ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12689

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 598 del 30/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
GASPARINI DANIELA MATILDE MARIA PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
FERRARI ALAN PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
GUERINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
GALLI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016
MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/03/2016
Stato iter:
07/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/07/2016
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/07/2016

CONCLUSO IL 07/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12689
presentato da
CARNEVALI Elena
testo di
Mercoledì 30 marzo 2016, seduta n. 598

   CARNEVALI, CASATI, BRAGA, RAMPI, GASPARINI, FERRARI, CIMBRO, PELUFFO, COMINELLI, MALPEZZI, GADDA, GIUSEPPE GUERINI, BERLINGHIERI, FRAGOMELI, TENTORI, GIAMPAOLO GALLI, POLLASTRINI e MISIANI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   la fine traumatica della IX legislatura regionale lombarda – dovuta alle dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri – ebbe la sua causa principale negli scandali che colpirono il sistema sanitario regionale (San Raffaele e Maugeri);
   le elezioni della primavera del 2013 per il presidente della regione e per la nuova assemblea regionale furono condotte dall'attuale maggioranza su promesse di un profondo rinnovamento del sistema politico regionale e di una forte discontinuità nella gestione della sanità;
   il candidato della coalizione di centro-destra Roberto Maroni promise un'esaustiva azione di pulizia nel sistema pubblico a partire appunto dalla riforma del sistema sanitario, garantendo un profondo rinnovamento dei comportamenti amministrativi, improntati alla trasparenza, efficacia ed efficienza e capaci di riportare la completa legalità in tutti i livelli dell'amministrazione regionale, con l'obiettivo di rinsaldare così il rapporto di fiducia con l'opinione pubblica;
   nel giugno del 2015 si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio le indagini, avviate nel 2014, che vedono il coinvolgimento dello stesso presidente della giunta Roberto Maroni, del suo staff e dell'ex segretario generale, in provvedimenti giudiziari per «mala gestione» e il procedimento arriverà nelle aule di giustizia in questi giorni;
   il 13 ottobre 2015, la procura della Repubblica di Milano ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per il vicepresidente della giunta regionale della Lombardia e assessore alla salute, Mario Mantovani, per i reati di concussione, corruzione aggravata e turbativa della libertà degli incanti;
   il 16 febbraio 2016, il pm della procura della Repubblica del tribunale di Monza ha fatto eseguire l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari del 27 gennaio 2016, con la quale dispone la misura cautelare della custodia in carcere del consigliere regionale e presidente della commissione sanità e politiche sociali Fabio Rizzi e di diverse altre persone, prevedendo la misura obbligatoria di dimora presso il comune di residenza per ulteriori 5 indagati;
   questa richiesta è originata dalla segnalazione di irregolarità nelle procedure di gara dal revisore dell'azienda Ospedaliera di Desio e di Vimercate, Giovanna Ceribelli e che fa emergere una vasta rete di collaborazione tra imprese, funzionari pubblici, sponsor politici con il cosiddetto «sistema Canegrati»;
   i protagonisti hanno fatto della corruzione il principale se non esclusivo strumento per garantirsi quelli che sono stati definiti l'aggiudicazione delle gare presso le strutture pubbliche usando il grimaldello di politici a «remunerato servizio» e l'attività pubblica diventa occasione per ottenere, se non esigere, pagamenti la cui consistenza e la cui programmata entità sono tali da richiedere la costruzione di società estere ove fare convogliare il denaro;
   altro fatto non irrilevante per il fenomeno corruttivo, sul quale si stanno svolgendo le indagini e dal quale sono scaturiti i provvedimenti restrittivi a carico delle persone e delle società coinvolte, hanno come fenomeno strutturale il fatto di aver consentito agli ospedali pubblici di chiudere i propri servizi odontoiatrici per sostituirli con servizi appaltati a «service» privati esterni da ospitare negli ospedali pubblici;
   il ruolo svolto dal consigliere Fabio Rizzi, su mandato del presidente Maroni, e stato quello di estensore della riforma della governance della sanità regionale; la sua funzione istituzionale e politica ne faceva uno dei principali interlocutori della sanità regionale;
   modello della riforma della governance della sanità regionale non trova corrispondenza nell'assetto organizzativo del servizio sanitario nazionale, come delineato dalla normativa statale, il quale, come noto, si articola nei due modelli distinti, delle ASL (aziende sanitarie locali) con funzioni affidate al distretto ed eventuali funzioni ospedaliere che, ove previste, sono riservate ai presidi ospedalieri a gestione diretta, e delle AO (aziende ospedaliere) ovvero gli ospedali che, possedendo determinati requisiti, acquistano personalità giuridica autonoma rispetto alle ASL, in tal modo, facendo confluire le funzioni distrettuali delle ASL nelle ASST;
   il legislatore regionale crea un tertium genus non previsto dalla normativa statale, costituendo comunque un notevole disallineamento rispetto all'articolazione organizzativa del servizio sanitario nazionale disciplinata dalla normativa statale; il Ministero della salute ha ammesso questo modello di governance solo a condizione di recepire i rilievi esplicitati dallo stesso Ministero inviati con una nota di parere e subordinandolo alla condizione di sperimentazione soggetta a verifica dei risultati e valutazione degli esiti;
   la regione, in collaborazione con il Ministero della salute, effettua una prima verifica in corso di sperimentazione al termine del primo triennio, al fine di individuare eventuali interventi correttivi;
   la legge regionale lombarda n. 23 del 2015 è entrata in vigore l'11 agosto 2015 con molte criticità sia per il percorso di applicazione sia per evidenti difficoltà a prevenire atti corruttivi;
   il Comitato regionale per la trasparenza degli appalti e sicurezza dei cantieri, nominato il 13 maggio 2013, e presieduto dall'ex generale della Guardia di Finanza, Mario Forchetti, ha evidenziato che il consistente ricorso alla proroga dei contratti da parte delle aziende del SSR, dovrebbe essere riservato a «casi limitati ed eccezionali perché contraddice il diritto alla libera concorrenza», vista altresì la incidenza di proroghe ed affidamenti diretti da parte di aziende sanitarie, per somme superiori al limite consentito dalle normative attuali –:
   se siano stati avviati contatti tra il Ministero della salute e la regione Lombardia in vista della procedura di valutazione della sperimentazione di cui in premessa e quali iniziative di affiancamento siano previste al riguardo; se, in generale, si intendano assumere iniziative di competenza, anche normative, per prevenire situazioni corruttive analoghe a quelle esplicitate in premessa, con particolare attenzione al collocamento di «service» privati all'interno di strutture pubbliche. (4-12689)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 luglio 2016
nell'allegato B della seduta n. 649
4-12689
presentata da
CARNEVALI Elena

