ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12684

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 598 del 30/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 30/03/2016
Stato iter:
22/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2016
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/06/2016

CONCLUSO IL 22/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12684
presentato da
SIBILIA Carlo
testo di
Mercoledì 30 marzo 2016, seduta n. 598

   SIBILIA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   sulla morte di Marcello Cucciniello, il ventitreenne di Atripalda (Avellino) travolto e ucciso il 9 settembre 2015 da un pick-up in Thailandia, il 21 settembre 2015 l'interrogante ha presentato un'interrogazione a risposta scritta (4-10418) chiedendo al Ministro interrogato di chiarire la posizione dell'ambasciata italiana rispetto all'arrivo e alla permanenza in loco dei parenti del giovane alla luce delle dichiarazioni del signor Urciuoli, zio della vittima;
   in data 19 gennaio 2016 il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Mario Giro, ha risposto all'interrogazione ricostruendo la vicenda in maniera diversa da quella raccontata dal signor Urciuoli tant’è che, il 24 marzo 2016, il sito di informazione ilciriaco.it ha pubblicato un articolo dal titolo «Morte di Marcello, il Governo risponde ma non convince la famiglia del giovane morto in Thailandia»;
   in particolare, nel suddetto articolo si evidenzia che «Urciuoli fin dal suo rientro in Italia ha puntato il dito contro i funzionari del presidio italiano a Bangkok colpevoli di “non aver dato alcun supporto logistico e morale in una circostanza così tragica vissuta per di più in terra straniera. Si limitarono a darmi dei nomi e dei numeri di telefono che a loro volta mi fornivano altri numeri, tra cui quello del Console onorario di Phuket, mai incontrato. Non furono nemmeno in grado di dirmi in quale ospedale si trovasse il corpo di mio nipote”»;
   Urciuoli, nello stesso articolo, dichiara inoltre: «Mi sarei aspettato quanto meno delle scuse dal Ministero degli Esteri e un impegno affinché tutto ciò non si ripetesse più, ma dopo i fatti dell'Egitto e della Libia, capisco che questo è proprio il modus operandi delle nostre ambasciate mentre lo Stato italiano non interviene» e che «solo la Polizia locale e l'agenzia privata che contattai mi aiutarono per le pratiche burocratiche del rientro, dai diplomatici nessun sostegno fattivo, eppure aprivano gli uffici a mezzogiorno quindi di tempo ne avevano»;
   in un altro articolo, pubblicato in data 11 marzo 2016 sul sito di informazione irpinianews.it con il titolo «Tragedia in Thailandia, il pick-up che uccise Marcello Cucciniello non era assicurato» si sottolinea che anche per lo Studio 3A, la società specializzata nella valutazione delle responsabilità civili e penali a cui la famiglia Cucciniello si è rivolta per ottenere giustizia, «non è accettabile che la famiglia di Marcello sia da ormai sei mesi in attesa del processo, che non è stato ancora nemmeno istruito. E qui un intervento della nostra diplomazia in Thailandia non guasterebbe» –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno approfondire la vicenda per chiarire quale sia stato il comportamento tenuto dall'ambasciata italiana in Thailandia nei confronti della famiglia di Marcello Cucciniello e in che modo il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale stia continuando a seguire il caso al fine di far luce sulle responsabilità della morte del giovane e contribuire, per quanto di competenza, ad assicurare il colpevole alla giustizia.
(4-12684)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 giugno 2016
nell'allegato B della seduta n. 640
4-12684
presentata da
SIBILIA Carlo

  Risposta. — Si conferma che la vicenda del connazionale Marcello Cucciniello, deceduto il 9 settembre 2015 a seguito di un incidente stradale nell'isola di Koh Samui, nel sud della Thailandia, è stata attentamente seguita dalla Farnesina sin dalle prime fasi attraverso l'ambasciata a Bangkok, che ha prestato tutta l'assistenza del caso ai familiari della vittima.
  Una volta terminate da parte dell'ambasciata le necessarie procedure amministrative, la salma del signor Cucciniello è stata trasportata a Bangkok il 15 settembre 2015, dove nel frattempo erano giunti i genitori del connazionale, che sono stati costantemente assistiti dal personale dell'ambasciata. Grazie all'intervento della nostra sede diplomatica, in meno di 24 ore si è provveduto ad organizzare il riconoscimento della salma, la chiusura del feretro, nonché ad espletare tutte le pratiche necessarie per il rimpatrio. Il 16 settembre 2015, al termine di una breve cerimonia funebre officiata da un prete cattolico italiano, i genitori del connazionale hanno pertanto potuto lasciare Bangkok e fare rientro in Italia, esprimendo vivo ringraziamento per l'assistenza ricevuta.
  L'ambasciata ha inoltre mantenuto sin dall'inizio contatti costanti con le autorità locali, continuando a seguire da vicino gli sviluppi dell'inchiesta in corso volta ad individuare il responsabile dell'incidente mortale che ha coinvolto il nostro connazionale. A tale riguardo, la polizia di Samui ha recentemente comunicato di aver concluso le indagini e ha reso noto che l'ufficiale investigatore sta terminando la stesura del rapporto da inviare al pubblico ministero, che procederà all'azione giudiziaria nei confronti del cittadino tailandese ritenuto responsabile.
  In relazione alle dichiarazioni rese alla stampa dallo zio del connazionale deceduto, Giulio Urciuoli, si evidenzia che il personale dell'ambasciata ha costantemente agito in strettissimo raccordo con i genitori del connazionale, ai quali sono stati trasmessi i rapporti della polizia e consigliati avvocati locali che potessero seguire il caso dal punto di vista giudiziario. Nel corso dei contatti avuti dalla nostra ambasciata con il signor Urciuoli prima della sua partenza per la Thailandia, gli era stato peraltro già fatto presente che la procedura per il rimpatrio della salma sarebbe stata seguita dalla sede d'intesa con i genitori del signor Cucciniello, che sarebbero giunti a breve nel Paese e a cui spettava ogni decisione in merito.
  Si precisa altresì che il signor Urciuoli è giunto all'aeroporto di Bangkok l'11 settembre 2015 ed ha immediatamente contattato l'ambasciata, declinando tuttavia l'invito a recarsi presso la sede per ottenere informazioni ed assistenza in quanto doveva imbarcarsi a breve sul volo diretto a Koh Samui. L'ufficio consolare dell'ambasciata ha quindi provveduto a metterlo in contatto con il console onorario a Phuket, competente anche per Kho Samui, il quale gli ha a sua volta fornito i recapiti di un interprete italo-tailandese e di due italiani presenti sul posto che avrebbero potuto assisterlo durante la sua permanenza sull'isola. Il signor Urciuoli non risulta abbia mai contattato nessuna delle persone che si erano messe a sua disposizione in loco. Grazie ai buoni uffici del console onorario, il signor Urciuoli ha comunque potuto recarsi nel luogo in cui si trovava il corpo del nipote e rendergli omaggio.
  Al riguardo, si precisa che a Samui non c’è un ufficio consolare, bensì un mero presidio dove il console onorario, che risiede a Phuket (a circa un'ora di aereo), si reca periodicamente per evitare gli spostamenti ai connazionali residenti.
  Si ribadisce, infine, che l'ambasciata d'Italia a Bangkok e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale continuano a prestare la massima attenzione agli aspetti giudiziari della vicenda e seguiranno attentamente gli sviluppi del caso, tenendone costantemente informati i genitori.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ambasciata

cooperazione internazionale

relazioni diplomatiche