ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12699

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 599 del 31/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 31/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 31/03/2016
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 31/03/2016
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 31/03/2016
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 31/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 31/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 08/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12699
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Giovedì 31 marzo 2016, seduta n. 599

   SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS e TURCO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il cinema italiano è, purtroppo, un settore in crisi ed il sostegno da parte dello Stato è necessario e dall'era di Walter Veltroni il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha aiutato ed alimentato un'industria che dà lavoro a molta mano d'opera;
   ad oggi sono tre i modi con cui la direzione generale cinema del Ministero fornisce aiuto economico al cinema italiano: una sovvenzione diretta, un finanziamento indiretto e successivo alla distribuzione del film in percentuale sugli incassi e infine un sostegno indiretto derivato dai crediti d'imposta;
   il primo tipo di sostegno viene stabilito dalla commissione della cinematografia, la quale è composta da membri scelti dal Ministero stesso. Quest'ultimi, presa visione della sceneggiatura del film, del cast e di tutti i particolari del film, assegnano un punteggio discrezionale sulla base della sceneggiatura, del soggetto, delle componenti tecniche e tecnologiche, della qualità, della completezza e della realizzabilità del progetto produttivo;
   il finanziamento post realizzazione del film è attribuito, invece, in base alla quantità di incassi totalizzati da una pellicola ed in questo caso la commissione non ha alcun potere decisionale poiché le percentuali di contributi vengono stabilite in base al decreto del 22 marzo 2012 del Ministero dei beni e delle attività culturali, che prevede anche una maggiorazione del 5 per cento nel caso di lungometraggi riconosciuti di interesse culturale e tale maggiorazione si applica anche per i film usciti nel periodo tra il 1o giugno ed il 30 settembre;
   un ulteriore contributo è previsto in favore del regista e degli autori del soggetto e della sceneggiatura delle opere, se cittadini di nazionalità italiana o dell'Unione europea;
   altri tipi di sostegni economici vengono dati anche tramite compensazioni di debiti fiscali attraverso il versamento sulla quota residua per la realizzazione del film italiano entro 5 anni dalla liquidazione dei contributi (possibilità che interessa il regista e gli autori del soggetto e della sceneggiatura), oppure è possibile ottenere fondi grazie al riscatto dei contributi statali recuperabili Ires, Irap, Irpef, Iva, contributi previdenziali e assicurativi) con un'operazione chiamata tax credit, destinata alle entità industriale: imprese di produzione e distribuzione cinematografica, esercenti cinematografici, imprese di produzione esecutiva e post-produzione (industrie tecniche), imprese non appartenenti al settore cineaudiovisivo associate in partecipazione agli utili di un'opera cinematografica;
   tra i film che hanno ricevuto il primo tipo di agevolazione si nota innanzitutto la presenza di alcune opere alle quali la commissione ministeriale ha assegnato un punteggio, ma non ha elargito alcuna somma di denaro. Queste ultime riportano la dicitura «solo interesse culturale» e questo significa che viene assegnata la nomina per l'esclusivo prestigio degli autori del film, il che permetterà, però, più facilmente di inserire i titoli in vari circuiti culturali del Paese con una distribuzione e una visibilità più ampia e quindi con maggiore possibilità di incassi;
   a titolo di esempio, si possono citare film come «Quando c'era Berlinguer» (di Walter Veltroni) e «Benvenuto Presidente» (di Riccardo Milani) o «Le Passè» (anch'essa dichiarata «solo di interesse culturale», ma di produzione francese) ed il confronto tra i titoli porta gli interroganti a domandarsi con quale metro di giudizio vengano equiparati i primi titoli con l'ultimo, vista l'evidente differenza di valore culturale;
   da un'analisi dei film che hanno ricevuto finanziamenti effettivi, nel 2013, desta sorpresa la quota destinata al film di Gabriele Salvadores, «Il Ragazzo invisibile», ben 900.000 euro, o alla «La Regina delle Nevi» di Carlo Mazzacurati che ha ottenuto 500.000 euro;
   questi esempi ad avviso degli interroganti fanno comprendere la discrezionalità della commissione cinematografica nell'assegnare i propri giudizi, senza alcuna politica precisa di razionalizzazione, ma di sicuro ancora più rilevanti sono gli elementi che emergono analizzando i dati prodotti dalla Tax credit, che non è sottoposta a discrezionalità nell'assegnazione del finanziamento, il cui credito è stabilito per legge al 15 per cento – 30 per cento del costo complessivo della produzione dell'opera cinematografica, con un tetto massimo di 6 milioni di euro, un'aliquota del 15 per cento per la distribuzione (senza più alcuna differenza tra opere di interesse culturale o meno), ed il vincolo che l'80 per cento del beneficio fiscale deve essere speso in Italia in riferimento alla produzione;
   l'aliquota del tax credit spettante alle imprese di esercizio cinematografico è stata elevata (dal 30 per cento) ad un massimo del 40 per cento delle spese sostenute ed è stata estesa l'ammissione al beneficio (finora prevista per le spese per impianti e apparecchiature destinate alla proiezione digitale) anche alle spese per la ristrutturazione, l'adeguamento strutturale e tecnologico delle sale e dei relativi impianti e servizi accessori, la realizzazione di nuove sale o il ripristino di quelle inattive, secondo le specifiche e nei limiti di quanto previsto nel decreto attuativo, avendo particolare riguardo al fatto che la sala sia o meno «storica» (attiva, cioè, prima del 1o gennaio 1980);
   si può accedere dunque alle agevolazioni fiscali per vie molteplici e forse è questo il motivo per cui ad esempio nel triennio 2009-2011, la somma totale del credito di imposta per le due categorie di distribuzione e produzione (escludendo il finanziamento ai film stranieri) è stata di circa 56.000.000 di euro;
   è evidente la rilevante quantità di denaro che è servita a finanziare film il cui interesse culturale potrebbe, secondo gli interroganti, risultare discutibile: «Che bella giornata» di Checco Zalone (6.000.000 di euro di finanziamento), «Immaturi» (2.500.000), «Qualunquemente» (2.400.000), «Maschi contro Femmine» (1.900.000), «Nessuno mi può giudicare» (1.163.000);
   nel 2015, invece, sono stati finanziati 46 lungometraggi per un totale di 15,4 milioni di euro (Ozpetek e Muccino i più finanziati hanno ricevuto 700 mila euro), mentre per le opere prime sono stati messi a disposizione dal Ministero 5,8 milioni di euro, finito nel sovvenzionare 37 pellicole, e i 1,4 milioni destinati ai 46 cortometraggi di interesse culturale –:
   se il Ministro interrogato non reputi necessario intervenire affinché i finanziamenti siano ripartiti in modo più razionale, non privilegiando solo la produzione di registi ed attori già noti o di grandi case cinematografiche, per evitare così che il sostegno pubblico risulti inappropriato o che sia destinato a sostenere chi non ne avrebbe bisogno a discapito delle piccole case di produzione emergenti. (4-12699)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione cinematografica

industria cinematografica

distribuzione commerciale