ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12188

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 574 del 22/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 22/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 22/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12188
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Lunedì 22 febbraio 2016, seduta n. 574

   GUIDESI e SIMONETTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la cosiddetta settima salvaguardia degli esodati, confluita nella legge di stabilità per il 2016, non può considerarsi esaustiva della problematica;
   nonostante le ripetute promesse del Governo, nell'autunno 2015, che tutti gli esclusi dai sei precedenti provvedimenti di salvaguardia sarebbero stati computati nel settimo provvedimento e nessuno sarebbe rimasto indietro, così non è stato;
   su una platea di 49.500 lavoratori esodati in attesa di salvaguardia, con la cosiddetta «settima» il Governo ne ha salvaguardo «solo» 26.300, lasciando fuori gli altri 23.200 (COSIDDETTI 15enni, ante 2007, licenziati unilaterali, ex postali, e altri), come sempre, per ragioni di finanza pubblica, avendo il Governo di fatto sottratto le risorse confluite nel «Fondo esodati» per destinarle ad altri scopi;
   tra i non salvaguardati vi sono ancora gli ex dipendenti delle Poste che hanno firmato accordi per ritirarsi dal lavoro, con la prospettiva di rimanere per alcuni anni senza «paracadute» reddituale — fatta eccezione per la buonuscita — in attesa di raggiungere i requisiti pensionistici;
   per alcuni di essi, con la famigerata «riforma Fornero» del 2011, la data del pensionamento è slittata dal 2015 al 2023, lasso temporale più che assurdo a parere degli interroganti;
   è inevitabile infatti, l'allungamento per tanti anni dei termini per il raggiungimento dei requisiti pensionistici; ciò ha comportato che la somma pattuita tra le parti per soddisfare le annualità che dovevano precedere la pensione risulti ora oltremodo insufficiente rispetto alle esigenze e alle aspettative di vita  –:
   quale sia il numero dei lavoratori «ex postali» che hanno accettato l'esodo incentivato prima dell'emanazione del decreto-legge n. 211 del 2011 «Fornero» e che maturano i requisiti pensionistici nel 2018. (4-12188)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

firma di accordo

economia pubblica