ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12113

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 570 del 16/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/02/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 03/08/2016
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
COSTA ENRICO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 03/08/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12113
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Martedì 16 febbraio 2016, seduta n. 570

   FRACCARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   con la legge provinciale n. 15 del 2008, la provincia autonoma di Trento ha istituito il distretto agricolo del Garda Trentino avente le finalità di salvaguardia, qualificazione e potenziamento delle attività agro-silvopastorali; promozione della fruizione culturale, turistica e ricreativa dell'ambiente; valorizzazione e recupero paesistico e ambientale; promozione dell'equilibrio ambientale dell'area del distretto e delle zone circostanti;
   per l'istituzione del distretto agricolo e per coordinare le azioni e le attività di competenza degli enti interessati, la predetta legge provinciale ha previsto il raggiungimento di una intesa, promossa dalla provincia, con la comunità di valle Alto Garda e Ledro (42.955 abitanti) e i comuni di Arco (17.371 abitanti), Drena (550 abitanti), Dro (4.884 abitanti), Nago-Torbole (2.857 abitanti), Riva del Garda (16.859 abitanti) e Tenno (2.038 abitanti);
   la medesima legge provinciale n. 15 del 2008 ha stabilito che alla gestione del distretto e allo svolgimento delle funzioni la comunità di valle avrebbe dovuto provvedere mediante l'istituzione di un'apposita agenzia che avrebbe dovuto adottare il programma di attività del distretto definendone strategie obiettivi e priorità degli interventi e rendere, altresì, il parere in sede di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale dei comuni interessati;
   l'articolo 7 della legge n. 15 del 2008 prevede che, ove la comunità di valle non provveda ad istituire il distretto entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge medesima, la provincia, previa diffida, eserciti i poteri sostitutivi previsti dal vigente ordinamento sentiti i comuni interessati;
   nel luglio 2011 si è proceduto all'attivazione di un tavolo di confronto tra i soggetti interessati, i cui lavori sono terminati nel febbraio 2013 con la redazione di una bozza di intesa istituzionale e di una bozza di regolamento dell'agenzia. Ciò nonostante, la provincia non ha mai provveduto alla sottoscrizione della predetta intesa istituzionale;
   la provincia autonoma, nonostante sia titolare del potere sostitutivo, previsto dal citato articolo 7 della legge n. 15 del 2008 nei confronti dei comuni, sinora ha omesso di attivarsi al fine di rendere operativo il distretto, impedendo così l'attuazione della legge con conseguente menomazione della tutela dell'ambiente e del paesaggio rientrante tra le finalità precipue della legge medesima;
   come risulta da notizie di stampa, dall'entrata in vigore della legge n. 15 del 2008, il territorio del Garda trentino è stato stravolto dalla lottizzazione selvaggia e dalla cementificazione che ne hanno minato la bellezza naturale;
   la tutela dell'ambiente e del paesaggio, rientrante tra le materie di legislazione esclusiva statale, ex articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, nel nostro ordinamento giuridico costituisce un valore la cui protezione è fissata dai precetti costituzionali di cui agli articoli 9 e 32 della Costituzione e assume il valore di diritto fondamentale, come più volte affermato dalla Corte costituzionale (sentenza n. 8 del 2004);
   lo statuto di autonomia della regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, all'articolo 54, comma 1, n. 5, prevede che spetta alla giunta provinciale la vigilanza e la tutela sulle amministrazioni comunali e sugli altri enti o istituti locali, compresa l'eventuale nomina di commissari ad acta, riservando allo Stato tali provvedimenti straordinari allorché siano dovuti a motivi di ordine pubblico e quando si riferiscano a comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti, con ciò configurando uno straordinario intervento a tutela di interessi unitari. Un intervento straordinario di carattere centrale è previsto altresì dall'articolo 120 della costituzione, che la Corte costituzionale (sentenza n. 236 del 2014) ha ritenuto applicabile anche alle province autonome;
