ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12243

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 577 del 25/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 25/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12243
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Giovedì 25 febbraio 2016, seduta n. 577

   NASTRI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il quarto rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura sul sistema agroalimentare, presentato la scorsa settimana, ha rilevato un volume d'affari pari a 16 miliardi di euro proveniente dalle attività illecite;
   il documento evidenzia come i reati accertati si configurano in quelli tradizionali intesi quali: furti di attrezzature, abigeato, macellazioni clandestine, danneggiamento delle colture fino a riciclaggio, contraffazione, impiego di denaro, infiltrazioni nelle attività di intermediazione e trasporto;
   le conseguenze di tali condotte illecite determinano la lievitazione dei prezzi dal campo allo scaffale, fino a 4 volte in più per la frutta e la verdura, ma soprattutto la penalizzazione dell'imprenditoria agricola onesta e rischi per il mancato rispetto dei requisiti di sicurezza e la qualità dei prodotti;
   il suesposto rapporto rileva fra l'altro che, con i classici strumenti dell'estorsione e dell'intimidazione, la criminalità organizzata, impone la vendita di determinate marche e specifici prodotti agli esercizi commerciali, che a volte, approfittando della crisi economica, arriva a rilevare direttamente;
   gli effetti altamente negativi e fraudolenti di quanto suesposto, determinano, non soltanto, l'appropriazione di vasti comparti dell'agroalimentare e dei guadagni che ne derivano in maniera illecita, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale, con gravissime conseguenze sull'imprenditoria sana, ma compromettono in modo allarmante la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l'effetto indiretto di minare profondamente l'immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio made in Italy;
   ulteriori profili di criticità negativi che destano, a giudizio dell'interrogante, preoccupazione sul negativo andamento del fenomeno, si rinvengono anche dall'elevato numero di terreni (circa 26.200) riconducibili a soggetti condannati in via definitiva per reati come l'associazione a delinquere di stampo mafioso e la contraffazione: i tempi legati al processo di sequestro, confisca e destinazione dei beni di provenienza mafiosa si presentano tra l'altro lunghi e confusi ed inoltre, risultano numerosi, i casi in cui i controlli rilevati per alcuni beni, anche confiscati definitivamente, di fatto, sono ancora nella disponibilità dei soggetti mafiosi;
   in ambito giudiziario, a giudizio dell'interrogante, gli strumenti normativi e d'intervento disponibili, in considerazione dei livelli estremamente allarmanti del fenomeno legato all'agromafie, risultano deboli e obsoleti, nonostante le recenti misure introdotte per il funzionamento dell'Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e le procedure mediante le quali utilizzare questi beni;
   il fenomeno criminale, come evidenzia il rapporto elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura sul sistema agroalimentare, che l'interrogante condivide pienamente, ha risvolti economici estremamente rilevanti e forti ripercussioni sul mercato «regolare», che si proiettano negativamente sui dati complessivi dell'agricoltura italiana;
   gli effetti sfavorevoli, peraltro noti da tempo, di natura socioeconomica ed occupazionale, si ripercuotono infatti sul sistema industriale agroalimentare, cagionando danni e pericoli per il consumatore, oltre alla perdita d'immagine e di credibilità per l'intero comparto agroalimentare italiano;
   l'innalzamento delle barriere protettive e delle misure di contrasto e sanzionatorie anche di tipo penale, a giudizio dell'interrogante, risulta pertanto urgente e necessario, al fine di fronteggiare il fenomeno della contraffazione dei prodotti agroalimentari; le organizzazioni criminali operano in maniera estremamente capillare sul territorio nazionale, come si evince dal documento in precedenza richiamato, anche a causa di un apparato debole e composto da regole frammentarie –:
   quali orientamenti i Ministri interrogati intendano esprimere, nell'ambito delle rispettive competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;
   quali iniziative urgenti e necessarie il Governo intenda porre in essere, al fine di riformare in materia dei reati agroalimentari e le disposizioni di vigilanza, controllo e repressione delle frodi in materia, considerate le notevoli difficoltà che la magistratura e le forze dell'ordine hanno riscontrato nel corso degli ultimi anni per garantire un'applicazione efficace delle norme attualmente in vigore;
   quali iniziative in sede comunitaria, i Ministri interrogati, per quanto di competenza, intendano intraprendere, al fine di migliorare il quadro regolatorio internazionale sull'obbligo di etichettatura dei prodotti alimentari, che, nonostante il sistema dei controlli del nostro Paese sia all'avanguardia, risulta ancora confuso e rallentato da resistenze di altri Governi, in particolare del nord-Europa. (4-12243)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

marcatura

contraffazione