ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12196

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 575 del 23/02/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/06843
Firmatari
Primo firmatario: CIMBRO ELEONORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2016
BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2016
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2016
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2016
FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2016
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2016
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2016
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 23/02/2016
GULLO MARIA TINDARA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 23/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 23/02/2016
Stato iter:
29/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2016
GIANNINI STEFANIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/04/2016

CONCLUSO IL 29/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12196
presentato da
CIMBRO Eleonora
testo di
Martedì 23 febbraio 2016, seduta n. 575

   CIMBRO, CHAOUKI, PAOLA BRAGANTINI, CAPONE, D'INCECCO, FOSSATI, IACONO, TIDEI, ZANIN e GULLO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   è sempre più necessario che le scuole con elevate percentuali di alunni con background migratorio siano poste al centro delle politiche e delle azioni di promozione dell'integrazione;
   dal 2006 al 2014, le scuole con tassi di incidenza del 30 per cento e più di alunni stranieri per istituto sono passate dall'1 per cento al 5 per cento del totale delle strutture educative italiane: 2,851 sedi scolastiche. È da rilevare poi come proprio gli istituti con elevate percentuali, 50 per cento e oltre, di allievi non italiani, siano quelli che abbiano avuto nelle ultimissime annate l'aumento più significativo, arrivando a toccare il numero di 510 scuole: l'1 per cento del totale;
   per queste ultime, in particolare, l'aumento si è registrato in modo sensibile nelle scuole dell'infanzia, il cui numero è passato dai 269 istituti, dell'anno scolastico 2012/13 ai 322 dell'annualità successiva: 53 in più, per una crescita del 20 per cento;
   è da segnalare anche la fascia comprendente scuole con percentuali di alunni stranieri tra il 40 per cento e il 50 per cento; incidenze comunque elevate. Là vi si trovano numeri significativi anche degli altri ordini scolastici: 200 scuole primarie, 35 secondarie di primo grado, 78 secondarie di secondo grado;
   è palese come tali istituti si trovino a gestire una realtà estremamente complessa; oltre al pesante dato quantitativo, impattante di per sé, e in costante crescita, vanno infatti considerate altre variabili. Vi sono differenze tra scuole dell'infanzia, e secondarie di secondo grado; tra istituti ordinari, e scuole in situazioni di sostegno da parte di enti locali e associazioni; tra bambini stranieri nati in Italia, e ragazzi neoarrivati;
   il quadro è poi ulteriormente complicato dalla variabile geografica: la distribuzione sul suolo nazionale dei ragazzi stranieri non è, ovviamente, uniforme. In rapporto al loro territorio, le province con la più alta percentuale di scuole ad elevata presenza di alunni con background migratorio sono Prato, Piacenza, Reggio Emilia, Brescia, Mantova. Guardando invece ai numeri assoluti, gli istituti considerati sono concentrati, con l'eccezione di Brescia, nelle province di grandi città: Roma, Torino, Milano. L'area metropolitana di quest'ultima da sola ne conta 65, di cui 19 sono scuole dell'infanzia;
   sempre considerando le scuole ad elevate percentuali stranieri, meritano una nota quelle secondarie di II grado. Sono 43, tutte statali, e in gran parte istituti professionali (35); gli istituti tecnici sono solo 7, e non c’è nessun istituto liceale. La maggioranza, ben 25 istituti, è poi costituita da scuole serali;
   è interessante la geografia territoriale che emerge da questo gruppo di scuole: ai primi posti, con percentuali che superano addirittura il 75 per cento, di presenze di studenti stranieri, ci sono scuole delle grandi città del nord del paese; ma nell'elenco si incontrano anche istituti di piccole città come Conegliano, Leno, lesi, Oderzo, Novellara;
   è evidente come gli istituti professionali ad elevata presenza di studenti stranieri costituiscano un segmento scolastico di particolare complessità e fragilità; è questo un settore che più di altri avrebbe bisogno di misure specifiche di sostegno, di risorse, di investimento in formazione del personale scolastico;
   a fronte di tutto questo, si rende ovvio perciò fornire al sistema educativo del nostro Paese strumenti adeguati ai tempi e al nuovo contesto sociale, oltre che alle specifiche variabili sopraelencate. Al riguardo, quindi, sarebbe grandemente utile prevedere almeno un centinaio di insegnanti distaccati per l'integrazione degli alunni con background migratorio, operanti nell'ambito delle reti di scuole del nostro territorio;
   tali nuove figure dovrebbero avere competenze glottodidattiche, in modo particolare quelle specifiche per predisporre percorsi di facilitazione dell'italiano come L2, nozioni di pedagogia interculturale ed un'esperienza professionale di progetti di integrazione linguistico – culturale. Tale bagaglio di conoscenze, competenze ed esperienze è necessario per dare un contributo fattivo non solo all'accoglienza degli studenti con background migratorio, ma anche per rimodellare l'offerta educativa – formativa del sistema scuola in uno scenario sempre più interculturale;
   sono varie le funzioni degli insegnanti distaccati: insegnamento dell'italiano L2 ad alunni il cui livello d'interlingua non è assimilabile a quello degli italofoni; allestimento e cura di centri risorse e di consulenza per le scuole e per gli insegnanti, in presenza e on line; segnalazione e diffusione di materiali e strumenti didattici innovativi ed efficaci; collaborazione con associazioni ed enti locali per iniziative di aiuto allo studio, doposcuola, orientamento, accompagnamento e tutoraggio in orario extrascolastico; momenti di coordinamento e confronto con i referenti delle scuole della rete –:
   quali iniziative intenda mettere in atto il Ministero circa il tema sollevato, e se intenda prevedere l'individuazione di un numero adeguato di insegnanti distaccati, specializzati nelle tematiche dell'inclusione e dell'integrazione, da dislocare nelle aree a più forte presenza di alunni stranieri, e in situazioni di particolare complessità e fragilità sociale. (4-12196)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 29 aprile 2016
nell'allegato B della seduta n. 616
4-12196
presentata da
CIMBRO Eleonora

