ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 575 del 23/02/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/02027
Firmatari
Primo firmatario: FIORIO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/02/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/03/2016
Stato iter:
21/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2016
MARTINA MAURIZIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 21/03/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/03/2016

CONCLUSO IL 21/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12195
presentato da
FIORIO Massimo
testo di
Martedì 23 febbraio 2016, seduta n. 575

   FIORIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   la procedura di conferimento della protezione costituisce, insieme al passaggio alle Dop ed Igp, una delle novità introdotta dalla riforma dell'Organizzazione comune di mercato vino del 2008, poi confluita nell'attuale «Ocm unica» così come disciplinata dal regolamento: (UE) numero 1308 del 2013;
   la domanda di protezione di una denominazione di origine o di una indicazione geografica può essere presentata da qualunque associazione di produttori e rappresenta uno strumento irrinunciabile per promuovere le specificità del settore, della tradizione e del rilievo socio-economico e culturale delle denominazioni nei principali Paesi vitivinicoli europei;
   la disciplina precedente era caratterizzata per un sistema centrato sulle decisioni assunte dagli Stati membri. Le autorità nazionali erano infatti le sole autorità competenti a riconoscere i «vini di qualità prodotti in regioni determinate» (Vqprd) ed i vini da tavola con indicazione geografica. Esse trasmettevano i relativi elenchi alla Commissione europea il cui compito si limitava alla pubblicazione degli stessi nella serie C della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea dopo aver verificato la conformità delle decisioni nazionali con la disciplina vitivinicola comunitaria;
   la disciplina vigente ha introdotto, al contrario, un nuovo sistema, che a differenza del precedente, prevede una procedura di registrazione suddivisa in due fasi, una nazionale ed una comunitaria, un diritto d'opposizione e la decisione finale che spetta alla Commissione europea;
   tale novità (che presentava anche una fase transitoria conclusa il 31 dicembre 2011) ha comportato un aumento delle competenze a carico dei servizi della Commissione europea, a cui tuttavia sembra non aver fatto seguito un potenziamento dell'organico dagli uffici della Direzione generale agricoltura e sviluppo rurale dell'Unione europea, la quale ha peraltro dovuto attuare il programma di riduzione della spesa imposto dalla stessa Commissione per far fronte ai tagli di bilancio decisi dagli Stati membri in occasione dall'adozione delle quadro finanziario pluriennale 2014-2020;
   tutto ciò ha portato, finora, ad un prevedibile allungamento dei tempi di risposta della Commissione europea, con moltissime pratiche che, a quanto risulta all'interrogante, sarebbero da alcuni anni in attesa di risposta;
   tali ritardi rischiano inevitabilmente di compromettere le attività ai produttori e ridurre le tutele nei confronti dei consumatori –:
   se quanto esposto in premessa, relativamente alle pratiche inevase dalla Commissione dell'Unione europea rispetto alla procedura di conferimento della protezione dei prodotti vitivinicoli corrisponda al vero, e quali interventi urgenti il Governo intenda intraprendere, per quanto di competenza, nei confronti delle autorità europee, al fine di risolvere in tempi brevi questa grave problematica. (4-12195)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 21 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 594
4-12195
presentata da
FIORIO Massimo

  Risposta. — L'attuale sistema di protezione europeo delle denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta dei vini (nell'ambito della nuova organizzazione comune del mercato unica dei mercati agricoli) prevede una procedura preliminare nazionale ed una successiva da parte della Commissione europea, per la valutazione delle nuove istanze di protezione e per le modifiche dei disciplinari.
  I tempi di risposta della Commissione europea sono dovuti alle numerose domande presentate da tutti gli Stati membri vitivinicoli, circostanza che in taluni casi sta rischiando di compromettere le attività dei produttori.
  Per evitare tale rischio il Ministero si è già attivato per collaborare con i competenti servizi della Commissione europea, al fine di rendere più agevoli le procedure informatiche, volte a ridefinire le sintesi di tutti i disciplinari DOP e IGP italiani e le domande di modifica presentate.
  Vorrei allo stesso tempo ricordare che, a seguito dell'esame preliminare nazionale e dell'invio alla Commissione europea delle relative istanze, anche per le proposte di modifiche dei disciplinari possono essere applicabili, su richiesta dei soggetti interessati delle relative DOP o IGP (per lo più Consorzi di tutela) le disposizioni di etichettatura transitoria di cui all'articolo 72 del regolamento n. 607 del 2009 che consente, nell'attesa che la Commissione europea termini la procedura di esame, l'immediata applicazione delle modifiche introdotte.
  Tali disposizioni, nell'attesa della conclusione del pertinente iter da parte Commissione Ue, consentono l'immediata applicazione delle modifiche introdotte.
  Considerata la scrupolosa procedura preliminare nazionale, che prevede il coinvolgimento del Comitato nazionale vini DOP e IGP, allo stato, non risultano ragioni per temere un diniego delle domande da parte della Commissione europea.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestaliMaurizio Martina.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

Commissione CE

Gazzetta ufficiale UE