Potenza dottor Amerigo Palma, ha rivestito il ruolo di dirigente scolastico nella provincia di Potenza sino all'anno scolastico 2014/15;
   ha altresì rivestito le funzioni di ispettrice per conto del Ministero dell'istruzione;
   in tale duplice veste è stata destinataria di forti prese di posizione da parte dei segretari provinciali delle organizzazioni sindacali di categoria (oggi tratti a giudizio a seguito di imputazione coatta da parte del GIP Palma);
   in un caso la professoressa Calabrese non si sarebbe sottratta dal polemizzare apertamente e in chiave personalistica con rappresentanti sindacali della provincia di Potenza di CGIL e CISL;
   in ragione di quanto precede il dottor Amerigo Palma, GIP presso il tribunale di Potenza, a giudizio dell'interrogante, avrebbe forse dovuto, a tutela dell'immagine della magistratura, astenersi dal trattare il procedimento in questione;
   pare, all'interrogante, emerga la palese violazione dei principi costituzionali e la eccessiva ed abnorme costrizione del legittimo e costituzionalmente garantito diritto di critica sindacale diritto a fronte di gravi comportamenti tenuti dal destinatario delle critiche sindacali;
   quanto descritto determina un allarme sociale per i limiti stringenti posti all'attività sindacale –:
   se il Ministro interrogato intenda valutare la sussistenza dei presupposti per assumere iniziative ispettive presso gli uffici giudiziari di Potenza ai fini dell'eventuale esercizio di tutti i poteri di propria competenza. (4-12843)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 14 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 705
4-12843
presentata da
PLACIDO Antonio

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame, l'interrogante chiede notizie in ordine alla gestione di alcuni procedimenti penali aperti in relazione a condotte realizzate nel clima di accesa conflittualità venutosi a creare tra la professoressa Giovanna Sardone, dirigente scolastica in alcuni istituti di Potenza, ed i rappresentanti sindacali territoriali, per effetto di alcuni provvedimenti disciplinari adottati dalla stessa.
  In particolare, l'interrogante chiede che siano attivati i poteri ispettivi nei confronti del giudice delle indagini preliminari, dottor Amerigo Palma, per la decisione assunta di non accogliere la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero in ordine al procedimento sorto a seguito della segnalazione, da parte della professoressa Sardone, del comunicato stampa emesso dalle rappresentanze sindacali, ritenuto dalla medesima lesivo del segreto istruttorio nei procedimenti pendenti nei suoi confronti.
  Evidenzia l'interrogante, infatti, che la circostanza che la madre del dottor Amerigo Palma fosse stata dirigente scolastica a Potenza e, successivamente, ispettrice presso il Ministero dell'istruzione, avrebbe dovuto indurlo ad astenersi nel procedimento penale.
  Sui fatti rassegnati nell'atto di sindacato ispettivo sono stati richiesti approfondimenti alla competente articolazione ministeriale, che ha sollecitato l'invio di elementi conoscitivi agli uffici giudiziari coinvolti.
  Il presidente vicario della corte d'appello di Potenza, aderendo alla richiesta, ha comunicato, innanzitutto, che, come affermato dall'interrogante, il tribunale ha disposto l'annullamento dei provvedimenti disciplinari adottati dalla professoressa Giovanna Sardone nei confronti di dipendenti scolastici.
  Inoltre, ha riferito che nei confronti della stessa sono state emesse due richieste di rinvio a giudizio, per i reati di cui agli articoli 572, 582, 323 e 476 del codice penale.
  Ha altresì confermato che Domenico Telesca, Margherita Capalbi e Vitina Galasso sono stati destinatari di decreto di citazione diretta a giudizio per il reato di cui all'articolo 342 del codice penale.
  Con riferimento alla mancata astensione del dottor Amerigo Palma, il medesimo Presidente Vicario della Corte d'appello di Potenza ha trasmesso una nota del coordinatore dell'ufficio G.I.P., da cui risulta la richiesta di astensione che il dott. Palma presentò al presidente del tribunale di Potenza ed il provvedimento di rigetto, emesso da quest'ultimo.
  Sulla scorta di tutti gli elementi acquisiti, la competente articolazione ministeriale ha concluso rilevando che le vicende segnalate nell'atto di sindacato ispettivo attengono essenzialmente alla professoressa Sardone, e non al dottor Palma o alla di lui madre, la professoressa Calabrese.
  Con riferimento al procedimento penale, nel quale si assume che il dottor Palma avrebbe dovuto astenersi, la competente articolazione ministeriale ha precisato che: non vi sono state istanze di nessuna parte, volte alla richiesta di astensione o alla ricusazione del magistrato; non vi è chiara indicazione né descrizione dei motivi, rimasti affatto generici, del contrasto tra la madre del magistrato ed i tre rappresentanti sindacali, poi divenuti imputati; eventuali momenti di dialettica lavorativa, anche aspra, tra un familiare del magistrato ed altri soggetti, per di più sconosciuti al magistrato in questione, non possono trasformarsi in validi motivi di ricusazione ed astensione; non sussistono elementi certi in ordine alla consapevolezza del dott. Palma circa i conflitti intercorsi tra la madre e gli indagati-imputati.
  Tali elementi devono essere letti unitamente alla circostanza, sopra riferita, relativa alla presentazione dell'istanza di astensione da parte del dottor Palma stesso, tuttavia respinta dal presidente del tribunale.
  Le esposte circostanze, secondo quanto concluso dalla competente articolazione ministeriale, conducono conclusivamente a ritenere l'insussistenza di una violazione dell'obbligo di astensione del dottor Amerigo Palma per la trattazione del procedimento penale n. 3565/2015 RG a carico dei sindacalisti Domenico Telesca, Margherita Capalbi e Vitina Galasso.
  Non avendo riscontrato nei fatti esposti altri profili di rilievo disciplinare meritevoli di approfondimento, non appaiono sussistere i presupposti per accertamenti ispettivi, risultando il sindacato nel merito delle decisioni giurisdizionali sottratto a valutazioni di tipo amministrativo.
Il Ministro della giustiziaAndrea Orlando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

pubblico ministero

codice penale