   sino ad oggi la mancata attuazione della legge n. 15 del 2008 e il mancato esercizio da parte della giunta provinciale del potere sostitutivo affidatole, hanno pregiudicato il diritto delle popolazioni interessate alla tutela dell'ambiente e del paesaggio. Tale mancata tutela impone un'interpretazione costituzionalmente orientata delle norme dello statuto di autonomia e comunque richiede un intervento di carattere centrale, intervento dal quale non può prescindersi tutte le volte in cui venga in considerazione un bene fondamentale di rango costituzionale, qual è l'ambiente, che altrimenti rimarrebbe sguarnito di qualsiasi salvaguardia, nonché tutte le volte in cui il soggetto cui sono affidate le relative funzioni di tutela ometta di esercitare le attribuzioni conferitegli dalla legge –:
   se il Governo ritenga di dover valutare la sussistenza dei presupposti per l'esercizio dei poteri di competenza, in particolare sulla base del richiamato articolo 54 dello statuto speciale della regione, per garantire la tutela dei diritti della popolazione della comunità di valle alla salvaguardia e qualificazione dei territori rispettivamente interessati. (4-12113)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 agosto 2016
nell'allegato B della seduta n. 667
4-12113
presentata da
FRACCARO Riccardo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi forniti dal commissariato del Governo per la provincia di Trento, si rappresenta quanto segue.
  La legge provinciale n. 15 del 2008 pone in capo alla comunità di Valle Alto Garda e Ledro le attività da porre in essere per la propria attuazione tanto che, come riportato nell'interrogazione, la comunità Alto Garda e Ledro si è attivata a partire dall'anno 2011 istituendo un tavolo di lavoro a cui sono stati invitati a partecipare tutti i soggetti attivi interessati (organizzazioni sindacali agricole, cooperative agricole, azienda di promozione turistica, aziende agricole singole, amministrazioni comunali, strutture della provincia autonoma).
  Il tavolo di lavoro, riunitosi numerose volte, ha predisposto due documenti: una bozza di intesa istituzionale tra provincia autonoma di Trento e Comunità Alto Garda e Ledro, riguardante tutti gli aspetti legati all'attuazione della legge n. 15 del 2008, e una bozza di regolamento dell'agenzia, istituto individuato dalla legge quale soggetto centrale di funzionamento e attuazione della legge.
  Nei mesi successivi è subentrato un periodo di riflessione in cui, alla luce della contrazione delle risorse finanziarie del bilancio provinciale e della continua diminuzione del numero del personale provinciale, è stato posto in discussione sia dall'amministrazione provinciale che dalle amministrazioni comunali il ruolo dell'agenzia come soggetto del distretto agricolo, preferendo orientarsi verso un'istituzione del distretto agricolo attraverso una forma gestionale molto più snella e meno onerosa per le casse pubbliche.
  Su tale approccio si sono espressi formalmente gli enti locali interessati, per una modifica della legge provinciale nel senso di uno snellimento degli organi di funzionamento ed un minor impatto finanziario sul bilancio provinciale.
  Per tutte queste considerazioni e per il continuo confronto posto in essere tra amministrazione provinciale, comunità di Valle Alto Garda e Ledro e amministrazioni comunali territorialmente interessate per individuare un percorso attuativo della legge il più condiviso possibile, non si sono di fatto concretizzate le condizioni per la provincia autonoma di Trento per esercitare il potere sostitutivo previsto dalla legge nei confronti della comunità di Valle.
  Ciò anche considerato che il territorio della provincia di Trento è presidiato adeguatamente dalla normativa vigente in materia di tutela e gestione del territorio, con particolare riferimento alla materia del governo del territorio (legge provinciale n. 11 del 2007) e alla materia dell'urbanistica e del paesaggio (legge provinciale n. 1 del 2008 e legge provinciale n. 15 del 2015), senza dimenticare che tutto il territorio provinciale è già assoggettato alla pianificazione urbanistica da parte del piano urbanistico provinciale (Pup 2008) e dei piani regolatori comunali, a cui si aggiungono il Pguap (piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche) per gli aspetti di sicurezza idraulica ed idrogeologica, e le pianificazioni di settore.
  Ciò posto, la legge n. 15 del 2008 più che rappresentare un ulteriore elemento di presidio del territorio, che come detto è già ampiamente garantito, costituisce un'opportunità per la valorizzazione delle risorse e delle produzioni tipiche che tale territorio esprime.
  In questo senso e per queste finalità, si auspica che il distretto agricolo venga comunque attivato, assicurando allo stesso una governance sobria e coerente con gli orientamenti di necessario efficientamento del sistema pubblico espressi a tutti i livelli istituzionali di Governo.
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomieEnrico Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

comune

assetto territoriale