ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 577 del 25/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 25/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 25/02/2016
DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 25/02/2016
VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 25/02/2016
PIEPOLI GAETANO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 25/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/02/2016
Stato iter:
06/07/2016
Fasi iter:

RITIRATO IL 06/07/2016

CONCLUSO IL 06/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12264
presentato da
MATARRESE Salvatore
testo di
Giovedì 25 febbraio 2016, seduta n. 577

   MATARRESE, D'AGOSTINO, DAMBRUOSO, VARGIU e PIEPOLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'11 febbraio 2016 è stato presentato l'aggiornamento 2015 del contratto di programma 2012-2016 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e rete ferroviaria italiana;
   nel corso della presentazione è stata delineata la strategia di investimenti sulla rete ferroviaria italiana che dovrebbe non solo soddisfare le esigenze degli utenti in termini di miglioramento dell'efficienza e della qualità dei trasporti ma anche raggiungere obiettivi relativi ad una serie di macro aree ben definite quali il trasporto pubblico locale, lo sviluppo dei corridoi TEN-T, il trasporto viaggiatori e merci, i collegamenti con gli aeroporti e i porti, lo sviluppo delle nuove tecnologie l'incremento della sicurezza;
   secondo quanto si evince dai documenti pubblicati da Rete ferroviaria, italiana gli obiettivi dell'aggiornamento 2015 al contratto di programma 2012-2016 saranno raggiunti tramite l'investimento di circa 9 miliardi di euro;
   per il trasporto pubblico locale sono previsti investimenti in ambito regionale per oltre 3,5 miliardi di euro con interventi per migliorare gli standard di sicurezza e la regolarità, con upgrad tecnologici, con un miglioramento della qualità offerta e con lo sviluppo di nuovi modelli di integrazione modale nel trasporto regionale e metropolitano;
   per quanto riguarda lo sviluppo dei corridoi europei TEN-T che attraversano l'Italia (Scandinavo-Mediterraneo, Baltico-Adriatico, Reno-Alpi e Mediterraneo) sono previsti investimenti pari a circa 5,4 miliardi di euro. Per questo capitolo gli interventi pianificati prevedono il potenziamento dei collegamenti ferroviari (nuove infrastrutture e tecnologie di ultima generazione), l'adeguamento della prestazione delle linee per sviluppare il traffico merci (peso assiale, sagome, lunghezza modulo), l'efficientamento dei collegamenti con i porti e il potenziamento dei collegamenti con gli aeroporti;
   in particolare, per quanto riguarda il trasporto pubblico locale sono previsti interventi di ammodernamento infrastrutturale e tecnologico delle linee ferroviarie regionali, di raddoppio delle linee a semplice binario e di velocizzazioni di linee convenzionali delle direttrici verticali di collegamento con il Sud Italia, interventi per migliorare l'accessibilità, il comfort e il sistema di informazione al pubblico nelle stazioni ferroviarie e lo sviluppo di elementi relativi alla mobilità sostenibile;
   per quanto riguarda, invece, lo sviluppo dei corridoi TEN-T, sono previste nuove risorse per circa 5,2 miliardi di euro di cui oltre 4,4 per completare gli interventi in corso per avviare i nuovi lotti costruttivi delle grandi opere sulle linee ferroviarie inserite nei corridoi che attraversano l'Italia. In particolare, le risorse saranno destinate alle nuove infrastrutture ferroviarie previste fra Brescia e Padova, asse orizzontale del sistema AV/AC italiano, al terzo valico e alla galleria di base del Brennero;
   dal documento pubblicato da Rete ferroviaria italiana, si evince che saranno potenziate le linee convenzionali che rientrano nei corridoi europei TEN-T ovvero Venezia-Trieste, asse orizzontale Torino-Padova, Bologna-Padova, Direttissima Firenze-Roma e Napoli-Salerno- Battipaglia-Reggio Calabria;
   le strategie delineate prevedono finanziamenti per circa 500 milioni di euro per i collegamenti con gli aeroporti Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Venezia Marco Polo, Bergamo Orio al Serio, Genova e Catania Fontanarossa nonché il miglioramento della connessione con i principali porti italiani, i poli retroportuali e logistici e i raccordi ferroviari dei più importanti stabilimenti produttivi;
   per quanto riguarda lo sviluppo dell'area «tecnologie e sicurezza», l'aggiornamento 2015 del contratto di programma 2012-2016 prevede fondi per 1,7 miliardi di euro di cui 1,2 per la messa in sicurezza delle infrastrutture allo scopo di prevenire danni causati da fenomeni di dissesto idrogeologico e rischio sismico, per la soppressione dei passaggi a livello e per l'accessibilità alle stazioni nonché circa 500 milioni per l'upgrading tecnologico;
