ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12574

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 592 del 17/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 17/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12574
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Giovedì 17 marzo 2016, seduta n. 592

   CIRIELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   a dicembre 2015 risale l'ultimo decesso per tumore, che si aggiunge a una lista di 60 casi di morti negli ultimi 20 anni: una strage silenziosa che ha sterminato gli ex operai della Ideal Standard di Salerno;
   la fabbrica, attiva nella produzione di sanitari, è stata chiusa nel 1998 e in quel momento contava 214 lavoratori, quasi tutti impiegati in attività a contatto con l'amianto, presente negli impasti delle ceramiche, nel rivestimento del tetto dei capannoni, nei forni della cottura e della ricottura dei pezzi «intaccati e riparati» e nella coibentazione dei tubi di aerazione, trasmissione, acqua e vapore;
   si apprende di operai esposti a rischio amianto e materiali contaminati nascosti sottoterra, in spregio alle norme sullo smaltimento dei rifiuti speciali e contro ogni logica di tutela della salute pubblica; è quello che sarebbe avvenuto nell'ex Ideal Standard, una vicenda portata allo scoperto dalle dichiarazioni degli operai e su cui si sarebbero accesi i riflettori della procura;
   questa storia e la sua scia di morti e malattie comincia il 10 luglio 1998, quando gli operai della fabbrica di sanitari vengono a conoscenza della chiusura dell'area industriale e si arrendono senza lottare, incantati dalla promessa di un reimpiego nel nascente « Sea Park», il parco acquatico che avrebbe dovuto nascere su quei suoli grazie all'arrivo di capitali freschi di un consorzio delle cooperative «rosse» emiliane;
   l'area è stata venduta alla Sea Park spa, con il vincolo di ricollocazione degli ex dipendenti, a cui, nel frattempo, sarebbe stato assegnato un lavoro ingrato: interrare nelle vasche la risulta dello smembramento della fabbrica e finiscono così per toccare l'amianto con opere di smantellamento dal 2000 al 2004;
   secondo il racconto di Alfonso Maiorano, ex dipendente: «Lavorammo tre anni per creare un ambiente unico in cui doveva sorgere la struttura del Sea park. Eravamo divisi in due gruppi di 30/40 persone, divisi in altrettanti turni di lavoro. Ci fu ordinato di abbattere le mura, oltre che alle tubature e di buttare tutte nelle vasche e nei canali dove passavano i vagonetti. Noi stessi provvedemmo a coprire con il cemento e creare un maxi pavimento»;
   lo stesso coordinatore provinciale dell'Adiconsum, Antonio Galatro, ha spiegato che «in primo luogo v’è da affermare che l'inalazione da amianto, soprattutto sopportata dai dipendenti dell'ex Ideal Standard, è causa oltre che di una specifica patologia conosciuta da molto tempo come l'asbestosi, di tumori polmonari che possono insorgere anche dopo decenni dal primo contatto con questo materiale e del mesotelioma, tumore specifico della membrana che riveste il polmone e tappezza la cavità toracica. Inoltre, pare che tra gli anni 2000 e 2004 alcuni ex operai dell'Ideal Standard siano stati richiamati al lavoro per sistemare gli ex capannoni industriali da destinare all'allora nascente progetto Sea Park. Parrebbe che tutto l'amianto esistente nel sito industriale — quello da lavorazione e tutto quello del tetto dei capannoni — senza nemmeno essere stato incapsulato, sia stato interrato e coperto da cemento. Il "tombamento" illegale di metalli pesanti, quali l'amianto, nel caso d'inquinamento di falde acquifere, potrebbe essere causa di una vera e propria strage tra la popolazione. In questo panorama, poi, è gravissimo che gli ex lavoratori dell'Ideal Standard debbano invocare tutela nelle sedi giudiziarie — la prossima udienza si terrà il 12 gennaio — solo perché la politica e gli enti hanno poco considerato la pericolosità della questione e poco o niente hanno fatto per evitare rischi per la salute e per l'ambiente: è vero, infatti, che da pochissimo tempo si sta parlando di verificare lo stato dei luoghi nello stabilimento di Salerno»;
   nella documentazione raccolta dai legali cui si sono rivolti i lavoratori si testimonia un contatto con agenti tumorali già nel corso dei processi di lavorazione, ad esempio con l'utilizzo di talco sui pezzi danneggiati e l'impiego di corde in amianto per i vagoncini che conducevano ai forni;
   come se ciò non bastasse, a Salerno molto di quel materiale, secondo la denuncia dei lavoratori, potrebbe essere finito nel terreno;
   appare necessario, e non più rinviabile, un intervento urgente sulla questione sia a tutela degli ex lavoratori dell'Ideal Standard, sia, e più in generale, a tutela dei cittadini per quel che attiene il sotterramento illegale di metalli pesanti;
   la sicurezza sui posti di lavoro dovrebbe essere inserita come priorità nelle agende delle istituzioni locali e nazionali –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative ritengano opportuno adottare per verificare lo stato dei luoghi dello stabilimento Ideal Standard di Salerno, a tutela della salute di tutti i cittadini salernitani e dell'ambiente, nonché per quanto di competenza, per verificare eventuali responsabilità nel mancato rispetto della normativa di tutela della salute sul luogo di lavoro. (4-12574)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sanita' del lavoro

sicurezza del lavoro

politica sanitaria