ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12189

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 574 del 22/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 22/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/02/2016
Stato iter:
28/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/04/2016

SOLLECITO IL 08/06/2016

SOLLECITO IL 23/09/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2016

CONCLUSO IL 28/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12189
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Lunedì 22 febbraio 2016, seduta n. 574

   PASTORELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   ancora una volta la cronaca riporta notizie di gravi episodi di inquinamento presso il polo industriale di Siracusa;
   il sito di interesse nazionale di Priolo Gargallo, istituito a con la legge n. 426 del 1998, si estende lungo la costa sud orientale della Sicilia, affacciandosi al mare per circa 30 chilometri, e comprende i comuni di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa;
   nei giorni scorsi gli impianti della raffineria «Esso» di contrada Marcellino si sono fermati improvvisamente causando un fuori-servizio con sfiaccolamento in torcia visibile per molte ore;
   a causare il blocco, quasi totale dello stabilimento, come riportano diverse fonti giornalistiche, è stato un improvviso disservizio elettrico, che, come ha fatto sapere la stessa azienda, si è verificato intono alle 19 ad una cabina elettrica dell'impianto di cogenerazione, la centrale che da un paio di anni a questa parte fornisce tutta l'energia elettrica necessaria all'attività della raffineria;
   il guasto ha improvvisamente causato un black-out pressoché totale – a parte gli impianti di emergenza che hanno regolarmente funzionato – mandando in blocco gli impianti e determinando il fuori servizio, ben visibile da più punti della città e dalla zona industriale per la presenza della fiaccola esterna che ha bruciato in atmosfera per diverse ore, creando anche una certa apprensione e preoccupazione tra la popolazione, non solo di Augusta ma anche dei comuni vicini, a causa anche del denso fumo nero che si è immediatamente propagato;
   «come previsto in situazioni di questo tipo – fa sapere Esso con una nota ufficiale – per garantire la piena sicurezza della raffineria, nel corso della fermata è stato necessario convogliare in torcia le quantità di gas in eccesso con conseguente effetto visivo di fiamma e di fumosità. L'evento è stato immediatamente notificato a tutte le autorità competenti, secondo quanto previsto dalle procedure in vigore e dal piano di emergenza interno». «La nostra priorità è sempre la sicurezza delle persone – conclude nella nota Esso – degli impianti e la protezione dell'ambiente a cui viene rivolta la massima attenzione. L'evento è sotto controllo e il personale della Raffineria sta lavorando per riportare la situazione alla normalità nel più breve tempo possibile»;
   nonostante le rassicurazioni dell'azienda, la popolazione e le associazioni ambientalistiche sono fortemente preoccupate per le deficienze strutturali ed organizzative che provocano ricorrenti blackout, i conseguenti blocchi dell'impianto, l'uso improprio delle torce come rimedio per fronteggiare e smaltire gli off-gas e il continuo diffondersi di miasmi che rendono l'aria insopportabile da respirare causando anche diffusi malori –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra esposto;
   se e quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, abbia intrapreso o intenda intraprendere il Governo per tutelare la salute dei cittadini e fronteggiare la gravissima criticità sanitaria e ambientale delle aree del sito di Priolo. (4-12189)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 28 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 710
4-12189
presentata da
PASTORELLI Oreste

