ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12502

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 589 del 14/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12502
presentato da
DIENI Federica
testo di
Lunedì 14 marzo 2016, seduta n. 589

   DIENI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   compito della pubblica amministrazione è quello di essere al servizio del cittadino, senza il quale essa perde la sua stessa ragion d'essere;
   ciò deve valere tanto più per la scuola, che esiste con il preciso scopo di assolvere ad uno dei più delicati compiti tra quelli assegnati allo Stato: formare i giovani cittadini secondo criteri che travalichino la trasmissione di una mera erudizione, ma che includano quella di valori e di uno spirito civico che ricalchi quella delineata dalla Costituzione;
   vi sono casi, invece, in cui la burocrazia sembra imporre le proprie regole al cittadino anche al costo di sacrificare i diritti previsti dalla stessa Carta fondamentale;
   è questo il caso apparso anche su alcuni quotidiani, come su Il Garantista del 18 febbraio 2016 nell'articolo dal titolo «È autistico. Per Cristian il preside Romeo non trova posto in aula», in cui si descrive l'accanimento di un dirigente nel non voler soddisfare alcune semplicissime, richieste poste dalla famiglia di un bambino, M.D., affetto da un disturbo dello spettro autistico, per garantirgli un ambiente sereno in cui svolgere le lezioni;
   la famiglia di M.D. si sarebbe infatti convinta ad iscrivere il figlio all'istituto comprensivo «De Amicis – Bolani» di Reggio Calabria nell'intento di consentirgli di continuare il proprio percorso scolastico con i compagni con cui aveva frequentato la scuola materna;
   nei casi di autismo gli studi dimostrano, infatti, come sia fondamentale la continuità psicoaffettiva dei legami instaurati;
   ciò avrebbe comportato la necessità che M.D. venisse posto nella stessa classe dei compagni che già conosceva in precedenza: inspiegabilmente il dirigente scolastico Giuseppe Romeo, basandosi sul fatto che la classe fosse «incapiente», destinava il bambino ad un'altra in cui egli dimostrava problemi d'integrazione;
   a seguito del rifiuto reiterato da parte del preside di trovare una soluzione al problema, allargando di un'unità la classe, che ora conta 22 studenti, il padre del bambino, assistito dal legale Alfonso Zito, si è trovato costretto ad adire al Tar, che ha puntualmente riconosciuto le ragioni della famiglia contro la decisione del dirigente;
   anche a seguito della sentenza del Tar che stabiliva che il dirigente scolastico di inserisse M.D. nella classe in cui erano i suoi compagni entro il 18 dicembre 2015, egli non ottemperava e la famiglia è stata costretta a ricorrere nuovamente al Tar per fare eseguire l'ordinanza cautelare;
   ciò è avvenuto soltanto il 4 gennaio 2016, dopo che è stato notificato al professor Romeo ed all'Avvocatura dello Stato, il ricorso, ex articolo 59 del codice del processo amministrativo (decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104 e successive modificazioni), per l'esecuzione forzata della misura cautelare;
   a fronte di questa situazione il dirigente, tuttavia, decideva di non desistere e presentava ricorso in Consiglio di Stato;
   essendo tale decisione nella piena disponibilità del pofessor Romeo, viene tuttavia da domandarsi se il suo atteggiamento sia compatibile con l'amministrazione di un istituto comprensivo importante come quello di «De Amicis – Bolani» e se il ministro interrogato avalli la linea tenuta dal dirigente decidendo di non intervenire in alcun modo, a dispetto di quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104 –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere al fine di garantire che non vi sia alcun pregiudizio al percorso scolastico dello studente M.D. e alla sua crescita e per evitare che abbiano a ripetersi in futuro episodi simili.
(4-12502)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

formalita' amministrativa

garanzia

scuola materna