ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12454

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 587 del 10/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
FOLINO VINCENZO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016
MARTELLI GIOVANNA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/03/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12454
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Giovedì 10 marzo 2016, seduta n. 587

   RICCIATTI, AIRAUDO, FRANCO BORDO, COSTANTINO, D'ATTORRE, DURANTI, DANIELE FARINA, FASSINA, FAVA, FERRARA, FOLINO, FRATOIANNI, CARLO GALLI, GIANCARLO GIORDANO, GREGORI, KRONBICHLER, MARCON, MELILLA, NICCHI, PAGLIA, PALAZZOTTO, PANNARALE, PELLEGRINO, PIRAS, PLACIDO, QUARANTA, SANNICANDRO, SCOTTO, ZARATTI, ZACCAGNINI e MARTELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la direttiva comunitaria 2006/123/CE cosiddetta direttiva Bolkestein) è stata emanata per «eliminare gli ostacoli alla libertà di stabilimento dei prestatori negli Stati membri e alla libera circolazione dei servizi tra Stati membri nonché garantire ai destinatari e ai prestatori la certezza giuridica necessaria all'effettivo esercizio di queste due libertà fondamentali del trattato»;
   nel 2008 la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione a carico dell'Italia in materia di affidamento delle concessioni demaniali marittime, in quanto il rinnovo automatico delle concessioni, previsto dall'Italia, è in contrasto con la richiamata direttiva comunitaria, che prevede invece l'assegnazione del demanio pubblico mediante gara («qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri applicano una procedura di selezione tra i candidati potenziali, che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza e preveda, in particolare, un'adeguata pubblicità dell'avvio della procedura e del suo svolgimento e completamento». In tali casi «l'autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami», articolo 12 direttiva 2006/123/CE);
   in particolare veniva contestata all'Italia «la compatibilità del diritto preferenziale di insistenza di cui all'articolo 37 cod. nav. con i principi di cui all'articolo 43 Trattato Ce e dell'articolo 12 di cui alla direttiva servizi n. 2006/123/CE» e la «compatibilità del rinnovo automatico della concessione alla scadenza sessennale di cui all'articolo 1, comma 2, decreto-legge n. 400/1993, conv. legge 494/1994, e successivamente modificato dall'articolo 10 legge 88/2001»; aspetti, secondo la Commissione europea in contrasto con i principi di libertà di stabilimento delle imprese comunitarie (articolo 43 del Trattato CE) e di imparzialità, trasparenza e pubblicità delle procedure di selezione dei concessionari (articolo 12, della direttiva 2006/123/CE);
   la procedura veniva chiusa in data 27 febbraio 2012, a seguito dell'adozione della legge 15 dicembre 2011, n. 217 («Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2010»), con la quale veniva esclusa la possibilità di rinnovo automatico delle concessioni, fatta salva la loro proroga sino al 2015 e delegato il Governo a redigere la nuova disciplina sulle concessioni demaniali marittime, stabilendo i nuovi limiti di durata delle concessioni in maniera proporzionata all'interesse pubblico e all'entità degli investimenti, fissando i criteri per le assegnazioni delle gare che le regioni sono tenute a rispettare;
   l'articolo 34-duodecies del decreto-legge n. 79 del 2012, novellando l'articolo 1, comma 18, del decreto-legge n. 194 del 2009, ha disposto la proroga sino al 31 dicembre 2020 delle concessioni demaniali in essere alla data del 30 dicembre 2009 ed in scadenza entro il 31 dicembre 2015;
   la Corte di giustizia europea è stata chiamata a pronunciarsi sulla questione pregiudiziale relativa alla legge italiana sollevata dai Tar Sardegna e Lombardia, investiti a loro volta da alcuni gestori di attività in aree demaniali marittime, in Sardegna e in Lombardia (cosiddetta causa Promoimpresa), della decisione sui rilasci e rinnovi delle concessioni in base al decreto-legge n. 179/2012;
   i Tar hanno chiesto alla Corte di giustizia dell'Unione europea di verificare la compatibilità della norma ultima richiamata con il diritto comunitario, esprimendo dubbi sull'automatismo della proroga;
   l'Avvocato generale della Corte di giustizia dell'Unione europea Maciej Szpunar, nel febbraio 2016, si è espresso con un parere (non vincolante per la Corte dell'Unione europea) che ritiene fondati i dubbi espressi dai Tar, concludendo che «la direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato Ue, impedisce alla normativa nazionale di prorogare in modo automatico la data di scadenza delle concessioni per lo sfruttamento economico del demanio pubblico marittimo e lacustre»;
   se la pronuncia finale della Corte di giustizia europea dovesse confermare tali posizioni, molte imprese balneari italiane si troverebbero in una situazione di estrema difficoltà, avendo continuato ad investire sui propri stabilimenti, contando sulla stabilità offerta dalla proroga concessa con il decreto-legge n. 179 del 2012. Inoltre, è da considerarsi che gli stabilimenti balneari sono generalmente imprese economiche di tipo familiare, che rappresentano tuttavia realtà fondamentali del sistema turistico italiano. Il pieno riconoscimento dell'applicazione della «direttiva Bolkestein» a tale settore rischia di determinare un arretramento del sistema di offerta turistica Made in Italy, con l'apertura ad attori economici comunitari anche di natura multinazionale, snaturando un comparto economico che richiederebbe invece particolare attenzione alle specificità di ogni singolo Paese, oltre a determinare una situazione di estrema criticità per la prossima stagione estiva –:
   quali iniziative, anche di carattere normativo, intenda adottare il Governo per affrontare la vicenda illustrata in premessa, e tutelare il comparto economico turistico-balneare italiano. (4-12454)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Corte di giustizia CE

libera prestazione di servizi

procedura CE d'infrazione