ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12661

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 597 del 29/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 29/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2016
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2016
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2016
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2016
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 29/03/2016
Stato iter:
28/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/04/2017
FEDELI VALERIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/04/2017

CONCLUSO IL 28/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12661
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Martedì 29 marzo 2016, seduta n. 597

   SCOTTO, FRATOIANNI, DANIELE FARINA, PAGLIA, PANNARALE, COSTANTINO, MARCON e NICCHI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   si moltiplicano in tutta Italia iniziative di controllo della presenza di sostanze stupefacenti nelle scuole, attuate attraverso blitz delle forze dell'ordine nelle aule durante l'orario scolastico, in alcuni casi con la presenza di cani antidroga;
   in particolare, l'attività repressiva è rivolta ai cannabinoidi, che rappresentano la sostanza più diffusa, e sui quali è avviata ad ogni livello una riflessione sull'opportunità di forme di depenalizzazione o legalizzazione;
   la scuola dovrebbe essere il luogo dedicato alla crescita e alla formazione delle giovani generazioni, che passa anche per la capacità di approcciare criticamente situazioni complesse;
   l'approccio con tematiche problematiche dovrebbe comunque sempre essere affidato agli insegnanti e alla comunità scolastica, non certo demandato ad interventi esterni, tanto meno delle forze dell'ordine;
   a Roma, il 22 marzo 2016 nel corso di un'operazione dei carabinieri – avvenuta nel cortile della scuola durante la ricreazione – un giovane studente del liceo Virgilio è stato arrestato ed altri segnalati alla procura della Repubblica perché trovati con sostanze stupefacenti cannabinoidi;
   sia da parte degli studenti che da parte di alcuni genitori è stato fatto notare che non si dovrebbe assistere a momenti plateali di criminalizzazione di studenti, anche se coinvolti in comportamenti non idonei e attualmente penalmente perseguibili;
   dagli organi di informazione si desume peraltro che il comportamento della dirigente scolastica non sia stato all'altezza della situazione, rifiutando ogni tipo di confronto;
   già nei mesi scorsi, il liceo Virgilio è balzato agli onori della cronaca giornalistica per alcune settimane di occupazione studentesca, con situazioni di tensione venutesi a creare e risolte solo grazie all'azione di mediazione del sottosegretario per l'istruzione, l'università e la ricerca Faraone che ha aperto un tavolo di confronto con gli studenti;
   dagli organi di informazione emerge anche la denuncia di alcuni genitori del medesimo liceo in merito alle iniziative antidroga curate dal liceo Virgilio rivolte a tutte le classi dell'istituto e promosse, come si evince dalle circolari della dirigente scolastica, dalla Fondazione «Per un mondo libero dalla droga» (sito web: drugfreeworld.org). Fondazione che fa direttamente riferimento alla discussa Chiesa, o meglio setta religiosa, Scientology. Senza alcun riferimento a progetti simili di altre istituzioni scientifiche italiane di comprovata serietà ed autorevolezza, o della regione Lazio o di altri istituzioni –:
   se il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca abbia deciso e in quali forme di avvalersi nelle iniziative antidroga nelle scuole pubbliche italiane, della collaborazione con le strutture dell'organizzazione Scientology;
   se le iniziative antidroga del liceo Virgilio di Roma, in collaborazione con l'organizzazione Scientology, siano state autorizzate dal Ministero e, in caso contrario, quali immediate iniziative, per quanto di competenza, si intendano assumere nei confronti dei responsabili dell'iniziativa;
   quali iniziative urgenti intenda assumere il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca per riportare un clima di serenità e tranquillità tra gli studenti, il corpo docente e i genitori all'interno del liceo Virgilio ciclicamente scosso da tensioni che avrebbero potuto essere facilmente superate, ad avviso degli interroganti, se la dirigenza scolastica avesse avuto in questi mesi un atteggiamento diverso da quello avuto;
   se non si ritenga, a livello nazionale, di dover assumere iniziative per interrompere la pratica dei controlli antidroga condotti negli edifici scolastici durante le ore di lezione, tanto più se condotti con modalità aggressive;
   se non si ritenga che si debbano prevedere ed intensificare, nell'ambito dell'attività formativa, momenti legati alla crescita della consapevolezza relativa all'utilizzo di tutte le sostanze, a partire dai pericoli connessi all'uso e all'abuso delle droghe, con la collaborazione di esperti qualificati ed autorevoli, in collegamento con le istituzioni locali e i centri di ricerca sanitaria e psicologica pubblica. (4-12661)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 aprile 2017
nell'allegato B della seduta n. 786
4-12661
presentata da
SCOTTO Arturo

