ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12837

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 607 del 13/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: BASILIO TATIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2016
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2016
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 13/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/07/2016

SOLLECITO IL 21/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12837
presentato da
BASILIO Tatiana
testo di
Mercoledì 13 aprile 2016, seduta n. 607

   BASILIO, RIZZO, TOFALO e CORDA. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   in data 7 maggio 2015, un articolo apparso sul quotidiano «Libero», riportava alcuni «virgolettati» relativi a potenziali dichiarazioni di militari impegnati per la sicurezza di EXPO 2015, mentre una settimana dopo, il 14 maggio 2015, a seguito di un fortissimo nubifragio, diversi organi di stampa riportavano le foto scattate nel campo tende di Bellinzago Novarese, che ospitava i militari italiani impegnati per la sicurezza dell'evento;
   a seguito di tali episodi l'11 febbraio 2016 l'interrogante presentava un atto di sindacato ispettivo (n. 5-07577), a cui faceva riscontro la risposta del Sottosegretario alla difesa onorevole Rossi, che sui fatti di Bellinzago Novarese e le punizioni inflitte ad uno dei 3 militari che aveva pubblicato le foto sui social, così rispondeva: «In merito agli ulteriori aspetti riportati nell'atto, si rende noto che non risulta essere svolto alcun monitoraggio dei profili del personale militare presenti sui Social Network; tuttavia, nell'ambito delle attività di verifica riferite alla fattispecie in esame, l'ufficiale incaricato, analizzando la pagina di Facebook pubblica di una giornalista – autrice dell'articolo oggetto degli accertamenti, pubblicato sul quotidiano Libero – è risalito ai profili Facebook, anch'essi pubblici, dei militari interessati, rilevando in tal modo condotte passibili di vaglio disciplinare»;
   risulta all'interrogante che, con formale atto datato 15 marzo 2016, lo Stato Maggiore dell'Esercito abbia provveduto a sanzionare un Caporal Maggiore Capo Scelto con 7 giorni di consegna di rigore, con decurtazione anche di indennità stipendiali, con la seguente motivazione: «In seguito ai fatti occorsi a BELLINZAGO NOVARESE nel mese di maggio 2015, la S.V. trattava sui Social Network argomenti di interesse militare inerenti il servizio. In particolare, in data 15 maggio 2015, pubblicava sulla propria bacheca Facebook molteplici immagini inerenti al servizio (foto di tende da campo allagate) con opinioni e commenti negativi all'immagine della Forza Armata. Con tale condotta avventata e superficiale, la S.V. si poneva in contrasto con i principi etici che costituiscono i fondamenti dell'identità militare quali disciplina, l'integrità morale e lo Spirito di Corpo, trasgredendo in modo rilevante ai doveri attinenti al grado e alle funzioni del proprio stato. Mancanza commessa in data 15 maggio 2015 (con pubblicazione su Social Network) nei grado di Caporal Maggiore Capo Scelto»;
   da una verifica dei documenti dell'inchiesta sommaria prodotta dal generale di divisione E.I. Marcello Bellacicco, emergono alcune anomalie riconducibili a possibili violazioni della privacy dei militari, ma in particolare del militare colpito dalla predetta sanzione, a cui viene contestato il fatto di aver pubblicato sul profilo Facebook alcune foto, omettendo di riferire che trattasi, per una parte dei commenti che sarebbero stati acquisiti dall'ufficiale inquirente, di immagini ed espressioni pubblicate su un profilo chiuso, cioè con il «diario» reso in modalità privata, visionabile solo dai soggetti indicati dal proprietario del profilo stesso;
   la medesima inchiesta avrebbe, altresì, sottratto atti, immagini ed espressioni dal predetto gruppo chiuso e riservato ai profili social di soggetti appartenenti alla categoria «Graduati in Servizio Permanente d'Italia», protetto da controlli esperiti dagli amministratori del gruppo stesso;
   è noto che tutti i contenuti presenti all'interno di un gruppo chiuso su Facebook possono essere assimilabili allo scambio della «corrispondenza privata», in considerazione del carattere fondamentalmente «predefinito e circoscritto» dei destinatari dei messaggi, sicché a giudizio degli interroganti la loro indebita sottrazione rappresenta, di fatto, una violazione della privacy dei componenti del gruppo e dello stesso articolo 15 della Costituzione;
   ove ciò sia confermato, oltre ad aver visionato il profilo chiuso del militare sanzionato senza il suo consenso, lo stesso ufficiale inquirente a giudizio degli interroganti avrebbe leso il diritto alla segretezza della «corrispondenza privata» sottraendo con modalità di dubbia legittimità i predetti commenti e violando contestualmente quanto definito dal codice in materia di trattamento dei dati personali che reca disposizioni in materia di tutela della vita privata nel settore delle telecomunicazioni, in attuazione della direttiva 97/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se, valutata la gravità dell'inchiesta e delle sanzioni irrogate ai militari interessati, non ritenga opportuno adottare iniziative finalizzate ad assicurare la privacy, la riservatezza, la libertà di pensiero e di corrispondenza privata del personale delle Forze armate. (4-12837)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale militare

applicazione del diritto comunitario

industria delle telecomunicazioni