ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12683

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 598 del 30/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 30/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12683
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Mercoledì 30 marzo 2016, seduta n. 598

   SORIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   secondo la legge n. 20 del 14 gennaio 1994, Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, la pubblica amministrazione ha sei mesi per adempiere ai rilievi della Corte dei conti, rispondendo a osservazioni, rilievi e richieste di correzione, ma, nonostante i solleciti ai Ministeri, spesso non viene fornita nessuna risposta col risultato di vanificare qualunque forma di controllo;
   il comma 6, dell'articolo 3 della Legge n. 20 di cui sopra (comma così modificato dall'articolo 1, comma 172, legge n. 266 del 2005), detta: «La Corte dei conti riferisce, almeno annualmente, al Parlamento ed ai consigli regionali sull'esito del controllo eseguito. Le relazioni della Corte sono altresì inviate alle amministrazioni interessate, alle quali la Corte formula, in qualsiasi altro momento, le proprie osservazioni. Le amministrazioni comunicano alla Corte ed agli organi elettivi, entro sei mesi dalla data di ricevimento della relazione, le misure conseguenzialmente adottate»; questo comporta che tutti gli organi sottoposti al monitoraggio della Corte dei conti, come le amministrazioni pubbliche enti partecipati o vigilati, debbano comunicare ai magistrati contabili e al Parlamento come intendono risolvere le criticità riscontrate, ma molte amministrazioni risulterebbero impermeabili a qualunque supervisione esterna;
   secondo un recente articolo de L'Espresso, esisterebbero diversi casi di silenzio assoluto sulle questioni più disparate, «dalla ricerca sanitaria alle barriere architettoniche fino agli ammortizzatori sociali»;
   ad esempio, per quanto riguarda il Ministero della salute, nel 2014 la Corte dei conti criticò il modo in cui negli anni precedenti erano state gestite le risorse destinate alla ricerca sanitaria: «troppi progetti slegati fra loro, dispersione dei soldi in mille rivoli, tempi burocratici eccessivamente lunghi fra pubblicazione dei bandi e finanziamento dei programmi, valutazione scientifica dei risultati da migliorare e via dicendo, ma il dicastero guidato da Beatrice Lorenzin ha invece preferito restare in silenzio, malgrado i numerosi solleciti»;
   dopo una lunga serie di richieste di spiegazioni, attraverso una sua nota l'Oiv, Organismo indipendente di valutazione del Ministero che monitora il funzionamento della macchina amministrativa, avrebbe così risposto: «Tenendo nella massima considerazione le raccomandazioni fornite, l'Oiv svolgerà il previsto ruolo di avvalimento nei confronti della competente direzione generale», dopodiché non si sarebbe più saputo nulla della questione;
   per quanto riguarda il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, durante l'istruttoria dei magistrati contabili sull'uso dei finanziamenti pubblici per eliminare le barriere architettoniche, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha fornito informazioni carenti e incomplete, con un comportamento definito addirittura «omissivo» e «non improntato alla dovuta collaborazione», dando la colpa ai provveditorati per le opere pubbliche, che gestiscono la materia in autonomia; la Corte dei conti avrebbe allora chiesto chi a Roma controllasse la spesa, che tipo di opere vengono eseguite, da quali ditte e se sono efficaci e convenienti, ma sembra che non abbia ricevuto risposte in merito;
   stessa cosa sarebbe successo anche rispetto alla questione dei fondi destinati alla sicurezza stradale: una lista di criticità infinite come tempi troppo lunghi, meccanismi di erogazione dei fondi troppo farraginosi, decine di milioni rimasti inutilizzati, e ancora nessuna risposta;
   anche per quanto riguarda i suggerimenti organizzativi forniti dalla Corte dei conti al mondo della burocrazia affinché potesse rivedere i propri meccanismi e attuare una gestione delle risorse più funzionale, sembra che la risposta sia stata sempre di immobilismo assoluto: nel caso delle centinaia di milioni stanziati per il fondo sociale per l'occupazione e la formazione, gestito dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il consiglio della Corte dei conti era stato di accorpare tutte le troppe voci, che avevano un effetto di dispersione, ma la risposta del Ministero sarebbe giunta dopo quasi due anni, e senza nessuna possibilità di modificare la ripartizione del fondo;
   il Ministero della difesa, dal canto suo, sarebbe impegnato nel tentativo di razionalizzare il suo sistema di comunicazione attraverso la « Defense information infrastructure» (Dii), che dovrebbe permettere una gestione condivisa delle informazioni tra le varie Forze armate, sia a livello nazionale che in ambito Nato e fra carenze progettuali, una organizzazione frammentata e procedure contabili non sempre univoche, la conseguenza sarebbe stata uno sviluppo a due velocità: buona per l'operatività militare ma assai discutibile per la parte gestionale;
   per evitare che diventasse un mero contenitore di tanti programmi slegati fra loro, peraltro costosissimo, la Dii è stata dunque monitorata attentamente, e il magistrato che si è occupato del caso, ha incalzato il Ministero per mesi alla ricerca di una risposta che denotasse una correzione di rotta, ma senza alcun risultato;
   il problema di comunicazione non sarebbe rivolto solo verso il controllo esterno: nel 2010 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l'Inps, l'Inail e l'Agenzia delle entrate siglarono un protocollo per rendere più efficaci le ispezioni attraverso lo scambio di informazioni. L'ambizione era di realizzare una grande banca dati, in modo da intervenire su evasione fiscale e sommerso, ma quando è stato chiesto al Ministero che avesse fatto in questi anni, la risposta è stata che erano state intraprese tante iniziative per condividere informazioni utili alla vigilanza ma non ci sarebbero mai stati riscontri positivi dall'Agenzia delle entrate –:
   se i Ministri interrogati siano al corrente di quanto esposto in premessa, se trovi conferma quanto riportato dalla fonte di stampa citata e quale sia l'orientamento del Governo in merito;
   in che modo il Governo intenda porre rimedio ad una situazione che, se i casi riportati venissero confermati, vede lo Stato stesso inadempiente nei confronti della legge, tanto da vanificare la prestigiosa e preziosa attività ispettiva di una istituzione come la Corte dei conti, con ulteriore dispendio di risorse e perdita di fiducia da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni;
   in che modo si intenda promuovere una più efficace comunicazione all'interno della pubblica amministrazione, in modo da evitare situazioni come quella citata in premessa relativa al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. (4-12683)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca medica

ricerca scientifica

ripartizione dell'aiuto