ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12465

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 587 del 10/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12465
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Giovedì 10 marzo 2016, seduta n. 587

   PARENTELA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in data 11 febbraio 2016, il vice presidente nazionale del Codacons ha presentato una istanza di accesso agli atti presso il comune di Sellia Marina (CZ), evidenziando di aver avuto, «incidentalmente», notizia che le analisi effettuate dall'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, avrebbero evidenziato la presenza di arsenico nell'acqua destinata al consumo umano. Ciò risulta attraverso la comunicazione della citata azienda prot. 133 del 13 gennaio 2016;
   in quella comunicazione secondo l'interrogante non adeguatamente resa nota cittadinanza il sindaco era stato invitato dall'ASP a provvedere «con urgenza a limitare l'uso dell'acqua», a dare comunicazione sempre all'ASP «dei provvedimenti adottati e della data di adozione degli stessi» e «ad informare adeguatamente i consumatori»;
   il Codacons ha chiesto, formalmente, al sindaco, al segretario comunale ed anche al prefetto di Catanzaro, chiarimenti sui motivi per cui quei risultati allarmanti siano stati taciuti alla popolazione;
   quanto alla pericolosità, sostiene il Codacons, basti ricordare come la normativa vigente preveda il limite di 10 microgrammi per litro, limite che risulterebbe abbondantemente superato. L'Organizzazione mondiale della sanità e il Comitato scientifico europeo hanno evidenziato il rischio di «alcune forme di cancro» a seguito dell'assunzione di acqua all'arsenico;
   né il sindaco né il prefetto hanno ritenuto di dover rispondere alle preoccupazioni, legittime, del Codacons. A questo punto il Codacons, preso atto di cotanto disinteresse ha presentato una denuncia, ipotizzando il reato di omissione e di attentato alla salute pubblica, chiedendo alla procura della Repubblica di Catanzaro un immediato intervento;
   ad aggravare la gravissima lacunosità informativa, vi è la circostanza che già in passato — comunicazione del 30 marzo 2015 — era stato chiesto, senza successo, l'intervento del prefetto per sopperire all’«assoluta assenza di informazione ai Cittadini» e per «porre in essere ogni azione in proprio potere affinché venga riconosciuto il diritto» dei cittadini a conoscere;
   in data 19 febbraio 2016 dopo numerose diffide e la denuncia in procura, è stata emessa una ordinanza che attesta la presenza di arsenico nell'acqua «potabile» –:
   quali iniziative urgenti e necessarie, nell'ambito delle rispettive competenze, intendano intraprendere, al fine di verificare, anche per il tramite dell'istituto superiore di sanità, se e quali effetti sulla popolazione possano essere derivati dall'attuale situazione di sostanziale compromissione delle acque di falda;
   se non sia il caso che vengano utilizzati i fondi Cipe stanziati per le emergenze idriche al fine di agevolare le necessarie bonifiche e rendere le tubature prive di residui di arsenico;
   se intenda promuovere una verifica da parte del coniando carabinieri per la tutela dell'ambiente sui pozzi piezometrici disposti lungo il perimetro della vicina discarica di San Simone per comprendere se l'inquinamento della falda possa avere origine proprio dalla discarica;
   quali iniziative intenda assumere, nell'ambito delle proprie competenze e anche sul piano normativo, al fine di potenziare le attività di vigilanza sulle falde acquifere e sull'erogazione dell'acqua per uso domestico;
   quali iniziative concrete abbia intrapreso il Governo a seguito dell'avvio della procedura d'infrazione n. 2014-2125 concernente la «Cattiva applicazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità dell'acqua destinata al consumo umano».
(4-12465)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

acqua potabile

sostanza tossica