ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12140

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 571 del 17/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 17/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 17/02/2016
Stato iter:
15/03/2016
Fasi iter:

RITIRATO IL 15/03/2016

CONCLUSO IL 15/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12140
presentato da
CAPELLI Roberto
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2016, seduta n. 571

   CAPELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 settembre 2007 recante la «dichiarazione di ”Grande Evento” relativa alla Presidenza italiana del G8 nell'anno 2009» venne stabilito di svolgere il Vertice G8 nell'isola di La Maddalena, con il dichiarato intento di rilanciare in chiave turistica l'economia del nord Sardegna e, in particolare, dell'arcipelago de La Maddalena, all'indomani dello smantellamento della base navale americana;
   per la realizzazione dei ventisettemila metri quadri di edifici previsti dal progetto sono stati stanziati circa 327 milioni di euro di denaro pubblico dei quali almeno cento milioni ottenuti utilizzando le risorse finanziarie del fondo aree Sottoutilizzate e assegnati agli appaltatori mediante le procedure semplificate previste dalla protezione civile per il G8;
   dopo un anno dall'inizio dei lavori, incurante delle importanti ricadute economiche e strutturali che questa decisione avrebbe comportato sull'economia del territorio maddalenino, il Governo, con l'articolo 17 del decreto-legge n. 39 del 28 aprile 2009, ha disposto di spostare il Vertice G8 a L'Aquila, senza peraltro individuare un percorso progettuale alternativo ma egualmente efficace rispetto agli obiettivi originariamente perseguiti;
   nonostante, infatti, le ampie rassicurazioni offerte dal Governo dell'epoca circa il completamento e la riqualificazione delle opere in corso di realizzazione e programmate nell'isola di La Maddalena, ad oggi, tutte le strutture edificate, prime fra tutte quelle che sorgono in luogo dell'ex Arsenale e dell'ex ospedale militare versano in uno stato di totale abbandono e subiscono progressivamente lesioni delle parti edilizie di rilevante gravità tali da porre a rischio la stabilità di intere costruzioni;
   la mancata bonifica delle aree a mare prospicienti l'area dell'ex arsenale ha reso inutilizzabile, tra l'altro, quello che nel progetto iniziale avrebbe dovuto essere un hotel extra lusso 5 stelle con tanto di porto turistico annesso. Per esso sono stati spesi, secondo i dati della protezione civile ben 118.946.000,00 euro (48.400.000,00 euro per la ristrutturazione dell'arsenale in albergo + 23.436.000,00 euro per la realizzazione di servizi connessi + 41.610.000,00 euro per l'adeguamento del bacino dell'arsenale in porto turistico + 5.500.000,00 euro per il piano di caratterizzazione e la prima bonifica ambientale);
   nel maggio 2011, il comando Carabinieri per la tutela dell'ambiente di Sassari, su disposizione della procura della Repubblica presso il tribunale di Tempio Pausania, hanno posto sotto sequestro preventivo i 60 mila metri quadri di specchi acquei e fondali prospicienti l'ex arsenale per verificarne lo stato di inquinamento successivo ad una prima bonifica. La perizia commissionata dalla procura di Tempio Pausania ha accertato che, dei sei ettari contaminati individuati inizialmente ed oggetto di una prima bonifica, si è passati a ben 12 ettari contaminati, proprio a causa della grave imperizia che a caratterizzato le operazioni di bonifica;
   questi 12 ettari andranno adeguatamente bonificati prima di poter rendere utilizzabile l'area, con costi stimati intorno ai 10 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ai costi della prima bonifica, per un totale stimato di circa 15,5 milioni di euro;
   la base di gara per l'assegnazione della gestione dell'ex arsenale prevedeva una quota minima una tantum di 40 milioni di euro e la proposta di un canone annuale di concessione destinato alla regione Sardegna, Unica partecipante e aggiudicataria della gara è stata la Mita Resort S.r.l. del gruppo Marcegaglia, verso il pagamento una tantum di 41 milioni di euro e un canone annuale di circa 60 mila euro. Questo a fronte dei quasi 500 mila euro annui di Imu pagati dalla regione autonoma della Sardegna quale proprietario dell'area;
   stante l'inerzia di Stato e regione Sardegna nell'adoperarsi celermente per bonificare lo specchio d'acqua antistante l'ex arsenale e consentire l'utilizzo della struttura, la Mita Resort S.r.l. del gruppo Marcegaglia ha chiesto ed ottenuto la risoluzione della convenzione di gestione della struttura suddetta per inadempienza dello Stato. Inoltre, il tribunale civile di Cagliari ha stabilito che lo Stato paghi alla società suddetta un risarcimento pari a 39 milioni e 438 mila euro per i mancati guadagni;
   appare evidente come lo stato di abbandono in cui versa tutta l'area assoggettata al progetto edificatorio per il Vertice G8 mai realizzato a La Maddalena, abbia generato e continui a generare un ingente danno alla finanza pubblica, tale da compromettere irreversibilmente l'utilizzo e la valorizzazione economica del compendio dell'ex arsenale militare, realizzato con ingentissime risorse pubbliche, e di conseguenza ad affossare lo sviluppo economico di un territorio e una comunità fortemente danneggiata nelle sue possibilità di sviluppo, a suo tempo già frenato dalla presenza di servitù militari;
   la persistenza delle condizioni del sito, attestata delle analisi effettuate dall'Arpas di Sassari, su mandato della procura di Tempio Pausania, comunicate il 12 novembre 2012, circa la presenza di agenti inquinanti, costituisce un pericolo per la salute pubblica, oltre che un'emergenza ambientale, anche in considerazione del fatto che tutto l'Arcipelago di La Maddalena rientra nel parco nazionale omonimo ed è sito di importanza comunitaria (direttiva n. 92/43/CEE) –:
   quali siano nel dettaglio i costi che lo Stato ha affrontato complessivamente per la realizzazione e la messa in funzione delle strutture previste nel progetto ideato per il Vertice G8 del 2009 e se, su tale spesa pubblica, poi di fatto risultata ad oggi priva di ogni utile ricaduta, siano in corso verifiche e valutazioni da parte dei competenti organi di controllo;
   che stima sia stata fatta dei danni subiti ad oggi alla finanza pubblica e delle negative ricadute economico-sociali subite dalla comunità maddalenina e, più in generale dai territori galluresi;
   quali rischi ambientali permangano, per il territorio e per la salute della popolazione di La Maddalena, a causa della mancata operazione di bonifica, chiarendo quali siano le ragioni che hanno impedito e impediscono gli interventi di bonifica, e di chi siano le responsabilità;
   che cosa intenda fare il Governo, per quanto di competenza, per porre fine alla situazione attuale e per riconsegnare alle amministrazioni locali e regionale sarde il patrimonio risanato di strutture ricettive e civili dell'area dell'ex arsenale e di quelle ad esse connesse, tramite le forme consentite dalla legge e in particolare con quelle individuate dall'articolo 14 dello Statuto speciale, ai fini del necessario rilancio della attività economica e produttiva dell'arcipelago ai fini della costruzione di un nuovo progetto di sviluppo fondato sulla tutela e la valorizzazione del paesaggio e dell'ambiente. (4-12140)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

infrastruttura turistica

protezione dell'ambiente