ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12365

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 583 del 04/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/04/2016

SOLLECITO IL 02/05/2016

SOLLECITO IL 01/06/2016

SOLLECITO IL 04/07/2016

SOLLECITO IL 01/08/2016

SOLLECITO IL 12/09/2016

SOLLECITO IL 10/10/2016

SOLLECITO IL 08/11/2016

SOLLECITO IL 14/12/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 01/02/2017

SOLLECITO IL 06/03/2017

SOLLECITO IL 03/04/2017

SOLLECITO IL 09/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12365
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Venerdì 4 marzo 2016, seduta n. 583

   REALACCI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   come si evince dagli organi di informazione c’è un estremo ritardo nell'implementazione del fondo nazionale per l'efficienza energetica;
   secondo il CESEF – Centro Studi sull'economia e il management dell'efficienza energetica – i fondi pari a 70 milioni di euro all'anno del fondo nazionale per l'efficienza energetica (ex decreto legislativo n. 102 del 2014) a sostegno del settore non vengono erogati per la mancata identificazione del soggetto gestore. Oggi sono diventati 210 milioni di euro;
   un grande Paese manifatturiero come l'Italia, ma deficitario per la propria bilancia energetica, ha tutto l'interesse, non solo dal punto di vista della sostenibilità, a percorrere la strada dell'efficienza e della sostenibilità;
   riqualificare dal punto di vista energetico il Paese non solo contribuisce a minori costi, ma permette di ridurre notevolmente il livello di emissioni in atmosfera: tema che è stato al centro dei negoziati della COP 21 di Parigi a dicembre 2015;
   dal materiale di documentazione messo a disposizione dei parlamentari, si ricava che il credito di imposta e l'ecobonus del 65 per cento sugli interventi di efficientamento energetico hanno generato oltre 28 miliardi di euro di investimenti, tra diretto e indotto, e 420 mila posti di lavoro, dando, non solo una forte boccata di ossigeno ad uno dei settori più colpiti dalla crisi ovvero quello dell'edilizia, ma qualificando interventi e operatori, elevando la qualità costruttiva e combattendo l'elusione fiscale;
   il sostegno all'efficienza energetica è perciò una priorità per l'Europa e, come si è detto, anche per l'Italia –:
   se i ministri interrogati siano a conoscenza della vicenda e se essa corrisponda al vero; se non intendano assumere iniziative, ricorrendo agli strumenti normativi più utili per la nomina del gestore del Fondo nazionale per l'efficienza energetica al fine di erogare quanto prima dette somme accantonate a favore della sostenibilità della green-economy.
   (4-12365)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rendimento energetico

inquinamento atmosferico

evasione fiscale