ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12234

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 576 del 24/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: NUTI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 24/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/04/2016

SOLLECITO IL 30/05/2016

SOLLECITO IL 28/07/2016

SOLLECITO IL 16/09/2016

SOLLECITO IL 10/11/2016

SOLLECITO IL 14/02/2017

SOLLECITO IL 07/04/2017

SOLLECITO IL 27/07/2017

SOLLECITO IL 09/11/2017

SOLLECITO IL 06/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12234
presentato da
NUTI Riccardo
testo di
Mercoledì 24 febbraio 2016, seduta n. 576

   NUTI e NESCI. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   come riportato da Il Quotidiano del Sud del 18 febbraio 2016 e ripreso dalla testata online « il vibonese.it» del medesimo giorno, gli ex presidenti della provincia di Vibo Valentia, Gaetano Ottavio Bruni e Francesco De Nisi, entrambi eletti come capilista del partito democratico e già indagati a vario titolo, assieme a 5 funzionari dell'amministrazione provinciale di Vibo Valentia, «con il loro agire avrebbero provocato un danno erariale all'ente che amministravano per un totale di 7,5 milioni di euro, in relazione alla Tangenziale Est di Vibo Valentia»;
   quanto sopra descritto risulta essere solo l'ultimo, in ordine temporale, di una serie di gravi fatti di mala gestione delle cosa pubblica che hanno colpito l'amministrazione provinciale di Vibo Valentia;
   nel maggio 2014, infatti, i mezzi di informazione riportarono la notizia di una truffa di oltre 8 milioni di euro ai danni dello Stato, in particolare dell'INPS, in cui erano coinvolti, tra gli altri, anche funzionari e dirigenti della provincia di Vibo Valentia e i già citati ex presidenti della provincia Ottavio Bruni e Francesco De Nisi;
   nel febbraio 2013 i Militari del nucleo di polizia tributaria di Vibo Valentia e i colleghi della Valutaria di Reggio Calabria hanno notificato cinque avvisi di garanzia ad altrettanti tra dirigenti, dipendenti e all'ex consiglieri provinciale eletto nella lista del PD, Giuseppe Grillone, per i reati di falso ideologico e di concorso in abuso d'ufficio continuato, in quanto l'amministrazione avrebbe elargito con atti falsi alcune decine di migliaia di euro ad una società della famiglia del consigliere Grillone;
   nel novembre 2012 l'ex Presidente della provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, alcuni consiglieri del consiglio provinciale e due funzionari dell'amministrazione provinciale, sono stati indagati a vario titolo in relazione ad una elargizione di circa 100 mila euro, non dovuti, a tutti i gruppi consiliari;
   nel novembre del 2012, una funzionaria della provincia di Vibo Valentia assieme ad alcuni suoi parenti, ad una dirigente e a l'ex segretario generale dell'ente sono stati accusati a vario titolo per un ammanco di oltre 1,2 milioni di euro dalle casse provinciali ed hanno chiesto il rito abbreviato nel maggio del 2013;
   già nell'ottobre 2013 la provincia di Vibo Valentia, allora guidata da un commissario straordinario, aveva dichiarato il proprio dissesto finanziario vista l'esposizione debitoria che ammontava ad oltre 20 milioni di euro, e ancora oggi la situazione finanziaria dell'ente è a dir poco disastrosa;
   questa situazione è resa ancor più grave perché collocata in un contesto di forte condizionamento della criminalità organizzata di tipo mafiosa storicamente radicata nel territorio e in grado di indirizzare la macchina amministrativa locale, come testimoniano i numerosi scioglimenti per infiltrazioni mafiose avvenuti negli ultimi anni;
   tra l'altro, con riferimento ai soggetti sopra menzionati, l'ex presidente della provincia Gaetano Ottavio Bruni, nominato sottosegretario alla presidenza della giunta regionale calabrese nel marzo 2008, si dimise pochi mesi dopo, nel luglio successivo, quando gli organi di informazione divulgarono la notizia che sua figlia, Francesca Bruni, era stata scoperta assieme al latitante di ‘ndrangheta Francesco Fortuna durante un blitz della forze di polizia, con il quale intratteneva una relazione sentimentale;
   a prescindere dagli esiti delle indagini e dei processi giudiziari, alcuni dei quali ancora in corso, i fatti sopra descritti a solo titolo esemplificativo, mostrano come molti funzionari dell'amministrazione provinciale di Vibo Valentia, oltre ai rappresentanti eletti negli organi di governo della provincia stessa, abbiano agito a giudizio dell'interrogante, in maniera criminosa, depauperando le risorse pubbliche in favore di interessi privati e illeciti;
   secondo gli interroganti una gestione più accurata e attente delle finanze pubbliche avrebbe potuto evitare il dissesto finanziario e le disastrose conseguenze economiche e sociali che si sono abbattute sulla comunità vibonese –:
   se il Governo intenda porre in essere, a fronte della situazione descritta in premessa, ogni iniziativa di competenza, anche alla luce della disciplina di cui all'articolo 60, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, al fine di assicurare il buon andamento dell'azione amministrativa;
   quali iniziative intendano assumere o abbiano assunto i Ministri interrogati, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di svolgere una più incisiva funzione di controllo e garanzia del funzionamento della provincia di Vibo Valentia. (4-12234)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

mafia

conseguenza economica