ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12357

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 582 del 03/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 03/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12357
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Giovedì 3 marzo 2016, seduta n. 582

   GRIMOLDI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   dalle dichiarazioni ufficiali riguardanti i rilievi sulla contabilità operati ex articolo 239 del Tuel e le contestuali dimissioni dell'organo revisore del comune di Paladina risultano delle evidenti problematiche finanziarie in capo all'ente comunale;
   nell'atto si legge come, nel corso delle verifiche, siano state riscontrate diverse anomalie contabili e gestionali tali da pregiudicare gli equilibri di bilancio sia per quanto concerne la gestione corrente che la gestione dei residui, con particolari rilievi in merito ai debiti fuori bilancio: innanzitutto, l'esame dello stato di avanzamento degli accertamenti e degli impegni riguardanti la competenza dell'esercizio 2015 e il relativo stato delle riscossioni e dei pagamenti al 31 dicembre 2015 ha evidenziato possibili squilibri sulla gestione complessiva dell'ente;
   in particolare, con l'esame del revisore, tra le altre irregolarità, sono state riscontrate: la mancanza dei registri relativi alla tenuta dell'annotazione delle fatture dei corrispettivi IVA, delle liquidazioni trimestrali e delle dichiarazioni annuali; l'omissione della dichiarazione irap 2013 (l'ultima che risulta presentata è del 2013, quindi relativa al 2012); una non corretta fatturazione a causa della mancata applicazione dell'imposta ad alcune fatture; altre irregolarità suscettibili di creare presupposti per debiti fuori bilancio, quali le fatture dei consumi energia elettrica di competenza 2014 che non trovano copertura in bilancio ma che risultano già pagate con addebito automatico;
   inoltre, risultano alcune determine di impegno che non sono state caricate in contabilità, tra le quali quella relativa al supporto per l'armonizzazione contabile, e altri impegni di spesa non risultano caricati in bilancio;
   sembrerebbe quindi che non siano state rispettate molte delle procedure contabili ed amministrative, anche a causa del mancato impiego di personale adeguatamente formato, con considerevole pregiudizio dell'amministrazione finanziaria comunale;
   non sarebbero state poi rispettate le fasi di spesa che prevedono il caricamento degli impegni come prima operazione da espletare, secondo quanto stabilito dall'articolo 182 del Tuel, ed emergono situazioni di mancato rispetto del principio di competenza, a causa, ad esempio, del pagamento di fatture relative all'esercizio 2013 pagate su impegni di competenza 2014, e mandati di pagamenti emessi a favore di un creditore diverso da quello per il quale è stato preso l'impegno di spesa;
   il revisore dei conti ha inoltre denunciato, a causa della impossibilità di accesso alla relativa documentazione, la mancata verifica della conformità delle spese riguardante il personale oltre al mancato rispetto delle nuove regole contabili che prevedono la competenza potenziata con l'iscrizione in bilancio delle solo entrate certe liquide ed esigibili: non sembra dunque essere stata adeguatamente rispettata la normativa sulle imputazione delle spese e manca l'adeguamento al più recente piano dei conti introdotto con l'armonizzazione contabile di cui al decreto legislativo 118 del 2011 entrato in vigore nel gennaio 2015;
   ad una simile certificata condizione finanziaria, si aggiungono le irregolarità riscontrate per la convocazione della seduta del consiglio comunale dello stesso ente, svoltasi il 30 luglio del 2015, in cui, attraverso 6 delibere, si è cercato di sanare la disastrosa condizione di bilancio;
   le sei delibere riguardano, infatti: il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e delle passività pregresse, la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e riequilibrio di bilancio per il corretto esercizio finanziario, le variazioni delle aliquote relative all'IMU e dell'addizione comunale IRPEF, le variazioni delle dotazioni di competenza del bilancio di previsione 2015;
   la seduta del consiglio comunale in questione, però, non sembrerebbe essere stata convocata secondo la normativa di legge, poiché i consiglieri di minoranza non hanno avuto la possibilità di accedere a tutta la documentazione necessaria, tra cui anche i rilievi sulla contabilità dell'organo revisore, per comprendere la situazione di grave irregolarità del bilancio, come sopra esposta;
   nonostante le reiterate richieste di integrazione documentale, soltanto dopo la presentazione di un esposto al prefetto di Bergamo (del 10 agosto 2015), il sindaco di Paladina ha messo a disposizione della minoranza gli atti e i documenti contenenti le chiarificazioni necessarie in merito alla necessità delle delibere approvate nella seduta del 30 luglio, tra cui anche la nota a firma del revisore dei conti di cui sopra;
   il sindaco, dal canto suo, anche attraverso la nota di risposta all'esposto presentato prefetto in agosto 2015, sostiene che tutta la documentazione fosse disponibile alla data del consiglio comunale del 30 luglio;
   altresì, in data 26 novembre 2015, il consiglio comunale ha deliberato di modificare nel merito il contenuto della delibera del 30 luglio relativa ai debiti fuori bilancio e alle passività pregresse inserendo il dettaglio delle passività pregresse interamente omesse nella prima versione della delibera, facendo emergere, di fatto, un ulteriore debito fuori bilancio;
   tutto ciò, contrariamente a quanto invece attestato nella determina del sindaco, risalente al 6 ottobre 2016, contenente parere di regolarità contabile con cui si riconoscevano delle passività pregresse non previste nel bilancio di competenza, definibili quindi come debito fuori bilancio, che non sono state quindi incluse né nella versione originale né in quella modificata della delibera del 29 luglio 2015;
   nella suddetta determina, infatti, il capitolo di imputazione delle passività pregresse è appunto quello costituito con la variazione di bilancio per il riconoscimento del debito fuori bilancio;
   in un simile contesto, sembrerebbero essersi profilate diverse violazioni di diritto: innanzitutto degli articoli 43, comma 2, e 153, comma 6, del Tuel, dell'articolo 20, comma 3 dello statuto comunale e dell'articolo 39, comma 3, del regolamento del consiglio comunale e dell'articolo 37 del regolamento di contabilità, impedendo, di fatto, ai consiglieri di minoranza, di esercitare senza impedimento la propria prerogativa di mandato –:
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare in relazione alla situazione descritta in premessa, anche al fine di evitare che si possano verificare nuovi casi in cui vi sia quella che all'interrogante appare una violazione evidente dei regolamenti e delle normative vigenti da parte delle amministrazioni degli enti locali. (4-12357)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disavanzo di bilancio

debito

amministrazione locale