ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12590

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 593 del 18/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2016
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2016
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/03/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 26/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 22/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12590
presentato da
DAGA Federica
testo di
Venerdì 18 marzo 2016, seduta n. 593

   DAGA, TERZONI, MANNINO, BUSTO, ZOLEZZI, DE ROSA, MICILLO, VIGNAROLI e VACCA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   il 10 novembre 2015 con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la dottoressa Gaia Checcucci è stata nominata presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in qualità di Direttore generale della direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque (STA);
   la dottoressa Gaia Checcucci risultava estranea alla pubblica amministrazione conferente; la sua nomina e avvenuta, con il suddetto decreto, in quanto si evidenziava che la qualificazione professionale della dottoressa Checcucci non è stata rinvenuta nei ruoli del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   da una visura camerale svolta il 1o febbraio 2016 risulta che, a quella data, la dottoressa Checcucci sedeva nel consiglio di amministrazione della società Intesa Aretina Scarl, la società privata formata da Ondeo Italia spa (Suez) per il 51 per cento, ACEA (35 per cento), Banca Etruria (2 per cento), Monte Paschi Siena (2 per cento) e Iride srl (10 per cento).
   Intesa Aretina Scarl è partner privato, dell'azienda pubblico-privata di gestione del servizio idrico integrato dell'area di Arezzo, Nuove acque spa.;
   la dottoressa Gaia Checcucci, su nomina del partner privato secondo quanto riportato dalla stampa, è stata anche nel consiglio di amministrazione della società Nuove Acque Spa, nomina scaduta a fine ottobre 2015;
   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare risulta aver co-finanziato almeno un intervento di Nuove Acque Spa andato a gara il 4 aprile 2011, così come indicato nell'avviso di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2011, codice C.I.G.:16041770BD;
   il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha co-finanziato con oltre 10 milioni di euro, nel quadro degli interventi finalizzati al superamento della procedura d'infrazione sulle acque reflue in corso da parte della Commissione europea, l'Accordo di programma quadro attuativo del piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani del gennaio 2015 tra regione Toscana e numerosi soggetti, tra cui Nuove Acque Spa; a quest'ultima era riservato il ruolo di esecuzione di almeno tre interventi a valere in parte sui fondi ministeriali;
   secondo una presentazione dell'autorità idrica toscana http://www.autoritaidrica.toscana.it ammontano complessivamente a oltre 100 milioni di euro (95.857.155 euro per accordi di programma quadro e 8.626.177 euro per accordo depurazione, per un totale di 104.483.332 euro) i finanziamenti statali concessi per gli interventi nell'ambito del servizio idrico integrato della regione Toscana;
   articoli di stampa (http://roma.corriere.it) hanno riportato la notizia che, recentemente, la società Intesa Aretina Scarl ha finanziato con 15.000 euro la fondazione «Open, nel cui consiglio di amministrazione siedono il Ministro Maria Elena Boschi, il sottosegretario alla Presidenza Luca Lotti nonché Marco Carrai; la Fondazione Open organizza il meeting politico del Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, meglio noto come «La Leopolda»; il finanziamento è visibile sul sito della fondazione; (http://www.fondazioneopen.it/trasparenza/bilancio-2014/);
   la dottoressa Gaia Checcucci fece parte del comitato per il NO al Referendum sull'acqua pubblica del 2011, come risulta pacificamente dai video da lei registrati (http://www.acquabenepubblico.checcucci/);
   recentemente, in una delle prime interviste pubbliche, rilasciata a «Presa Diretta» per la puntata «Acqua, referendum tradito» del 31 gennaio 2016 la dottoressa Checcucci, omettendo la sua posizione presso la società privata Intesa Aretina Scarl, ribadiva di fatto le proprie convinzioni circa il fatto che il problema non è «tra gestione pubblica e privata» e che il referendum sostanzialmente non era per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, nonostante uno dei due quesiti vertesse proprio sulla remunerazione del capitale investito;
