ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12327

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 581 del 02/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12327
presentato da
DIENI Federica
testo di
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   DIENI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   Tiberio Bentivoglio, imprenditore di Reggio Calabria, è assurto a simbolo della lotta contro la ’ndrangheta, rappresentando un esempio per chi decide di ribellarsi contro i soprusi imposti date mafie;
   il calvario dell'imprenditore inizia da quando decide di non pagare il pizzo, denunciando i suoi estorsori: da quel momento inizia una serie di atti intimidatori che culminano in una serie di reati contro l'attività dell'imprenditore, nel frattempo posto sotto scorta;
   li ricostruisce il settimanale L'Espresso in un articolo di Giovanni Tizian del 29 febbraio 2016: «nel 1992 il primo messaggio mafioso: il furto nel negozio. Dopo sei anni, un altro furto e un primo attentato. Nei sette anni successivi un secondo attentato e un incendio. Nel 2008 il capannone viene dato alle fiamme. A febbraio 2011 gli sparano mentre sta andando in campagna, alle sei di mattina. L'altra notte l'ultimo avvertimento: il deposito distrutto dalle fiamme»;
   purtroppo, nonostante il coraggio dimostrato dall'imprenditore, la sua attività è stata posta a repentaglio anche dallo Stato che, attraverso Equitalia, ha sommato le proprie pretese a quelle delle banche e degli altri creditori, portando la Sanitaria di Bentivoglio sull'orlo del fallimento;
   tutto ciò si è sommato al drastico calo della clientela, intimorita dalle minacce che gravavano sull'esercizio;
   l'unico aspetto positivo è la concessione di un bene confiscato alla mafia ove trasferire la propria attività, posta sotto sigillo per il debito con Equitalia, derivante dal mancato pagamento dei contributi Inps per i suoi dipendenti, scelta che l'imprenditore ha fatto per non procedere a licenziamenti;
   nella vicenda di Bentivoglio colpisce soprattutto la colpevole assenza, se non addirittura l'ostilità delle istituzioni, le mancanze della magistratura, la scarsa sensibilità da parte dell'ente di riscossione;
   si riscontra anche la scarsa efficacia, sia dal punto di vista temporale che da quello economico, della legge 23 febbraio 1999, n. 44, nata con l'intento di proteggere le vittime delle richieste estorsive e dell'usura, che prevede tra l'altro l'istituzione di un fondo per i risarcimenti, ma che ad oggi si è dimostrata per il signor Bentivoglio praticamente inutile;
   Bentivoglio ha inoltre beneficiato di una scorta concessa dal Ministero dell'interno, ma essa non può tutelarlo dai danni arrecati dalla ’ndrangheta al suo patrimonio;
   il 28 febbraio 2016, come già accennato, un incendio doloso ha distrutto il deposito della sua sanitaria Sant'Elia, un negozio per la vendita di articoli per la prima infanzia;
   poco prima della mezzanotte i due locali adibiti a deposito sono stati cosparsi di liquido infiammabile e incendiati: a riprova della natura dolosa dell'evento è il fatto, che dopo che le fiamme sono state domate, il sopralluogo degli agenti della polizia scientifica che ha individuato i resti di una tanica di benzina;
   è tempo, a parere dell'interrogante, di fornire a Tiberio Bentivoglio di un supporto effettivo da parte delle istituzioni –:
   quali urgenti misure di competenza si intendano assumere per garantire la sicurezza dell'imprenditore Tiberio Bentivoglio e delle sue attività e quali iniziative, anche normative, intendano adottare al fine di consentire una migliore tutela per i cittadini che si ribellano alle estorsioni di carattere mafioso, denunciandole allo Stato. (4-12327)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

incendio

imprenditore