ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12664

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 597 del 29/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/03/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/03/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12664
presentato da
PESCO Daniele
testo di
Martedì 29 marzo 2016, seduta n. 597

   PESCO, SORIAL, DE ROSA, CASO, CARINELLI, TRIPIEDI, COMINARDI, ZOLEZZI, ALBERTI, MANLIO DI STEFANO e TONINELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   da un articolo de «il Fatto Quotidiano», richiamato in toto dal titolo «Expo, gli amministratori: “Rosso 2015 è di almeno 30,6 milioni. A marzo riduzione del capitale per perdite – La relazione del consiglio di amministrazione di Expo 2015 presentata ai soci il 9 febbraio”. Sala: “Risorse sono sufficienti per le prossime 3-4 settimane”. Corte dei Conti: “Mancano risposte sulla copertura dei costi post esposizione”» si legge e apprende:
    «la società che ha gestito l'esposizione universale meneghina ha chiuso il 2015 con un rosso compreso tra 30,6 e 32,6 milioni di euro, a seconda dei risultati finali del recupero crediti. A smentire Sala è lo stesso Sala. O meglio, il consiglio di amministrazione di Expo 2015 da lui guidato, che lo scorso 18 gennaio ha messo nero su bianco la cifra in una relazione che è stata discussa dai soci il 9 febbraio scorso. Dieci giorni dopo la data inizialmente prevista, il 29 gennaio a ridosso delle primarie del Pd che hanno incoronato Sala candidato sindaco di Milano, poi spostata su indicazione del Ministero dell'economia;
    nel documento, che ribadisce la rilevanza del risultato a livello di patrimonio netto, positivo per 14,2 milioni, si legge anche che “in considerazione delle spese strutturali previste nei primi mesi del 2016 (quantificabili in 4 milioni mensili), è probabile una ricaduta nelle previsioni dell'articolo 2447 del codice civile durante il mese di marzo” (...) Una situazione in cui la legge impone l'abbattimento del capitale stesso e il suo contemporaneo aumento per riportarlo al minimo legale;
    (...) lo stesso Sala ha confermato che “le risorse sono sufficienti per le prossime 3-4 settimane” e che “è importante rendere chiara la situazione al nominato organo di liquidazione”. Anche perché i liquidatori freschi di nomina – il prorettore della Bocconi Alberto Grando, Elena Vasco (Camera di Commercio), Maria Martoccia (Ministero finanze) e i confermati Domenico Ajello (Regione Lombardia) e Michele Saponara (Città Metropolitana) per i quali è stato fissato un compenso complessivo di 150 mila euro – hanno 90 giorni per elaborare un progetto di liquidazione. Per la scadenza, però, stando alle stime del cda, Expo 2015 avrà una carenza di liquidità di oltre 80 milioni di euro»;
    «secondo i calcoli del vecchio cda di expo, infatti, per il 2016 la società ha bisogno di 58,3 milioni di euro: 39,6 per lo smantellamento e 18,7 per la chiusura dell'azienda. La somma andrebbe chiesta pro quota ai soci (pubblici) di Expo. Ma grazie al Fast Post Expo può essere ridotta di 19,5 milioni con il “ribaltamento dei costi sostenuti ad Arexpo”. E così agli azionisti di Expo toccherebbe sborsare “solo” 38,8 milioni: al Ministero dell'economia toccherebbero 15,5 milioni, alla Regione e al Comune 7,8 a testa, mentre la Provincia e alla Camera di Commercio ne dovrebbero versare 3,9 ciascuna. Resta da capire quanto costerà l'operazione sul lato Arexpo i cui soci, dopo l'ingresso del Tesoro, saranno ancora una volta lo Stato, la Regione e il Comune, oltre alla Fondazione Fiera Milano pur destinata a diluirsi fortemente»;
    la presenza, nella previsione di evoluzione delle disponibilità liquide, di «accordi transattivi» è quantificata per 57 milioni di euro corrisposti tra gennaio e febbraio 2016;
    nell'allegato A all'atto n. 68618/12443 del 9 febbraio 2016 stipulato presso lo studio notarile Zabban e Rampolla Associati di Milano, dove erano presenti tutti i soci di Expo Spa, in relazione alla definizione della chiusura di esercizio 2015 e alla quantificazione del patrimonio netto positivo di 14,2 milioni di euro, al punto 7 si legge: «Al risultato di 14,2 milioni di euro concorrono i crediti che la Società vanta verso Arexpo in attuazione dell'Accordo Quadro per 75 milioni di euro, quale corrispettivo della valorizzazione dell'area Expo, per almeno 6 milioni di euro in relazione alle spese di bonifica...»;
    nello stesso allegato A all'atto n. 68618/12443 del 9 febbraio 2016 al punto 15 si legge: «In merito ai rapporti con i soggetti competenti e/o coinvolti (...) occorre evidenziare, affinché l'Assemblea possa opportunamente tenerne conto le divergenze interpretative tra Expo 2015 Spa ed Arexpo Spa emerse in ordine ai reciproci impegni e responsabilità anche economiche, in attuazione dell'Accordo Quadro sottoscritto il 2 agosto 2012»;
