ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12524

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 590 del 15/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: PALESE ROCCO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 15/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12524
presentato da
PALESE Rocco
testo di
Martedì 15 marzo 2016, seduta n. 590

   PALESE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   in base a dati presenti sul sito dell'Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) la Puglia, con una superficie consorziata di 1.736.156 ettari (l'89,6 per cento) è la seconda regione d'Italia, dopo la Sicilia, per presenza di consorzi di bonifica sul territorio;
   in base alle norme vigenti, ed ai loro Statuti, i consorzi hanno il compito di realizzare e gestire opere di difesa e regolazione idraulica, di provvista e utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo, interventi di salvaguardia ambientale;
   in Puglia esistono 6 consorzi di bonifica, per un totale di 895.659 aziende consorziate. Quattro di questi sei consorzi sono stati commissariati dalla regione Puglia;
   da circa un decennio, il Governo regionale pugliese, ad ogni approvazione di bilancio, stanzia decine di milioni di euro per ripianare i debiti accumulati da questi consorzi per un meccanismo molto simile a quello del cosiddetto «cane che si morde la coda»: malagestione, inefficienze, opere pubbliche mai realizzate (e stando a notizie di stampa spesso anche pagate) incapacità di svolgere i propri compiti e di erogare servizi agli agricoltori; tale situazione ha fatto sì che molte imprese agricole consorziate, si siano giustamente rifiutate negli anni di pagare cartelle esattoriali milionarie per servizi mai ricevuti;
   la regione Puglia ha spesso (e per giustizia) annullato quelle cartelle ma, contestualmente, promettendo una riforma organica dei consorzi ancora inesistente dopo dieci anni, ha ripianato i debiti che questi accumulavano, continuando a tenerli in vita pagando utenze, stipendi dei dipendenti, insomma un fiume di denaro pubblico destinato a tenere in vita quelli che per l'interrogante sono «enti-carrozzone» che, non erogando servizi agli agricoltori, spesso sono stati e sono solo buchi neri di sprechi;
   in base a recenti notizie di stampa, i debiti nel complesso accumulati dei consorzi di bonifica della Puglia ammonterebbero a 233 milioni di euro; essi costano circa 17 milioni di euro l'anno alle casse della regione;
   la legge di bilancio 2016 della regione Puglia ha subordinato tale stanziamento alla scrittura ed alla approvazione di una legge di riforma dei consorzi;
   nelle more dell'approvazione di questa legge (che ovviamente dovrebbe essere approvata dallo stesso governo regionale che ha inserito il vincolo nella legge di bilancio), le organizzazioni di categoria denunciano che circa 3.500 aziende agricole pugliesi rischiano di restare senz'acqua perché, ancora una volta, in assenza dei trasferimenti della regione, i consorzi non sono in grado di erogare servizi agli agricoltori;
   si apprende anche dalla stampa per dichiarazione di alcuni associati, che, a seconda dei consorzi e delle zone della Puglia, le aziende agricole pagano prezzi molto diversi per la stessa superficie e lo stesso tempo di irrigazione e la differenza sarebbe di circa 4,5 volte ad esempio tra Conversano e Castellaneta;
   risulta inoltre, sempre da notizie di stampa, che alcuni consorzi avrebbero addebitato alle aziende consorziate costi di opere pubbliche non realizzate o realizzate parzialmente –:
    di quali elementi disponga il Governo circa la situazione dei consorzi bonifica della Puglia, con particolare riferimento alla corrispondenza tra costi addebitati alle aziende e servizi erogati; nonché circa la corrispondenza tra opere pubbliche finanziate e/o dichiarate ed effettiva realizzazione;
   se il Governo non ritenga di dover assumere iniziative di competenza volte ad intervenire a tutela delle oltre 895.000 aziende consorziate pugliesi, anche assumendo iniziative normative, in collaborazione con le regioni, per una riforma della materia e per chiarire i presupposti dei pagamenti per i servizi erogati dai consorzi. (4-12524)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

alleggerimento del debito

protezione dell'ambiente

debito