ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12406

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 585 del 08/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: PLACIDO ANTONIO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 08/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 08/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12406
presentato da
PLACIDO Antonio
testo di
Martedì 8 marzo 2016, seduta n. 585

   PLACIDO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   in data 29 gennaio 2016 si è tenuto un convegno dal titolo «Gender per chi suona la campanella» presso l'Auditorium Conservatorio di Potenza, con il patrocinio della Provincia di Potenza, alla quale hanno partecipato delegazioni di 11 istituti superiori della città capoluogo;
   allo stesso hanno partecipato il Garante per l'infanzia Vincenzo Giuliano, il dirigente dell'Ufficio di ambito territoriale di Potenza Usr Basilicata, Debora Infante, il presidente di «Giuristi per la vita», Gianfranco Amato;
   nell'articolo a firma di Lorenza Colicigno, apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno, nell'edizione cartacea del 31 gennaio 2016, nell'offrire un resoconto dei contenuti della giornata dal titolo «Gender per chi suona la campanella», innanzi richiamato, si è evidenziato come l'intervento del presidente «Giuristi per la vita» abbia delineato in maniera chiara e palese il carattere e gli effetti distorsivi nella formazione e nell'orientamento degli studenti, oltre che sull'aspetto psico-fisico, della — fantomatica «teoria gender»: «egli ha sostenuto la tesi della difesa, dagli effetti della teoria gender, della famiglia tradizionale e dei bambini, opponendosi duramente alle unioni civili, considerate un'equiparazione al matrimonio, e alle adozioni per le coppie gay, che aprirebbero la strada all'utero in affitto. La relazione è stata corredata da materiali multimediali che per i contenuti antigay, hanno certamente colpito i giovani presenti»;
   in verità, i contenuti dell'articolo testé richiamato, adf avviso dell'interrogante sono apparsi, con un univoco senso e con una uniforme interpretazione di quanto accaduto, anche sui quotidiani La Nuova del Sud (del giorno 31 gennaio 2016) nonché sul quotidiano online Basilicata24;
   in modo particolare, un comunicato stampa a firma del direttivo Arcigay Basilicata stigmatizza alcuni elementi che hanno caratterizzato l'evento pubblico più volte richiamato e nello specifico: «alla luce dei ripetuti interventi da parte di autorevoli organismi anche istituzionali, quali il Miur, l'ordine degli Psicologi ed il Ministro dell'Istruzione Giannini, che hanno sconfessato l'esistenza della cosiddetta “teoria del gender”, si chiede come mai invece in Lucania ci sia ancora spazio per chi genera becera disinformazione ed ingiustificato allarmismo sociale ? Un significativo esempio di questo decadente spaccato è il Convegno tenutosi il 29 gennaio a Potenza dal titolo “Gender per chi suona la campanella”, che ha coinvolto numerose scolaresche con l'obbiettivo di diffondere un'immagine devastata e devastante della realtà anziché promuovere i valori quali l'integrazione, il rispetto e la valorizzazione delle differenze»;
   nel medesimo comunicato stampa, viene evidenziato come non si intendesse quale potesse essere il messaggio valoriale che il Garante per l'infanzia, Giuliano, avesse inteso dare ai giovani lucani con una simile iniziativa, in un contesto nel quale si sono intesi veicolare messaggi distorti e diseducativi. «Com’è possibile che un organo istituzionale prenda parte ad un'iniziativa facente parte di campagne che il Ministero dell'Istruzione ha stigmatizzato e bollato come fuorvianti e lontane anni luce dal vero ? E mentre da una parte è doveroso segnare come errore blu quello del Garante del quale chiediamo le dimissioni vista la palese incapacità di adempiere al meglio alla sua mission istituzionale di valenza educativa e di tutela delle istanza del mondo giovanile, dall'altro Arcigay Basilicata ha visto totalmente disattese la comunanza di interessi ed i buoni propositi emersi nell'audizione dello scorso anno della Commissione regionale pari opportunità. Infatti la Commissione, nonostante la sensibilità e la voglia di fare da sempre dimostrata dalla Presidente Angela Blasi, è di fatto relegata nel più preoccupante ed inaccettabile immobilismo istituzionale sui temi LGBT, a causa dell'ostruzionismo di alcune commissarie che così (non-) facendo sviliscono il proprio ruolo istituzionale e non pongono in essere azioni proprie di chi è stato chiamato a comporre un organismo paritario che dovrebbe spendersi a tutela dei principi di uguaglianza, integrazione sociale e di non discriminazione.»;
   il contenuto dell'intervento del Presidente della associazione «Giuristi per la vita» è consultabile on line nel sito www.youtube.it;
   il comma 16 della legge 107 del 2015 di riforma su «La Buona Scuola» recita testualmente: «Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119»;
   i princìpi costituzionali recitano «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione, di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese» (articolo 3 della Costituzione) –:
   come il Ministro intenda intervenire, per quanto di competenza, per impedire che simili iniziative, a giudizio dell'interrogante assolutamente in contrasto con la legislazione e le stesse direttive ministeriali, possano ripetersi, rappresentando, le medesime, una indebita ingerenza nella realizzazione dei programmi educativi all'educazione all'affettività e di contrasto alle discriminazioni nelle scuole, oltre che una distorsione delle finalità istituzionali e normative;
   quali iniziative il Ministro intenda adottare, per quanto di competenza, per tutelare gli insegnanti e i dirigenti scolastici che non vorranno tener conto di questi interventi di natura propagandistica basati su discriminazione, pregiudizio ed omofobia ma soprattutto a tutela dei giovani studenti e del loro equilibrio psicofisico;
   se il Ministro non ritenga di adottare, in merito, specifiche iniziative anche di carattere ispettivo. (4-12406)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza sessuale

delitto contro la persona

eguaglianza uomo-donna