   la Corte dei conti con nota 0038623-02/12/2015-SCLLAY3OPREV-P ha chiesto chiarimenti sulle procedure di nomina della dottoressa Gaia Checcucci e in particolare sul decreto di nomina in relazione: a) all'assenza di dirigenti interni all'amministrazione, in considerazione del fatto che almeno un dirigente aveva ottenuto un elevato punteggio nella selezione; b) alla restrizione dei titoli richiedenti per la suddetta nomina ad alcune lauree, in difformità con quanto avvenuto precedentemente; c) alla coerenza tra le risultanze istruttorie e le valutazioni espresse nella nota del 2 novembre 2015;
   il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, a firma del direttore ingegnere Mauro Luciani, noto alle cronache anche per la recente perquisizione che ha subito e che ha portato al sequestro di 660.000 euro, ha risposto con nota 13556/AGP del 3 dicembre 2015 sostenendo che, a parità di giudizio (eccellente) rispetto all'altro concorrente alla posizione, alla fine avrebbe deciso direttamente il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare tramite colloquio, tenendo, tra l'altro, anche conto dell'opportunità di acquisire una donna tra i dirigenti-apicali del Ministero per una questione di parità di genere; si evidenzia che, nonostante anche un candidato interno all'amministrazione avesse conseguito giudizio «eccellente», nel decreto di nomina si negava l'esistenza di personale interno avente il profilo adeguato per la direzione;
   la direzione oggi guidata dalla dottoressa Checcucci esercita un ruolo strategico nella gestione e regolazione del servizio idrico integrato nazionale, visto che tra i compiti della direzione, figurano tra l'altro, come si legge dal sito del Ministero stesso: a) la definizione di indirizzi e criteri generali per la determinazione, da parte delle regioni, dei canoni di concessione per l'utenza di acqua pubblica, particolare, in materia di approvvigionamento, captazione ed accumulo delle acque per gli usi produttivi ed elaborazione delle informazioni sulla qualità delle acque destinate all'uso umano; b) la definizione degli obiettivi generali di qualità del servizio idrico integrato sul territorio nazionale; c) l'individuazione dei criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d'impiego dell'acqua e definizione dei criteri per la determinazione della copertura dei costi relativi ai servizi idrici diversi dal servizio idrico integrato; d) la promozione del completamento dei sistemi di approvvigionamento idrico, di distribuzione, di fognatura, di collettamento, di depurazione e di riutilizzo delle acque reflue assicurando il coordinamento delle attività di raccolta, gestione e trasmissione dei dati relativi alle infrastrutture idriche, perseguendo la conformità agli standard comunitari;
   lo stesso decreto di nomina riporta gli obiettivi che la dottoressa Gaia Checcucci deve perseguire, tra cui molteplici relativi al settore delle acque, dalle captazioni ad uso idroelettrico; ai costi della risorsa;
   la direzione oggi affidata alla dottoressa Gaia Checcucci coordina tutti gli interventi di messa in sicurezza e bonifica dei siti nazionali di bonifica;
   nell'ottica della riqualificazione del servizio idrico integrato e in particolar modo della depurazione, viste anche le plurime procedure di infrazione a cui è sottoposto il nostro Paese per la cattiva gestione delle acque reflue, il Ministero sovrintende anche i commissariamenti e la ripartizione dei finanziamenti miliardari come, a mero titolo di esempio, la delibera Cipe n. 60 del 30 aprile 2012 che ha assegnato oltre un miliardo e 700 milioni di euro per finanziare 182 interventi prioritari inseriti in specifici accordi di programma quadro (Apq) sottoscritti nel 2013 tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero dello sviluppo economico e le regioni meridionali;
   le società Ondeo (Suez) e Acea, come è noto, gestiscono direttamente o hanno partecipazioni in numerosissime società di gestione del servizio idrico integrato in varie regioni italiane che direttamente o indirettamente sono oggetto dell'influenza delle decisioni del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e che usufruiscono dei finanziamenti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (nella sola Toscana Ondeo e Acea hanno partecipazioni nelle seguenti società, oltre che in Nuove Acque Spa: Publiacqua Spa; Acque Blu Fiorentine Spa; Acque Blu Basso Arno Spa; Acque Toscane Spa; Acquedotto del Fiora Spa; Ombrone Spa); numerosi sono gli interventi finanziati di queste società e sottoposti al monitoraggio del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nei vari Apq;
   una società controllata da Suez, la Degremont, ha operato recentemente interventi collegati al trattamento delle acque in siti nazionali per le bonifiche quali Priolo, Gela e Marghera; è altresì attiva nella progettazione di impianti di depurazione in varie parti del Paese, assieme ad altre società del gruppo come Ondeo Industrial Solutions;