  Risposta. — In data 4 aprile 2016 è stato stipulato un protocollo d'intesa tra il Ministero della salute e la regione Lombardia, relativo al monitoraggio dell'attuazione della legge regionale 11 agosto 2015, n. 23, di riforma del Servizio socio-sanitario lombardo.
  In conformità a quanto stabilito dall'articolo 2 della legge regionale n. 41 del 2015, che ha aggiunto l'articolo 1-bis alla citata legge regionale n. 23 del 2015, l'intesa prevede che, al termine della sperimentazione, di durata quinquennale, la regione e il Ministero della salute valuteranno i risultati e verificheranno, sulla base delle relazioni semestrali prodotte dalla regione stessa, se l'efficienza della nuova organizzazione sia idonea o meno a garantire i Livelli essenziali di assistenza (L.E.A.) e l'adeguatezza delle cure ai cittadini residenti nel territorio lombardo.
  In caso di esito positivo, si riterrà definitivamente validata l'organizzazione del servizio socio-sanitario regionale integrato della regione Lombardia, così come disciplinato dalla legge regionale n. 23 del 2015.
  L'intesa stabilisce che una prima verifica sarà effettuata al termine del primo triennio, allo scopo di individuare eventuali interventi correttivi.
La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

servizio sanitario nazionale

servizio sanitario