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, l'interrogante chiede quali iniziative intenda mettere in atto il Ministro circa il tema rappresentato dell'aumento del numero di alunni stranieri per istituto e del conseguente bisogno di misure specifiche di sostegno, di risorse, di investimento in formazione del personale scolastico e se intenda prevedere l'individuazione di un numero adeguato di insegnanti distaccati, specializzati nelle tematiche dell'inclusione e dell'integrazione, da dislocare nelle aree a più forte presenza di alunni stranieri e in situazioni di particolare complessità e fragilità sociale.
  A tal proposito, occorre preliminarmente ricordare che il Ministero è da sempre impegnato alla realizzazione di interventi che favoriscano l'inclusione e l'integrazione degli alunni stranieri all'interno delle istituzioni scolastiche italiane.
  Con riferimento alle iniziative più recenti, si ricorda che il Ministero ha destinato un milione di euro per migliorare l'integrazione e l'accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana. In particolare, con due bandi emanati con decreti direttoriali prot. n. 829 e 820 del 24 luglio 2015, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha messo a disposizione 500.000 euro per il potenziamento dell'italiano come lingua seconda, con particolare attenzione agli studenti di recente immigrazione, e, per la prima volta, altri 500.000 euro per progetti di accoglienza e di sostegno linguistico e psicologico dedicati a minori stranieri non accompagnati.
  È stato, altresì, inviato all'inizio di quest'anno scolastico agli istituti scolastici il documento «Diversi da chi ?». Un vademecum con dieci raccomandazioni e proposte operative desunte dalle migliori pratiche scolastiche esistenti per una più efficace e corretta organizzazione dell'accoglienza e dell'integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana.
  Rammentato ciò, con particolare riferimento alle richieste contenute nell'atto di sindacato ispettivo, si evidenzia che la legge n. 107, al comma 65, prevede che il riparto della dotazione organica triennale tra le regioni sia effettuato, a decorrere dal prossimo anno scolastico, sulla base del numero delle classi, per i posti comuni, e sulla base del numero degli alunni, per i posti del potenziamento.
  Il riparto dovrà tener conto, non solo della presenza di aree montane o di piccole isole, di aree interne, a bassa densità demografica o a forte processo immigratorio, ma anche di aree caratterizzate da elevati tassi di dispersione scolastica.
  Il riparto considererà ancora il fabbisogno per progetti e convenzioni di particolare rilevanza didattica e culturale espresso da reti di scuole o per progetti di valore nazionale.
  Pertanto, sarà cura di questo Ministero, nella definizione del decreto interministeriale sull'organico triennale, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, cercare di rispondere all'esigenza rappresentata dall'interrogante, vuoi attraverso l'organico di potenziamento vuoi attraverso i progetti di rete e di rilevanza nazionale.
  Va, peraltro, considerato che già l'attuale organico di potenziamento, assegnato alle istituzioni scolastiche nel mese di dicembre 2015, può soddisfare alle esigenze descritte nell'interrogazione in discussione, come del resto previsto dal comma 7, lettera r), della medesima legge n. 107, il quale prevede che le istituzioni scolastiche, nel progettare l'utilizzo dell'organico per il potenziamento, possano impiegarlo, tra l'altro, per il raggiungimento dell'obiettivo dell’«alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali».
  In questa direzione si muove, inoltre, la previsione di un'apposita classe di concorso nel regolamento di riordino delle stesse classi di concorso recentemente emanato. In esso, infatti, è stata istituita la classe di concorso A-23 «Lingua italiana per discenti di lingua straniera (Alloglotti)».
  Infatti, non è sufficiente dedicare docenti delle ordinarie discipline di insegnamento letterario o di scuola primaria all'alfabetizzazione degli studenti stranieri ma occorre altresì dotarsi di un corpo docente specializzato in quest'attività, avendo ovviamente cura che l'intervento di questi docenti non sia alternativo alla normale attività didattica, stante la necessità della permanenza costante di questi studenti nel gruppo classe per la loro integrazione e per l'importante contributo che nell'apprendimento della nuova lingua può essere fornito loro dalla peer education.
  Infine, per quanto riguarda le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado con un'alta presenza di alunni stranieri, ferma restando la necessaria distinzione tra neo-arrivati e studenti che hanno già alle spalle un percorso scolastico in Italia, oltre all'attenzione che va riservata all'alfabetizzazione, occorre tenere in alta considerazione la questione della prevenzione alla dispersione scolastica. Anche in tale ambito può trovare ampio impiego l'organico per il potenziamento.
  Infine, altro aspetto da mettere in primo piano è la formazione di questi studenti al linguaggio specifico/tecnico delle singole discipline, competenza quest'ultima che può essere senza dubbio fornita da personale dedicato ma che deve nel tempo divenire una capacità specifica di ogni docente, anche attraverso i percorsi di formazione incentivati dalla medesima legge n. 107.
La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaStefania Giannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

studente straniero

politica di sostegno

ordinamento scolastico