  Risposta. — Con riferimento a quanto rappresentato nell'interrogazione in esame, il Ministero dell'interno ha fornito gli elementi informativi che di seguito si riportano.
  Nel corso del pomeriggio del 26 novembre 2015, circa 50 studenti del liceo classico Virgilio di Roma, sito in via Giulia (di seguito liceo), si sono introdotti all'interno del plesso scolastico da una porta laterale ed hanno dato inizio ad un'occupazione per protestare contro la riforma della scuola.
  Nel corso del medesimo pomeriggio il dirigente scolastico del Liceo ha formalizzato, presso il commissariato di pubblica sicurezza di zona, una denuncia/querela in merito all'occupazione dello stabile, che il 27 novembre 2015 è stata trasmessa all'autorità giudiziaria unitamente ad informativa di notizia di reato ai sensi degli articoli 633, comma 2 e 639-bis (invasione arbitraria di terreni o edifici perseguibile d'ufficio) e 340 (interruzione di pubblico servizio) del codice penale, con riserva di effettuare i dovuti approfondimenti volti all'identificazione degli autori dell'occupazione.
  Fin da subito il personale del commissariato ha monitorato la situazione con l'ausilio degli operatori e degli equipaggi che hanno effettuato frequenti passaggi sul posto nonché preso contatti diretti con gli studenti all'interno del liceo, dove veniva rilevato essere presenti anche alcuni genitori che si dichiaravano favorevoli alla protesta.
  Lo stesso personale verificava, nei diversi sopralluoghi all'interno delle aule e degli spazi occupati, che non erano stati prodotti danneggiamenti o imbrattamenti né che si facesse uso di sostanze stupefacenti, motivo per il quale vengono effettuati da tempo mirati servizi di prevenzione e controllo nelle adiacenze del liceo negli orari di ingresso, ricreazione ed uscita degli studenti.
  Nel corso di tali attività di sopralluogo, verifica e controllo, si aveva modo di individuare ed identificare i soggetti che si facevano portavoce della protesta e tale approfondimento di natura investigativa consentiva di segnalare quattro soggetti maggiorenni alla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma e tre soggetti minorenni alla procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni, tutti ritenuti responsabili di aver dato inizio e continuo sfogo all'occupazione.
  Durante i giorni dell'occupazione, il personale della DIGOS ha mantenuto costanti e regolari contatti col dirigente scolastico e con gli studenti presenti all'interno apprendendo che, allo scopo di porre fine alla protesta ed all'occupazione della struttura scolastica, era stato organizzato un incontro presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca tra il predetto dirigente scolastico, i rappresentanti di studenti e genitori, il direttore dell'ufficio scolastico regionale per il Lazio ed il Sottosegretario all'Istruzione.
  L'incontro, avvenuto il 9 dicembre 2015, ha segnato una distensione dei rapporti tra gli studenti e la dirigenza scolastica ed ha condotto gradualmente alla fine dell'occupazione della scuola, avvenuta l'indomani e resa definitiva al termine della manifestazione del giorno 11 dicembre 2015, allorché circa 200 studenti hanno lasciato definitivamente il Liceo, recandosi in corteo presso la sede centrale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca dove, al termine di un'assemblea nella vicina piazza San Cosimato, hanno posto fine alle proteste.
  Nello stesso giorno la struttura è quindi stata finalmente ed ufficialmente riconsegnata al dirigente scolastico al termine di un sopralluogo che ha evidenziato alcuni danni agli infissi.
  In data 22 marzo 2016 i militari della stazione dell'Arma dei carabinieri «Piazza Farnese» hanno proceduto all'arresto di uno studente maggiorenne colto nella flagranza del reato di spaccio di stupefacenti all'interno del Liceo e al deferimento in stato di libertà di alcuni altri giovani.
  Tale episodio ha dato luogo ad estemporanee manifestazioni di dissenso; in particolare, nella mattinata del 23 marzo, giorno successivo all'arresto, circa 40 studenti si sono radunati dinnanzi all'ingresso del Liceo con la manifesta intenzione di dare vita ad un corteo di protesta lungo le vie del centro cittadino, senza però riuscirvi in conseguenza della predisposizione di mirati servizi a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.
