Legislatura: 17Seduta di annuncio: 587 del 10/03/2016
Primo firmatario: D'AMBROSIO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/03/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/03/2016
D'AMBROSIO. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, «norme in materia ambientale», vieta tassativamente lo sversamento dei reflui di fogna, anche depurati, in corpi idrici che poi finiscono in falda;
26 comuni della provincia di Lecce, collegati ai depuratori consortili, sversano i reflui di fogna nel corso d'acqua denominato «Torrente Asso», il maggiore canale naturale della provincia di Lecce che nasce nell'agro di Collepasso e attraversa diversi centri abitati;
questo canale, così come viene chiamato localmente, è un sistema endoreico che alimenta le falde del sottosuolo carsico ed il suo recapito finale è in agro di Nardò nelle vore carsiche del Parlatano (Colucce), Manieri 1 e 2 e Olivari, dove il torrente termina il suo corso;
nel «piano regionale di tutela delle acque», lo scarico dei reflui nella «Vora del Parlatano», non viene considerato come «scarico in falda»;
dal documento di «caratterizzazione dei corpi idrici superficiali della regione Puglia» si evince anche come il torrente Asso assicuri il drenaggio delle acque meteoriche recapitandole in una naturale forma carsica epigea (vora);
il consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di ricerca delle acque, ipotizza che le acque meteoriche e i reflui fognari «inghiottiti» dalla Vora del Parlatano (Colucce), Manieri 1 e 2 e Olivari (recapiti finale del Torrente Asso) possano sfociare, dopo aver terminato il loro percorso sotterraneo, nel tratto di mare tra Porto Selvaggio e S. Isidoro, nei pressi dell'area marina protetta e comunque in uno dei luoghi più incontaminati del Salento;
l'ARPA (Agenzia regionale di protezione ambientale) interpellata per conoscere la qualità delle acque del Torrente Asso, con risposta a firma del direttore scientifico dottor Massimo Blonda, riporta che nell'ambito del «monitoraggio qualitativo e quantitativo dei corpi idrici superficiali della regione Puglia» commissionato dall'ente regione all'ARPA, «lo stato di qualità del Torrente Asso è risultato «cattivo» (quindi inquinato) per il periodo di riferimento 2010-2011» e la stessa classificazione è stata confermata anche per il periodo di monitoraggio aprile 2012-marzo 2013;
i livelli di inquinamento preoccupano le comunità locali e gli agricoltori che attingono le acque irrigue da pozzi realizzati nelle vicinanze dei recapiti finali delle acque inquinate –:
se siano stati avviati o si intendano avviare o sia stato richiesto di avviare, per quanto di propria competenza, così come previsto dagli articoli 305, 306, 308, 309 del decreto legislativo n. 152 del 2006, procedimenti inerenti alla problematica evidenziata. (4-12443)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):amministrazione regionale
inquinamento idrico
tasso di inquinamento