   da quanto si evince dagli organi di informazione e dall'elaborazione dei dati forniti da Rete ferroviaria italiana contenuta in un rapporto redatto dal quotidiano Il Mattino, però, sembrerebbe e gli interventi programmati per il Sud Italia siano minimi ed in particolare Il Mattino li definisce «meno di un decimo di quelli previsti nel resto della penisola» e in particolare evidenzia che sul totale dei fondi previsti solo 474 milioni di euro sarebbero destinati allo sviluppo di opere nel Sud Italia;
   secondo gli organi di stampa, le grandi opere assorbirebbero 4.469 milioni di euro suddivisi su quattro interventi tutti previsti nel Nord Italia: 1.500 milioni per l'alta velocità Brescia-Verona, 1.500 milioni per la tratta Verona-Vicenza, 869 milioni per il valico del Brennero e 600 milioni per quello dei Giovi;
   secondo il rapporto del Mattino, gli investimenti per migliorare l'accesso dei treni nelle aree metropolitane, con l'obiettivo di consentire l'ingresso e la partenza di un convoglio ogni tre minuti, senza più colli di bottiglia e sovrapposizioni tra linee ad alta velocità e linee pendolari, riguarderebbero solo «Roma (172 milioni), Firenze (70 milioni), Milano (45 milioni), Torino (30 milioni) e Bologna (30 milioni)» ovvero tutte le città metropolitane del Centro Nord escluse Genova e la lagunare Venezia. Nulla sarebbe invece programmato nelle sei città metropolitane del Mezzogiorno: Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina e Catania;
   la disparità negli investimenti sarebbe evidente anche per i collegamenti ferroviari diretti con gli aeroporti e dal rapporto si evince che gli aeroporti interessati sarebbero solo Genova, Milano Malpensa, Bergamo, Venezia, Roma Fiumicino e Catania Fontanarossa;
   per quanto riguarda il trasporto regionale, il documento evidenzia «solo 100 milioni per interventi in Calabria, 100 milioni per la Sardegna e 96 milioni da ripartire tra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia per un totale di 296 milioni», ma li paragona ai 415 milioni di euro investiti «solo» per la Pistoia-Lucca;
   per quanto riguarda la sicurezza, invece, sull'investimento totale di 1200 milioni di euro, «solo» alcuni interventi (260 milioni per fattori idrogeologici e 80 per rispettare norme antisismiche) sarebbero destinati alla messa in sicurezza delle linee ferroviarie del Mezzogiorno e della Liguria. Interventi, questi, che però non migliorano la qualità del servizio benché siano assolutamente necessari;
   per ciò che concerne la linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria è in programma un adeguamento della velocità a 200 chilometri orari, ma nell'aggiornamento del contratto di programma sarebbero previste solo alcune decine di milioni di euro per un adeguamento tecnologico tra Napoli e Battipaglia;
   allo scopo di intercettare il traffico merci del Mediterraneo (aumentati dopo il raddoppio del Canale di Suez) la strategia delineata da rete ferroviaria italiana sarebbe quella di integrare il sistema portuale con la rete ferroviaria favorendo in enti prioritari che riguardano i porti di Trieste nell'Adriatico e di Genova nel mar Ligure, cui si aggiunge «l'eliminazione di interferenze» con le linee ferroviarie che arrivano allo scalo portuale di Ravenna. Di contro, il documento elaborato dal Mattino evidenzia che non sarebbero previsti interventi per Gioia Tauro, per Napoli e per Taranto ovvero proprio per i porti meglio posizionati sulla linea Gibilterra-Suez;
   il 14 aprile 2015, il 29 settembre 2015 ed il 26 gennaio 2016 sono state discusse ed approvate tre distinte mozioni del gruppo parlamentare di Scelta Civica riguarda ti lo stato di crisi del Mezzogiorno d'Italia e sulle possibili soluzioni e la Camera dei deputati, nel prendere atto dell'importanza delle infrastrutture del Sud come elemento strategico per lo sviluppo dell'economia italiana, ha inteso indirizzare le politiche dell'Esecutivo verso l'adozione di misure volte al miglioramento delle infrastrutture stesse e alla graduale riduzione del divario esistente tra le regioni del Sud e quelle del Nord;
   secondo i documenti pubblicati da Rete ferroviaria italiana, la prossima legge di stabilità dovrà prevedere investimenti per ulteriori 8,2 miliardi di euro che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana dovrebbero destinare a specifiche opere nell'elaborazione dell'aggiornamento 2016 del contratto di Programma 2012-2016 parte investimenti –:
   quali siano le linee politiche che il Governo intende adottare al fine del concreto sviluppo delle infrastrutture del Sud Italia e, con particolare, riferimento al citato ed ulteriore investimento di 8,2 miliardi di euro, quali siano le opere che intenda finanziare e porre in essere nel Mezzogiorno. (4-12264)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete ferroviaria

linea di trasporto

trasporto merci