Legislatura: 17Seduta di annuncio: 581 del 02/03/2016
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 02/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 02/03/2016 MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 02/03/2016 VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 02/03/2016 D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 02/03/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 02/03/2016
VARGIU, GALGANO, MATARRESE, VEZZALI e D'AGOSTINO. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
l'editorialista del Corriere della Sera e professore universitario, Angelo Panebianco è stato oggetto di due distinti episodi di violenza da parte di un gruppo di contestatori che ha cercato di impedirgli di svolgere la propria lezione, presso la facoltà di scienze politiche dell'università di Bologna;
il dissenso dei contestatori sarebbe stato generato proprio da un editoriale pubblicato dal Corriere della Sera, nel contesto del quale Panebianco aveva espresso le sue valutazioni sul ruolo dell'Italia nell'attuale crisi libica;
tali considerazioni sono state considerate espressione di cultura «guerrafondaia» e hanno scatenato la violenza dei dissenzienti;
la reazione più orgogliosa in difesa del professor Panebianco sembrerebbe essere stata quella dei suoi stessi studenti, che avrebbero isolato i violenti, allontanandoli dalle aule universitarie;
le manifestazioni violente del dissenso sono totalmente estranee alla cultura liberale, di cui Panebianco è sempre stato fiero e dialogante testimone, ma anche alle leggi dello Stato italiano che ha le proprie radici fondanti nella certezza della garanzia e della tutela della libertà di espressione;
la garanzia di libertà di espressione e la difesa del diritto di opinione, che vale per ciascun cittadino italiano, appare ancora più rilevante per chi esercita ruoli comunicativi e didattici, come il professor Panebianco;
la difesa dei valori fondanti di libertà e di tolleranza della diversità, propri della cultura liberale e della democrazia italiana, non può avvenire con deroghe e omissioni da parte delle Istituzioni che diventerebbero, inevitabilmente, vischiose complicità con i violenti;
per quanto consta all'interrogante, sembra che uno dei collettivi studenteschi responsabili della inaudita violenza contro il professor Panebianco occupi abusivamente da lungo tempo un locale di proprietà dell'Ateneo, senza che le autorità accademiche ne abbiano denunciato l'occupazione –:
quali iniziative di competenza intendano porre in essere per garantire la libertà di espressione e il diritto di opinione che, nel caso del professor Panebianco, sono stati violati per ben due volte consecutive, con grave lesione delle libertà individuali, ma più ancora, secondo gli interroganti, con un inquietante messaggio di inerzia da parte delle istituzioni, che non sono riuscite ancora a garantire un'adeguata tutela di Panebianco e la doverosa punizione dei violenti;
se risponda al vero la notizia secondo cui gli artefici della violenza godrebbero dell'uso abusivo di locali «occupati» dell'università di Bologna, senza che vi sia alcuna significativa reazione da parte delle autorità accademiche. (4-12331)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):liberta' d'opinione