   una controllata di Suez, Gdf-Suez Energia Italia S.p.a, è proprietaria per il 50 per cento della società Tirreno Power S.p.a. Questa società possiede e gestisce tre centrali termoelettriche, Torrevaldaliga Sud, Vado Ligure e Napoli Levante, nonché 17 centrali idroelettriche;
   Napoli levante e Vado ligure sono centrali sottoposte a procedura di valutazione di impatto ambientale presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con le relative verifiche di ottemperanza che spettano al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, seppur ad altra direzione; la centrale di Vado Ligure è al centro di un noto caso giudiziario promosso dalla procura della Repubblica di Savona, che ha coinvolto importanti dirigenti e consulenti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   la dottoressa Gaia Checcucci risulta essere stata tra i collaudatori delle bonifiche parziali del sito nazionale per le bonifiche di Marghera, interventi la cui efficacia ed efficienza dovranno essere monitorati nel tempo dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare stesso;
   le norme nazionali sul pubblico impiego (decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, pubblicato in Gazzetta ufficiale 4 giugno 2013, n. 129, contenente il codice di comportamento dei dipendenti pubblici) e quelle relative alla prevenzione della corruzione (legge 6 novembre 2012, n. 190 e successive modifiche ed integrazioni; decreto legislativo 8 aprile 2013 n. 39), prevedono che il funzionario pubblico deve astenersi da attività in cui sia possibile riscontrare un conflitto di interessi; il piano anti-corruzione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare prevede che siano evidenziate tutte le possibili forme di conflitto di interesse da parte dei funzionari;
   a mero titolo di esempio, l'articolo 4, «Inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni statali, regionali e locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati» del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, determina l'inconferibilità di incarichi dirigenziali a soggetti che abbiano avuto incarichi in enti privati finanziati e/o regolati dal soggetto pubblico affidatario dell'incarico nei due anni precedenti;
   la dottoressa Gaia Checcucci il 2 novembre 2015 ha dichiarato di non avere situazioni di inconferibilità/incompatibilità per l'incarico dirigenziale affidatole, così come risulta dalle schede pubblicate sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   eppure nel curriculum vitae della dottoressa Gaia Checcucci, pubblicato sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, compare il suo incarico in Nuove Acque spa, nonché il suo incarico quale vicepresidente di Federutility fino al 2014, ma non viene citato il suo ruolo di consigliere di amministrazione di Intesa Aretina S.c.a.r.l. –: 
   se non si ritengano sussistere profili di molteplici conflitti di interessi tra il ruolo conferito alla dottoressa Gaia Checcucci e i ruoli ricoperti dalla stessa in aziende private coinvolte in plurime attività regolate e supervisionate proprio dalla direzione per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare secondo quanto disciplinato dalle norme in materia;
   se non ritengano di assumere iniziative per verificare che le dichiarazioni controfirmate dalla dottoressa Gaia Checcucci prima dell'affidamento dell'incarico siano complete e congrue rispetto a quanto previsto dal dettato normativo circa la prevenzione del conflitto di interessi, avendo la stessa anche omesso il suo incarico in Intesa Aretina s.c.a.r.l.;
   se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non ritenga che l'incarico conferito alla dottoressa Gaia Checcucci sia inficiato da nullità a seguito di quanto sopra riportato, anche rispetto a quanto previsto dall'articolo 4 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39;
   se la scelta, avvenuta direttamente da parte del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, non vada nella direzione esattamente opposta rispetto al risultato referendario del 2011 sulla gestione; pubblica dell'acqua visto che a guidare il principale snodo delle politiche collegate al servizio idrico integrato è stato chiamato, a giudizio degli interrogati, un rappresentante dei privati coinvolti nella gestione del servizio idrico integrato;
   se le dichiarazioni rilasciate ad uno dei principali organi di informazione pubblica dalla suddetta dirigente, senza dichiarare la propria posizione in un gestore privato, non risultino del tutto inopportune, visto che la dirigente non è chiamata ad esprimere una sua libera convinzione ma ad applicare esattamente la legge, e che le dichiarazioni medesime, ad avviso degli interroganti, appaiono gravemente lesive del risultato referendario sancito dal voto popolare. (4-12590)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

societa' consortili

risorse idriche