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare si fa presente che nel periodo 2007-2009 nell'ambito di una convenzione tra Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e Istituto superiore di sanità (Iss) per le attività di supporto in materia di danno sanitario e ambientale connesso ai Sin è stato deciso di effettuare uno studio per la valutazione di impatto su ambiente e salute e stima dei costi economici dell'inquinamento in siti di bonifica di interesse nazionale al fine di quantificare il danno sanitario per le popolazioni residenti nei Sin di Gela e Priolo.
  Il gruppo di lavoro, composto da esperti nel campo ambientale, chimico, biologico, epidemiologico, medico ed economico, ha valutato con i dati disponibili l'associazione tra l'inquinamento ambientale e lo stato di salute della popolazione.
  Lo studio ha evidenziato livelli importanti di contaminazione chimica delle matrici ambientali quali acqua di falda, suolo e sedimenti all'interno del Sin (alcuni risultati sono contenuti nel rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità pubblicato nel 2014, («
Human Health in Areas with Industrial Contamination»).
  Studi successivi hanno confermato la presenza di una contaminazione chimica delle matrici ambientali nell'ambito del Sin (in particolare, il tema dell'incidenza dei tumori nell'area di Priolo è stato oggetto di uno studio pubblicato nel 2016 nella rivista scientifica
Geospatial Health, dal titolo «Cancer incidence in Priolo, Sicily: a spatial approach for estimation of industrial airpollution impact»).
  Sull'argomento si evidenzia altresì che il quadro sanitario della popolazione residente nel Sin «Priolo» (costituito dai comuni di Augusta, Melilli, Priolo Gargallo e Siracusa) è stato ampiamente studiato, in particolare, nell'ambito del progetto Sentieri (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento) del Ministero della salute, con la pubblicazione nel 2014 di un rapporto su «Mortalità, incidenza oncologica e ricoveri ospedalieri» nella rivista scientifica
Epidemiologia e prevenzione. Uno studio successivo, pubblicato nel 2016 nella medesima rivista Geospatial Health, ha indagato la distribuzione spaziale dei tumori all'interno del Sin (periodo 1999-2006), mediante l'applicazione di diversi metodi geografici per la valutazione dell'impatto degli inquinanti atmosferici emessi dagli impianti industriali.
  In questo quadro è stata rilevata la necessità di rafforzare le attività di bonifica.
  Al riguardo, si evidenzia che rispetto alla superficie totale delle aree a terra (pari a oltre 5.800 ettari), le attività di caratterizzazione delle matrici ambientali sono state completate per oltre il 47 per cento (2.760 ettari). Le conferenze di servizi tenutesi presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare hanno approvato progetti di bonifica per oltre il 13 per cento (733 ettari), ed è in corso l'istruttoria per un ulteriore 5 per cento (269 ettari) della superficie totale del Sin, mentre per l'8 per cento (460 ettari) il procedimento è stato ritenuto concluso.
  Si sottolinea inoltre che sono in stato avanzato di realizzazione i procedimenti di bonifica relativi alle aree dismesse destinate alla reindustrializzazione (215 ettari).
  Le aree a mare, in particolare i tratti tra la rada di Augusta e il porto di Siracusa e tra il porto grande e il porto piccolo di Siracusa, sono state caratterizzate. Per quanto riguarda la rada di Augusta – unica area con rilevanti criticità ambientali – la regione siciliana ha in corso di stesura il progetto degli interventi sui sedimenti, secondo quanto previsto nel nuovo accordo di programma siglato in data 25 giugno 2015.
  L'area a mare prospiciente lo stabilimento ex-Eternit, nella quale fu riscontrato un esteso deposito di materiali contenenti amianto, è stata bonificata con l'utilizzo esclusivo di fondi pubblici per un importo di oltre 20 milioni di euro.
  Le matrici suolo, sottosuolo e acque di falda delle aree di pertinenza delle maggiori realtà industriali presenti all'interno del Sin (3 raffinerie, 2 impianti di chimica integrata, 3 centrali elettriche, 1 cementeria, 2 cave di estrazione materiali, 1 inceneritore ed 1 deposito di stoccaggio prodotti petroliferi) sono state caratterizzate e, ove siano risultate contaminate o potenzialmente tali, sono stati avviati interventi di messa in sicurezza di emergenza e/o bonifica. In particolare i suoli e sottosuoli dell'area dell'inceneritore sono risultati conformi ai limiti di legge.
  Si fa presente altresì che, in relazione alle ceneri di pirite presenti nelle aree dei campi sportivi dei comuni di Priolo e di Augusta, che il Campo sportivo «San Focà» è stato bonificato, rinnovato e restituito al comune di Priolo in data 10 settembre 2012.
  La regione siciliana è stata sollecitata a concludere i lavori di bonifica del campo sportivo «Ex
Feudo», già in avanzato stato di realizzazione.
  Circa la discarica sita nel comune di Augusta, località campo Sportivo «Fontana», la conferenza di servizi decisoria del 3 giugno 2014 ha deliberato che la realizzazione del capping superficiale (conforme al decreto legislativo n. 36 del 2003) potesse essere avviata.
  L'accordo di programma quadro del Sin di Priolo, sottoscritto in data 25 giugno 2015, ha finanziato interamente il suddetto intervento di
capping. In data 6 maggio 2015 la regione siciliana – ufficio del genio civile di Siracusa – ha approvato in linea tecnica, il progetto delle opere di capping da porre a base di gara di appalto.
  In merito ai progetti eseguiti nel Sin di Priolo, si rileva, tra l'altro, che si sono conclusi i progetti di bonifica dell'area del nuovo impianto di trattamento delle acque di falda, inaugurato nel 2011, e della centrale termoelettrica di Augusta dell'Enel. Inoltre, la società Syndial sta completando il progetto di bonifica dei terreni a sud del vallone della neve, per una superficie di circa 185 ettari, aree da destinarsi alla reindustrializzazione.
  Della questione sono interessate anche altre amministrazioni, pertanto, qualora dovessero pervenire ulteriori elementi informativi si provvederà a fornire un aggiornamento.
  In ogni caso, questo Ministero continuerà a tenersi informato, proseguirà la sua attività di monitoraggio e intervento, senza ridurre in alcun modo lo stato di attenzione sulle questioni di propria competenza, favorendo la più ampia collaborazione tra le istituzioni e la società civile.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

protezione dell'ambiente

diritto alla salute