ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12211

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 575 del 23/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: OTTOBRE MAURO
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 23/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 23/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12211
presentato da
OTTOBRE Mauro
testo di
Martedì 23 febbraio 2016, seduta n. 575

   OTTOBRE. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   è di oggi, la notizia apparsa su molti giornali, che undici cittadini del Gambia, tutti richiedenti asilo, sono stati arrestati dalla polizia di Trento perché ritenuti responsabili di traffico di sostanze stupefacenti e riciclaggio di denaro;
   l'operazione, condotta dalla polizia, ha portato alla luce un vasto traffico di droga e riciclaggio di denaro tra Rovereto e Trento, gestito da un'organizzazione criminale, i cui appartenenti erano giunti in Italia come richiedenti asilo per motivi politici-umanitari o di protezione sussidiaria;
   sono diciannove i richiedenti asilo accolti in Trentino che sono stati coinvolti dall'indagine della polizia contro lo spaccio di droga; si tratta di persone giunte in Trentino come richiedenti asilo e ospitati tra il centro di Marco ed altre strutture della città della quercia e del capoluogo; lo stupefacente smerciato era prevalentemente eroina ed era spacciato anche nei pressi di istituti scolastici; le dosi venivano preparate anche all'interno degli stessi centri di accoglienza;
   le indagini sono state avviate nella seconda metà del 2015 dopo una morte dovuta all'assunzione di stupefacenti e diversi casi di overdose a Rovereto e Trento, la polizia ha così scoperto che lo stupefacente, proveniente da Napoli e Roma, veniva importato da un'organizzazione di cittadini del Gambia ed è emerso che il denaro ricavato dallo spaccio veniva, settimanalmente, inviato in Gambia tramite connazionali che fungevano da corrieri residenti a Milano;
   la rete dell'accoglienza in Italia è gestita dal Ministero dell'interno e si articola in: 14 centri di accoglienza (Cpsa, Cda, Cara), 5 centri di identificazione ed espulsione (Cie), 1.861 strutture temporanee, 430 progetti del sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar); quest'ultimo, istituito dal dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Viminale, è affidato all'Anci (l'associazione dei comuni italiani);
   i centri di accoglienza (Cda) garantiscono la prima accoglienza allo straniero rintracciato sul territorio nazionale per il tempo necessario alla sua identificazione; lo straniero che richiede la protezione internazionale viene inviato nei centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara); gli stranieri giunti in modo irregolare in Italia, che non fanno richiesta di protezione internazionale, sono trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione (Cie) e, a differenza degli altri centri, qui sono reclusi e non possono liberamente uscire;
   lo Sprar dispone di una rete di centri di «seconda accoglienza»: in principio questo non sarebbe finalizzato (come i Cda o i Cara) a un'assistenza immediata di chi arriva in Italia, ma all'integrazione di soggetti già titolari di una forma di protezione internazionale, oggi, però, anche lo Sprar fa la prima accoglienza: dopo l'emergenza Nord Africa e l'aumento dei flussi migratori infatti il Ministero dell'interno ha cominciato a disporre di trasferire i richiedenti asilo appena arrivati direttamente nello Sprar, senza passare per i Cara che erano sovraffollati;
   a settembre 2015, il sistema d'accoglienza ospitava 93.608 profughi, tra centri governativi e strutture temporanee regionali;
   secondo la guida pratica a cura del sistema Sprar, le commissioni territoriali, che sono dieci, oltre alla Commissione nazionale per il riconoscimento della protezione internazionale, devono svolgere l'audizione per il riconoscimento dell'asilo entro 30 giorni dalla presentazione della domanda e decidere nei successivi tre giorni; tuttavia, stando alla stima della banca dati Sprar, il periodo di attesa mediamente si aggira intorno ai 12 mesi;
   il diritto internazionale impone a ciascun Paese l'accoglienza dei richiedenti asilo fino all'accertamento – o al diniego – dello status di rifugiato, nel caso del nostro Paese, la lunghezza dei tempi di valutazione delle richieste è uno dei punti critici, con effetti diretti sui tempi di permanenza nei centri di accoglienza, anche per chi non avrebbe diritto alla protezione;
   dal 2000 al 2011, le denunce nei confronti di stranieri sono aumentate di ben il 339,7 per cento, passando da 64.479 a 283.508, mentre il corrispondente aumento dei detenuti si riduce al 55,1 per cento (da 15.582 a 24.174); «Riconsiderando l'aumento degli ingressi in carcere degli stranieri – si legge sul rapporto Caritas e Migrantes – questi dipendono per lo più dalla loro permanenza in Italia senza permesso di soggiorno e dalla non ottemperanza al decreto di espulsione da parte dei giudici, punita con una pena detentiva da uno a 5 anni»;
   quanto sopra evidenziato fa emergere una situazione sempre più pericolosa non solo da un punto di vista di sicurezza quotidiana dovuta a furti, spaccio e altro, ma anche alla sempre più crescente possibilità che elementi terroristici possano, in questa fertile situazione, far crescere l'ideologia terroristica del Daesh –:
   quali iniziative il Ministro interrogato abbia posto in essere, anche alla luce dei recenti richiami informali internazionali, per diminuire i tempi di identificazione dei soggetti richiedenti asilo arrivati nel nostro Paese e per monitorare il flusso e la distribuzione degli stessi a tutela della sicurezza pubblica;
   quali iniziative siano state programmate, in accordo con l'Anci, con le regioni e le province, in modo da poter meglio distribuire la rete di accoglienza e se non sia stata valutata la possibilità di aumentare il numero delle commissioni territoriali in modo da diminuire i tempi per il riconoscimento del diritto d'asilo dei richiedenti. (4-12211)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

riciclaggio di denaro

traffico di stupefacenti