ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12467

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 587 del 10/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12467
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Giovedì 10 marzo 2016, seduta n. 587

   PARENTELA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   notizia di questi giorni è il sequestro da parte del Corpo forestale di 1300 ettari di bosco a Bocchigliero, nel Parco nazionale della Sila, a seguito di accertate illegalità nel rilascio delle concessioni al taglio e alla raccolta da parte dei dirigenti pubblici;
   l'interrogante ha presentato tre atti di sindacato ispettivo n. 4-03942, n. 4-06804, n. 4-06995, rimasti senza risposta, denunciando l'abbattimento incontrollato di alberi a cui si sta assistendo in Calabria in spregio alle normative nazionali e comunitarie. È emblematico il taglio boschivo di pini laricio secolari e faggi proposto proprio dall'Ente parco nazionale della Sila, costituito per legge per assicurare l'integrità del territorio protetto e non per aggredirlo insensatamente;
   l'associazione Uisp (Unione italiana sport per tutti), comitato territoriale di Catanzaro, ha chiesto un accesso agli atti in regione per conoscere le motivazioni dei provvedimenti che avrebbero autorizzato, tra il 15 novembre 2014 ed il 10 dicembre 2014 il taglio di oltre 55 alberi secolari in «zona 1 — conservazione» ove è assolutamente vietato effettuare tagli, Al rifiuto della regione Calabria, l'associazione ha fatto ricorso al Tar che con sentenza n. 01747/2015 ha accertato l'illegittimità del diniego all'accesso ordinando alla pubblica amministrazione ricorrente di esibire i documenti richiesti entro il termine di 30 giorni. Ad oggi né l'Ente Parco (non costituitosi in giudizio) né tantomeno la regione Calabria (delegata al rilascio delle autorizzazioni sino alla nomina del direttore dell'ente) hanno dato esecuzione, per ciò che risulta all'interrogante, a quanto disposto in sentenza;
   il 7 gennaio 2016, Il Fatto Quotidiano ha pubblicato un articolo nel quale viene disegnato un quadro desolante per quanto riguarda la situazione della guida dei diversi parchi nazionali. Dallo studio condotto risulta che in ben 12 parchi su un totale di 24 si registrano assetti precari. In particolare, nell'articolo si evidenzia che:
    il parco nazionale della Sila è commissariato da quasi 2 anni ed è privo di una guida autorevole legittimata dal sostegno di un consiglio direttivo che, tra le altre cose, al momento, non esiste;
    il parco nazionale del Pollino non ha il direttore, ma è retto da facenti funzioni senza i titoli previsti dalla legge;
   il WWF sottolinea come senza i vertici i parchi non possano intraprendere azioni di ampio respiro e agire nel pieno dei loro poteri con danni che non coinvolgono solo gli aspetti ambientali ma anche quelli legati all'economia e alla legalità;
   l'interrogante è cofirmatario dell'atto di sindacato ispettivo n. 4-10739 presentato in data 14 ottobre 2015 nel quale si evidenziava come, nonostante l'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 171 del 2011 disponga la risoluzione del rapporto di lavoro nel caso di «accertata permanente inidoneità psicofisica assoluta», la carica di direttore presso l'ente parco nazionale della Sila continua ad essere ricoperta dall'ex ufficiale del Corpo forestale Michele Laudati collocato a riposo a seguito del referto dei medici del centro militare di medicina legale di Catanzaro datato 30 novembre 2000, che lo hanno giudicato non «idoneo permanentemente al servizio d'istituto in modo assoluto». Laudati è in carica dal 2006 ed ha percepito indebitamente, per dieci anni, 80 mila euro all'anno, oltre ad una non nota retribuzione di risultato come si evince dal dato riferito all'anno 2013 nella sezione «amministrazione trasparente» del sito Internet dell'Ente parco;
   i compiti cui è chiamato il direttore, secondo quanto stabilito dallo statuto dell'Ente parco nazionale della Sila, sono di primaria importanza: coopera e collabora con il presidente e con gli organi dell'Ente parco per la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare; adotta tutti gli atti di gestione amministrativa, finanziaria e tecnica, compresi quelli che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo; assume le determinazioni relative all'instaurazione di rapporti di consulenza e collaborazione con, professionisti e con enti specializzati; assume le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti la gestione dei rapporti di lavoro, ivi comprese le relazioni sindacali –:
   quali iniziative si intendano intraprendere, per quanto di competenza, per porre fine alla situazione di emergenza nella quale si trovano ad operare i parchi nazionali riportati in premessa e se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza al fine di bloccare l'abbattimento incontrollato del quale a giudizio dell'interrogante, non intervenendo, è, di fatto, corresponsabile l'Ente parco nazionale della Sila, il cui direttore, tra l'altro non avrebbe l'idoneità per ricoprire tale carica. (4-12467)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parco nazionale

accesso all'occupazione

disboscamento