ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12506

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 589 del 14/03/2016
Trasformazioni
Trasformato il 17/05/2016 in 5/08697
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 14/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 14/03/2016
Stato iter:
17/05/2016
Fasi iter:

TRASFORMA IL 17/05/2016

TRASFORMATO IL 17/05/2016

CONCLUSO IL 17/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12506
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Lunedì 14 marzo 2016, seduta n. 589

   VEZZALI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'Archivio di Stato di Macerata, istituito come sezione di archivio di Stato con decreto ministeriale del 15 giugno 1941, iniziò a svolgere la sua attività il 1o luglio dello stesso anno; successivamente, con il decreto del Presidente della Repubblica del 30 settembre 1963, n. 1409, l'istituto cambiò la denominazione in archivio di Stato;
   la caratteristica dell'istituto è quella di conservare non soltanto il patrimonio documentale della città di Macerata e della provincia, ma anche di gran parte del territorio regionale;
   a partire dal XV secolo Macerata fu sede delle principali magistrature pontificie, della cosiddetta Marca di Ancona, con giurisdizione sull'intera regione;
   l'archivio conserva anche documentazione relativa podestà di Macerata, quello di Montefano, di Belforte del Chienti, di Recanati, di Montesanto (attuale Potenza Picena), di San Severino marche, e ai pretori di Montecassiano e di Monte San Martino;
   per l'epoca moderna si ricordano gli archivi dell'amministrazione dipartimentale e della prefettura del dipartimento del Musone, della Corte di giustizia civile e criminale, del tribunale del I dipartimento del Musone, dei giudici di pace di molti comuni;
   l'archivio di Stato di Macerata conserva anche le carte della delegazione apostolica della I Restaurazione, del periodo che precedette l'annessione delle Marche regno d'Italia napoleonico del 1808; molto ben documentato anche il periodo relativo alla II Restaurazione;
   particolarmente ricca la serie degli archivi notarili, tra cui spicca quello di Macerata a cui è annesso il cosiddetto Tabulario diplomatico (oltre ottocento frammenti di codici di pergamena), a partire dal XII secolo, di carattere giuridico, letterario, scientifico e religioso, recuperati all'inizio del secolo scorso;
   nell'archivio sono conservati i fondi di istituzioni religiose come la Confraternita del santissimo Sacramento di Macerata ed il Monastero di S. Caterina di Cingoli, con le sue 1095 pergamene;
   qui è conservato anche l'archivio della società dello Sferisterio, monumento fra i più significativi della città, costruito nella prima metà del secolo XIX per il gioco del pallone con il bracciale e che, da molti anni, ospita la stagione lirica estiva;
   l'Archivio di Stato di Macerata è situato in un immobile di recente costruzione, che ha depositi che si sviluppano su quasi 11 mila metri lineari di scaffalature, occupate da circa 122 mila unità archivistiche; le pergamene sono complessivamente 3550, la biblioteca di istituto raccoglie circa 22.900 volumi;
   per la sua natura istituzionale, l'Archivio di Stato di Macerata rappresenta, da oltre mezzo secolo, punto di riferimento obbligatorio per le ricerche sulla storia dell'antica Marca di Ancona e dell'attuale provincia di Macerata, come testimoniano le centinaia di pubblicazioni che hanno utilizzato i fondi archivistici, conservate nella biblioteca –:
   se ritenga che il finanziamento di 31 mila euro (solo per l'anno 2016) destinato alla «spolveratura straordinaria degli archivi notarili e giudiziari dell'Archivio di Stato di Macerata», che è inserito nella ripartizione dei fondi del programma triennale degli investimenti per il patrimonio, sia insufficiente a conservare un così prezioso e antico capitale di valore storico non solo per la provincia, ma per l'intera regione;
   se non ritenga che il maceratese meriti una maggiore attenzione da parte del Ministero, in considerazione del fatto che già lo scorso anno, l'esiguità dei fondi Fus, ha penalizzato lo Sferisterio;
   se non ritenga che, per il prossimo anno, si possa rivedere la lista dei beni ammessi al finanziamento e inserire l'Archivio di Stato di Macerata fra quelli destinatari di somme aggiuntive al programma triennale o beneficiari degli eventuali importi non spesi dagli assegnatari iniziali. (4-12506)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituzione religiosa

biblioteca universitaria

protezione del patrimonio