ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12841

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 607 del 13/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/04/2016
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12841
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Mercoledì 13 aprile 2016, seduta n. 607

   FRUSONE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la Viscolube è un'azienda che si occupa di rigenerazione degli oli usati. In Italia Viscolube ha due stabilimenti di produzione con oltre 170.000 tonnellate/anno di capacità di trattamento olio usato, uno dei quali insiste sul territorio di Ceccano (FR);
   da quanto si apprende dai giornali, con una nota del 2 febbraio, l'Arpa Lazio comunicava che «i campionamenti e le relative analisi del sito Viscolube, hanno evidenziato sul bacino di landfarming la concentrazione del parametro "idrocarburi pesanti" maggiore del 368% rispetto al valore previsto e che nelle acque di falda è stata riscontrata l'elevata concentrazione di inquinanti sia nei piezometri all'interno del sito che quelli posti a valle idrogeologica della barriera idraulica, dimostrando l'inefficacia della barriera con conseguente diffusione della contaminazione all'esterno del sito con grave rischio di inquinamento delle falde acquifere»;
   il sindaco di Ceccano a seguito della suddetta nota, emette un'ordinanza che vieta di attingere l'acqua dai pozzi privati presenti a meno di 500 metri dallo stabilimento Viscolube srl di via Monti lepini;
   anche sindaco del comune di Frosinone si dimostra preoccupato per i terreni inquinati, in quanto una porzione di essi riguarda proprio il territorio di Frosinone;
   in data 11 marzo 2016, il comune di Ceccano chiedeva, senza risposte, al mistero dell'Ambiente di riesaminare il progetto di messa in sicurezza del sito Viscolube alla luce delle analisi dell'Arpa;
   sempre da giornale di apprende che la Viscolube dal 2012 attenderebbe l'approvazione da parte del Ministero, di un piano volto a migliorare la messa in sicurezza, il quale resterebbe tuttora in attesa di una valutazione;
   da quanto dichiarato dall'amministratore delegato Lazzarinetti nel 2014 e nel 2015 sarebbe stata chiesta la convocazione di una conferenza di servizi per l'analisi della documentazione tecnica sui progetti di miglioramento presentati –:
   se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero;
   se il Governo sia a conoscenza di tali ritardi e quali iniziative di competenza intenda assumere per superare tali lungaggini e per accelerare le procedure di ripristino ambientale;
   se, in nome della sicurezza ambientale e della salute dei cittadini, il Ministro interrogato non reputi doveroso, per quanto di competenza, riesaminare urgentemente il progetto di messa in sicurezza del sito e dei territori adiacenti, convocando al più presto possibile una Conferenza dei servizi. (4-12841)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 agosto 2016
nell'allegato B della seduta n. 667
4-12841
presentata da
FRUSONE Luca

  Risposta. — Con riferimento alle questioni poste dall'interrogante, sulla base delle informazioni acquisite dalla competente direzione generale, si rappresenta quanto segue.
  Per quanto concerne gli aspetti relativi alla Valle del Sacco, si precisa che, a seguito della sentenza n. 7586 del 2014 del Tar Lazio, che ha annullato il decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dell'11 gennaio 2013, nella parte in cui escludeva la Valle del Sacco dai siti d'interesse nazionale, è stata avviata dagli uffici del Ministero l'istruttoria per la ridefinizione del perimetro del sito di interesse nazionale in questione, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 36-bis, comma 3, della legge n. 134 del 7 agosto 2012. In merito, si sono svolti numerosi incontri tecnici e conferenze di servizi istruttorie finalizzate all'approvazione della proposta di perimetro avanzata dalla regione Lazio. In ultimo, in sede di conferenza di servizi istruttoria del 15 dicembre 2015, è stata ritenuta condivisibile, da parte di tutti i soggetti pubblici coinvolti nel procedimento, la «Bozza di perimetrazione del Sito d'Interesse Nazionale Bacino del Fiume Sacco-Rev 5» trasmessa dalla regione Lazio in data 23 novembre 2015, ed è stato chiesto alla stessa regione di procedere, ai sensi dell'articolo 252, comma 3, del decreto-legislativo 152 del 2006, alla consultazione dei soggetti privati proprietari delle aree considerate interne al perimetro. A tal proposito, si rimane in attesa di ricevere, da parte della regione Lazio, gli esiti relativi alla consultazione dei soggetti privati proprietari delle aree considerate interne al perimetro.
  Premesso ciò, si comunica che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in questa fase transitoria, in un'ottica proattiva e di collaborazione tra le amministrazioni, ha convocato, per il giorno 26 maggio 2016, un tavolo tecnico istruttorio con tutte le Amministrazioni chiamate ad esprimere le valutazioni di competenza ai fini di una valutazione della documentazione trasmessa dalla società Viscolube s.p.a. sui progetti di miglioramento del sito. Durante lo svolgimento del suddetto tavolo tecnico, è stato concordato che l'Arpa Lazio, entro la data del 30 maggio 2016, dovrà trasmettere a tutti i partecipanti al Tavolo un report di validazione di tutte le analisi condotte sulla matrice acque di falde e ogni ulteriore dato utile alla valutazione circa l'efficacia/efficienza dell'intervento di messa in sicurezza operativa in corso. In tale sede è stato, altresì, concordato che il comune di Ceccano dovrà trasmettere a tutti i partecipanti, entro la data del 27 maggio 2016, la cartografia con l'ubicazione dei punti di campionamento effettuati; che l'Ispra, in considerazione dei dati a disposizione validati, nonché di tutta la documentazione relativa al progetto in corso, dovrà trasmettere, entro 15 giorni, una relazione in merito all'efficacia/efficienza delle misure di prevenzione attualmente in esercizio per le acque di falda; e, da ultimo, che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare provveda a convocare, entro la data del 15 giugno 2016, un secondo incontro finalizzato a valutare le risultanze della relazione che sarà trasmessa dall'Ispra.
  Infine, con specifico riferimento alla matrice suolo, si precisa che la società Viscolube s.p.a. dovrà trasmettere, entro la data del 20 luglio 2016, l'analisi di rischio (A.d.r.) finalizzata a valutare la sussistenza di eventuali rischi per la salute dei fruitori dell'area nonché, alla luce dei risultati della medesima A.d.r., una variante al progetto di messa in sicurezza operativa dei suoli attualmente in corso.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a tenersi informato anche attraverso il coinvolgimento di tutti gli altri soggetti competenti.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riciclaggio dei rifiuti

rifiuti pericolosi

olio usato