ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12538

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 591 del 16/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: CECCONI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/03/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12538
presentato da
CECCONI Andrea
testo di
Mercoledì 16 marzo 2016, seduta n. 591

   CECCONI, GRILLO e LUIGI DI MAIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in data 27 marzo 2007 è stato stipulato un accordo tra il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze e il presidente della regione Molise, all'epoca Angelo Michele Iorio, per l'approvazione del piano di rientro di individuazione degli interventi per il perseguimento dell'equilibrio economico ai sensi dell'articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2005, n. 311 ed il relativo programma operativo triennio 2007-2009;
   nel corso della riunione di verifica del 30 giugno 2009 è stata confermata la sussistenza delle criticità evidenziate e pertanto il Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi della normativa di cui sopra, con deliberazione del 28 luglio 2009, ha nominato il Presidente pro tempore della regione Molise Michele Iorio quale Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, con lo scopo di garantire l'adozione di provvedimenti atti ad assicurare la copertura del disavanzo per l'anno 2008 al fine di non attivare l'ulteriore incremento, oltre la misura massima, delle aliquote fiscali regionali;
   con deliberazione della Presidenza del Consiglio dei ministri del 21 marzo 2013 il Presidente pro tempore della regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, è stato nominato commissario ad acta per la prosecuzione del vigente piano di rientro dai disavanzi sanitari, con l'incarico prioritario di adottare, sulla base delle linee guida predisposte dai ministeri affiancati, i Programmi operativi per gli anni 2013-2015 (ai sensi dell'articolo 15, comma 20, del decreto-legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135) e di procedere alla loro attuazione;
   con delibera del Consiglio dei ministri del 18 maggio 2015 è stato rimodulato il mandato attribuito al commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, revocato il sub-commissario dottor Nicola Rosato ed è stato conferito l'incarico medesimo al dottor Gerardo Di Martino;
   occorre segnalare che è oggetto di valutazione presso il tavolo tecnico interministeriale il programma operativo straordinario 2015-2018;
   il contenuto del suddetto piano operativo, tra le altre cose, prevede: a) che siano «previsti posti letto per acuti nei soli presidi pubblici di Campobasso, Isernia, Termoli ed Agnone. Tale configurazione organizzativa, fatta salva l'ottemperanza agli standard di riferimento per l'istituzione delle discipline ad alta specializzazione, consente da un lato di rispondere al modello hub e spoke, dall'altro al bisogno di prestazioni ospedaliere espresso dalle popolazioni afferenti ai diversi territori della regione. Pertanto, l'Ospedale unico di Campobasso, individuato come DEA di I livello, e i presidi di Isernia e Termoli, individuati come pronto soccorso, costituiranno l'architettura delle reti tempo dipendenti»; b) la «integrazione funzionale tra fondazione Giovanni Paolo II e ospedale Cardarelli», laddove la prima è una struttura privata accreditata mentre il secondo è il maggiore presidio ospedaliero pubblico della regione e sono ubicati entrambi a Campobasso a poche centinaia di metri di distanza, con il conseguente «trasferimento di tutte le attività del presidio “Cardarelli” all'interno della struttura Giovanni Paolo II»; c) che la «compresenza dei due soggetti giuridici all'interno della stessa struttura, pur nel mantenimento delle distinte soggettività giuridiche ed autonomie gestionali, presuppone pertanto non solo la condivisione delle spese di funzionamento e di manutenzione ordinaria della struttura, ma scelte programmatiche impegnative, con ricadute significative, che presuppongono la necessaria condivisione a livello ministeriale, anche e soprattutto per le modalità di regolazione dei rispettivi rapporti, che dovranno essere orientati ad una analitica regolamentazione»; d) che «la Fondazione Giovanni Paolo II, per la parte di attività propria (cardiologia, oncologia), dovrà integrarsi all'interno delle reti regionali e, per le discipline garantite in esclusiva su Campobasso, dovrà necessariamente fungere da hub regionale, garantendo tutte le condizioni operative ed organizzative richieste per la gestione delle emergenze-urgenze. Andranno regolamentati i rapporti fra le due strutture sia per il trasferimento di pazienti dall'una all'altra (sempre nel rispetto del budget assegnato alla Fondazione Giovanni Paolo II) che per la reciproca fornitura di servizi sanitari ed eventualmente amministrativi e tecnici»;
   occorre altresì considerare che i reparti di cardiologia ed oncologia del Cardarelli verranno dismessi per lasciare che la fondazione Giovanni Paolo II, per queste discipline, diventi hub regionale di riferimento, in contrasto a parere degli interroganti, con quanto stabilito dall'articolo 32 della Costituzione italiana e del principio stabilito al punto 2.5 dell'allegato al decreto ministeriale n. 70 del 2 aprile 2015, che prevede che le singole discipline accreditabili per le strutture private devono preliminarmente essere verificate come incompatibili rispetto a quelle che sono le dotazioni della rete ospedaliera così come definita, ovvero se il dipartimento di emergenza ed accettazione di I livello non fa quelle discipline, allora possono essere accreditate;
   inoltre, è prevista la possibilità che le specialità del privato possano integrarsi o essere complementari a quelle del pubblico, ma non possono sostituirsi ad esse, almeno nei casi in cui il pubblico non sia oggettivamente in grado di realizzarle –:
   come il Governo ritenga a parere degli interroganti, che quanto illustrato in premessa si concili con i principi dettati dalla Costituzione, nonché con quelli sanciti con il decreto ministeriale n. 70 del 2015 in merito all'integrazione tra l'ospedale pubblico Cardarelli di Campobasso e la struttura privata accreditata fondazione Giovanni Paolo II all'interno dello stesso edificio;
   se il Governo non ritenga doveroso intervenire – nell'ambito dei propri poteri e per quanto di competenza – affinché sia ristabilito il principio che il privato accreditato debba essere complementare al pubblico e non sostituirsi ad esso come previsto per le discipline di cardiologia e oncologia;
   se il Governo sia a conoscenza dei dati pubblicati, dall'Agenas e relativi alle misure del programma nazionale esiti (Pne) e se ritenga quindi coerenti con i volumi e gli esiti così analizzati le scelte messe in campo dalla struttura commissariale per il piano di rientro dal deficit sanitario della regione Molise. (4-12538)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese di funzionamento

consiglio dei ministri

programma operativo