    Arexpo spa nella relazione di bilancio d'esercizio 2014 scriveva al punto 5: «Arexpo si impegna a rimborsare i costi sostenuti da Expo per la bonifica dei terreni entro 30 giorni dalla richiesta sulla base dei SAL sostenuti» e al punto 6: «nel corso del 2014 la società ha più volte provato ad avviare contatti con Expo al fine di aprire gli opportuni tavoli di discussione finalizzati ad analizzare e risolvere i problemi sopra richiamati. A fronte delle richieste formali avanzate da Arexpo registriamo che risposte concrete da parte di Expo Spa non sono giunte»;
    con lettera del 20 ottobre 2015 (Prot. Expo n. 1157/E), indirizzata ad Arexpo spa e per conoscenza a vari soggetti tra cui Expo Spa regione Lombardia, Fondazione Fiera Milano, a seguito della lettera di Expo in cui si quantificavano i costi per le bonifiche, riscontra che Arexpo «... si era impegnata a fornire apposita rendicontazione dei costi di bonifica entro 60 giorni dal completamento delle attività relative e che, come si evince dalle date dei certificati di avvenuta bonifica citati nella tabella allegata alla lettera Expo del 10 ottobre 2015, ciò è avvenuto prima della fine del 2013» e più avanti al punto 3 chiede «che Arexpo adempia a tutti gli impegni verso Fondazione circa i giustificativi ancora non pervenuti a titolo di rendicontazione delle operazioni di bonifica eseguite da Expo»;
    nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2014 di Arexpo al punto 6 si legge: «Si deve inoltre rilevare come molte delle opere permanenti necessitino di oneri di rifunzionalizzazione a suo tempo non previsti di valore significativo. Confrontando il valore degli edifici permanenti, si può notare un robusto e altrettanto significativo contenimento degli investimenti previsti...» Tutti gli elementi sopra richiamati evidenzierebbero ai fini di un mantenimento degli equilibri economici dell'accordo quadro, l'opportunità di una revisione con Expo spa finalizzata ad una riconsiderazione dei contributi indicati al punto 3b del bilancio;
    con lettera del 20 ottobre 2015 (Prot. Expo n. 1156/E) indirizzata ad Arexpo spa e per conoscenza a vari soggetti tra cui Expo Spa e regione Lombardia, Fondazione Fiera evidenzia quanto segue: «Fondazione Fiera ha più volte sollecitato Arexpo riguardo alla necessità di fare chiarezza sul tema del minor valore e della diversa natura delle opere rispetto a quanto originariamente contrattualmente previsto così come espresso dal consigliere designato da Fondazione Fiera in più sedute del Cda a partire da quella del 18 febbraio 2014. Infatti, quanto realizzato presenta sensibili difformità rispetto a ciò che era stato previsto e contrattualizzato; tali difformità che si traducono in un depauperamento del patrimonio di Arexpo, possono essere raggruppate nelle seguenti categorie – Opere non realizzate (esempio Villaggio expo e serre) – Varianti di progetto che comportano una riduzione del valore delle opere – Opere permanenti declassificate a temporanee – Opere permanenti che necessitano di una rifunzionalizzazione per un uso definitivo (esempio passerelle, cascina Triulza, viabilità perimetrale)». E più avanti al punto 5 si legge che Arexpo «avvii con Expo in tempi rapidi e operativi la valutazione economica delle opere previste nei riferimenti contrattuali (AdP, AQ, DPCM) rispetto a quelle effettivamente realizzate ai fini della rideterminazione del corrispettivo di cui all'articolo 2 del capitolo secondo dell'Accordo Quadro» –:
   a quanto ammonti, ogni singolo stanziamento, con distinzione fra quelli solo deliberati e quelli già eseguiti alla data di risposta al presente atto, effettuato da enti pubblici (Ministero dell'economia e delle finanze, regione Lombardia, provincia e comune di Milano) avendo cura di indicare per ognuno di essi la causale con relativa fonte normativa, data di approvazione/delibera e di eventuale pagamento;
   se sia vero che lo spostamento dell'incontro dei soci di Expo previsto per il 29 gennaio 2016 sia stato richiesto dal Ministero dell'economia e delle finanze e con quale modalità;
   a quanto ammontino tutti i costi finanziari (distinti tra interessi, commissioni pro-rata e cosiddette «commissioni secche» o «flat») sostenuti da Expo nei confronti di soggetti rientranti nelle definizione del testo unico bancario o del testo unico enti finanziari;
   se il Ministro dell'economia e delle Finanze in qualità di socio di Expo spa sia a conoscenza dell'apertura di tavoli di discussione nel corso del 2015 finalizzati ad analizzare e risolvere i problemi e la quantificazione dei costi relativi alle opere di bonifica dei terreni del sito espositivo così come più volte richiesto dalla società Arexpo alla società Expo. (4-12664)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

analisi economica

relazione

cessazione d'attivita'