  Nella circostanza, gli studenti esponevano uno striscione recante la scritta «fuori le guardie dalle scuole», accendevano alcuni fumogeni e scandivano slogan di offesa alle Forze dell'ordine.
  Al termine dell'iniziativa, un gruppo più ristretto di manifestanti si è recato nei pressi del tribunale di Roma per esprimere la propria solidarietà allo studente arrestato, in concomitanza dell'udienza con la quale è stato convalidato l'arresto del giovane da parte dell'autorità giudiziaria.
  In riferimento alle segnalazioni di spaccio di sostanze stupefacenti, si precisa che il personale del commissariato di zona, anche in collaborazione con la locale squadra mobile, effettua costanti e decise attività di contrasto e di controllo del fenomeno nei pressi del liceo, così come nei pressi di altre istituzioni scolastiche presenti sul territorio.
  Sono stati inoltre effettuati, alla ripresa dell'anno scolastico, specifici servizi di prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti, anche mediante l'impiego del reparto cinofilo della polizia di Stato con specializzazione antidroga.
  Si segnala anche che, fino al mese di giugno 2016, il personale della polizia di Stato ha regolarmente partecipato agli incontri formativi finalizzati a sensibilizzare gli studenti ai temi della legalità, calendarizzati e previsti all'interno del liceo.
  Da oltre un anno, inoltre, nel solco di una consolidata tradizione che vede costantemente impegnati operatori di polizia nel ruolo di docenti nell'ambito di iniziative di prevenzione a favore delle scuole, la direzione centrale per i servizi antidroga del Ministero dell'interno ha ripreso ad occuparsi di prevenzione dell'uso delle droghe nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado (al momento limitatamente alla città di Roma e ai comuni del suo circondario). Obiettivo primario è quello di offrire ai ragazzi e ai loro insegnanti un'informazione corretta sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti e sulle conseguenze, anche di carattere legale, riconducibili al loro utilizzo.
  In particolare, il fine è quello di sollecitare i partecipanti affinché, in tema di droghe, sviluppino una propria capacità critica e una maggiore consapevolezza, ponendo un'attenzione specifica verso quei fenomeni emergenti come la commercializzazione delle droghe su internet e la diffusione di nuove sostanze psicoattive di origine sintetica.
  L'iniziativa è strutturata in incontri informativi tenuti – presso le istituzioni scolastiche che ne fanno richiesta – da personale della suddetta direzione centrale che, nel tempo, ha maturato specifiche competenze nel settore dell'insegnamento e nella gestione dell'aula composta da giovani e giovanissimi. Gli incontri, normalmente preceduti da un'esibizione delle unità cinofile della Guardia di finanza, in cui si simula, a vantaggio dei ragazzi, un'attività di ricerca delle sostanze stupefacenti, si articolano in due distinti momenti di approfondimento delle tematiche sulla droga con modalità di approccio molto diverse fra loro.
  Il primo è dedicato all'illustrazione dei rischi per la salute e alle conseguenze legali e sociali connesse al consumo delle droghe, attraverso la fruizione di materiali video-fotografici opportunamente commentati con una terminologia adeguata all'età e alla composizione della platea.
  Il secondo affronta, invece, le tematiche del disagio giovanile e delle motivazioni psicologiche che possono indurre all'uso delle droghe attraverso il coinvolgimento diretto dei ragazzi che partecipano, in gruppi ristretti, alla discussione con modalità interattive e sperimentate tecniche di counseling, cercando di far emergere le motivazioni più profonde che portano i ragazzi verso il consumo di sostanze stupefacenti.
  Infine, si evidenzia che il modello, in prospettiva, sarà messo a disposizione degli enti periferici interessati ad adottarlo e a replicarlo nelle rispettive circoscrizioni di servizio.
La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaValeria Fedeli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gruppo religioso

istruzione secondaria

formazione professionale