ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12273

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 578 del 26/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: VILLAROSA ALESSIO MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 29/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12273
presentato da
VILLAROSA Alessio Mattia
testo di
Venerdì 26 febbraio 2016, seduta n. 578

   VILLAROSA, D'UVA, GRILLO, DI VITA, LOREFICE, SILVIA GIORDANO e MANTERO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   con deliberazione della giunta regionale n. 362 del 17 dicembre 2014 veniva approvato il «Piano di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera della Regione Siciliana»;
   in data 23 gennaio 2015 sul supplemento ordinario della G.U.R.S. n. 4/2015 è stato pubblicato il decreto dell'assessorato regionale della salute «Riqualificazione e Rifunzionalizzazione della rete ospedaliera e territoriale della Regione Siciliana» che prevedeva per il presidio «Cutroni Zodda» di Barcellona un'unità semplice dipartimentale di cardiologia con 6 posti letto, un'unità semplice di chirurgia con 8 posti letto, un'unità complessa di psichiatria con 10 posti letto;
   con il decreto dell'assessorato alla salute n.199 del 14 maggio 2015 venivano approvati i «Primi criteri applicativi della rimodulazione della rete ospedaliera»;
   un articolo del 21 luglio 2015, sul giornale online Oggi Milazzo il sindaco di Milazzo affermava: «L'obiettivo è quello di rilanciare gli ospedali riuniti di Barcellona e Milazzo con una vera sinergia che non penalizzi nessuna delle due strutture, ma che anzi le porti a crescere insieme nella capacità di dare risposte all'utenza del territorio. È stato ribadito che l'area medica sarà concentrata a Barcellona, mentre nella nostra struttura ci sarà l'area chirurgica. Questa sinergia determinerà anche una riorganizzazione dei reparti che sarà affrontata successivamente in tutti i casi abbiamo ribadito che quando si parla di salute è necessario fare riferimento innanzitutto a standard di sicurezza e qualità di elevato spessore, e non è quindi possibile immaginare, tra città limitrofe, due ospedali con le stesse identiche caratteristiche, che vuol dire doppioni di reparti, di personale e di prestazioni. Oggi, alla luce anche delle direttive del Ministero della Sanità occorre rilanciare entrambi i nosocomi e ritengo che il progetto "ospedali riuniti" sia determinante per aumentare l'efficienza complessiva dei presidi, con una distribuzione migliore del personale, un ottimizzazione delle risorse economiche ed un'offerta specialistica di elevato valore qualitativo. È evidente che nella programmazione occorrerà tener conto della specificità del territorio, e nel nostro caso della radicata esistenza di un polo industriale»;
   a seguito dell'incontro con i sindaci dei distretto sociosanitario D28 del 25 novembre 2015, veniva illustrato al Ministero, rappresentato dal Capo di Gabinetto del Ministro della salute, Giuseppe Chinè, il piano «ospedali Riuniti Barcellona-Milazzo-Lipari» in cui veniva prevista un'area medica per il presidio di Barcellona P.G. ed un'area chirurgica per quello di Milazzo;
   in un articolo apparso sul giornale online «24 Live» il sindaco di Barcellona P.G. afferma: «L'incontro ed il protocollo siglato a Palermo – afferma Materia – ha raggiunto l'obiettivo di sancire dopo 10 anni la costituzione degli ospedali riuniti. In quella sede è stato stabilito che dopo la pubblicazione degli atti aziendale sulla Gazzetta Ufficiale regionale, ci sarebbe stato un incontro tra i due sindaci di Barcellona e Milazzo ed il direttore dell'Asp Gaetano Sirna, per stilare il cronoprogramma dei trasferimenti tra i due presidi. Si è detto inoltre che sarebbe state apportate le necessarie modifiche all'interno degli ospedali riuniti per garantire la caratterizzazione di polo medico a Barcellona e di polo chirurgico a Milazzo. Se questo passaggio non dovesse trovare un riscontro nei fatti, solo in quel momento saremo pronti a fare le barricate ed a chiedere il rispetto di un protocollo siglato davanti all'assessore regionale»;
   con un articolo del 9 febbraio 2016 dal titolo «Chirurgia e Urologia addio, al Cutroni Riabilitazione» si legge che verranno trasferiti dal presidio «Cutroni Zodda» di Barcellona al presidio «Fogliani» di Milazzo i reparti di chirurgia ed urologia per, al posto di essi, la creazione di unità operative di riabilitazione;
   con un articolo del 12 febbraio 2016 dal titolo «Mancano gli autisti massiccio ricorso ad ambulanze private», si legge che «a causa dei continui trasferimenti di pazienti da una struttura all'altra, si registrano un costante e oneroso ricorso alle ambulanze private al posto di quelle di proprietà dell'Asp che spesso restano inutilizzate per carenza di autisti», l'articolo continua sostenendo che «una delle cause principali che costringe a ricorrere alle ambulanze private, sarebbe l'eccessiva frequenza dei trasferimenti di pazienti da un ospedale all'altro sia per carenza di posti letto sia per mancanza di strutture»;
   in un articolo del 21 febbraio 2016 dal titolo «A Marzo trasferimenti dei reparti» si può leggere che «Tuttavia l'ospedale di Milazzo, che dovrebbe diventare Polo Chirurgico, non perderà la Medicina. Infatti per non creare malcontenti nel presidio mamertino sarà creata una unità operativa semplice con sei posti letto per le urgenze. Diverso invece appare il destino che toccherà all'ospedale "Cutroni Zodda", che a marzo subirà un trattamento che di certo non compenserà le perdite. Intanto non si fa nessun accenno all'accorpamento, con il trasferimento a Barcellona, di Pneumologia e Nefrologia che restano ancorate a Milazzo. Altro destino avranno poi le unità operative di Chirurgia ed Urologia che da Barcellona saranno trasferite a Milazzo. La compensazione prevista a "parole" prevede che a Barcellona al posto della Chirurgia vi sia un ambulatorio aperto dalle 8 alle 20, dal lunedì al sabato, con un solo medico per consulenze interne e di pronto soccorso, senza alcuna possibilità di ricovero o di intervento. Nei giorni festivi e nelle ore notturna ovviamente non sarà presente alcuna figura chirurgica in quanto non è prevista nessuna forma di reperibilità. Se ciò rispondesse al vero, quanto si prospetta aprirà la strada alla soppressione del Pronto Soccorso»;
   a parere dell'interrogante non è concepibile la chiusura o un ulteriore sottodimensionamento del presidio di Barcellona in quanto il solo presidio di Milazzo non può contenere il maggiore afflusso di pazienti per un comprensorio da 150.000 abitanti. Prova ne sono le numerose proteste dei pazienti in attesa al pronto soccorso del presidio milazzese –:
   se nei piani, di cui il Ministro sia a conoscenza, vi sia la reale soppressione dell'unità di pronto soccorso nel presidio ospedaliero di Barcellona pozzo di Gotto;
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa e quali iniziative intenda assumere, nei limiti delle proprie competenze, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della regione, al fine di verificare se il progetto della regione siciliana «Ospedali riuniti Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto e Lipari» sia compatibile con quanto definito in sede di attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario e possa garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza. (4-12273)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese sanitarie

pronto soccorso

risorsa economica