ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12101

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 570 del 16/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESE MARIO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Data firma: 16/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MERLO RICARDO ANTONIO MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO 16/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 16/02/2016
Stato iter:
29/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2016
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/04/2016

CONCLUSO IL 29/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12101
presentato da
BORGHESE Mario
testo di
Martedì 16 febbraio 2016, seduta n. 570

   BORGHESE e MERLO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   organizzazioni umanitarie della regione di Aleppo e Idlib, dove prosegue l'offensiva lealista a nord di Aleppo protetta dall'aviazione russa, riferiscono che due ospedali sono stati colpiti da raid aerei russi e governativi siriani nel nord della Siria, con il risultato che sette persone sono state uccise e almeno altre otto mancino ancora all'appello e si presume siano morte;
   le fonti non governative puntualizzano che in un raid aereo sono stati colpiti la clinica ginecologica e il reparto di pediatria dell'ospedale di Azaz, tra Aleppo e il confine turco; in un altro raid russo è stato invece abbattuto un ospedale a Marrat Numan, nella regione di Idlib. Questo secondo ospedale è stato sempre gestito da Médecins Sans Frontières;
   un uomo all'organizzazione non governativa ha dichiarato: «Mi stavo recando in ospedale per aiutare con l'ammissione dei pazienti colpiti dai raid aerei, ma appena sono arrivato, sono rimasto io stesso ferito. È successo tutto molto in fretta. Ho visto una sorta di esplosione e un flash di luce, poi sono svenuto per circa cinque minuti. I miei colleghi mi hanno visto steso a terra, coperto di sangue e mi hanno portato dentro in fretta. Sono rimasto ferito sia a un braccio che a una gamba dai frammenti del proiettile»;
   più di 20 mila residenti delle cittadine in queste zone limitrofe all'ospedale di medici senza frontiere hanno lasciato le proprie case e si sono rifugiati nelle campagne circostanti per sfuggire ai raid aerei;
   non è la prima volta che bombardamenti colpiscono gli ospedali in queste zone, danneggiando parzialmente gli edifici e mettendo fuori gioco tutti i servizi di assistenza sanitaria come quello molto prezioso del servizio di ambulanza;
   si tratta solo dell'ultima struttura medica, in ordine di tempo, colpita dai raid aerei nel sud della Siria in un’escalation di attacchi verificatasi negli ultimi due mesi;
   (Medici senza Frontiere) sottolinea che questo ennesimo incidente contribuisce a impoverire un sistema sanitario già allo stremo e impedisce a molte persone di accedere alle cure mediche di cui hanno un disperato bisogno;
   l'organizzazione medica internazionale – presente in oltre 70 Paesi in tutto il mondo e attiva in molti scenari di guerra – denuncia che, mentre il conflitto siriano entra nel sesto anno, i bombardamenti nel sud del Paese sono in aumento, così come il numero delle vittime;
   l'uso di bombardamenti indiscriminati ha un impatto devastante sia sui civili che sulle strutture mediche –:
   se i Ministri interrogati intendano mettere in atto iniziative affinché i raid aerei vengano fermati, in quanto questa situazione sembra essere diventa la norma e, dall'inizio del 2016, 13 strutture mediche sono state colpite, confermando che ospedali e cliniche non sono più posti dove i pazienti feriti possono guarire in tutta sicurezza. (4-12101)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 29 aprile 2016
nell'allegato B della seduta n. 616
4-12101
presentata da
BORGHESE Mario

  Risposta. — Gli eventi bellici che hanno condotto alla distruzione di ospedali e altre strutture civili all'interno della Siria, rappresentano violazioni gravi e odiose, soprattutto perché perpetrate ai danni dei civili. Per tale motivo, l'Italia sostiene con convinzione l'attività della Commissione internazionale indipendente di inchiesta dell'Onu, che sta effettuando un'approfondita indagine allo scopo di accertarne le responsabilità e che, ha presentato un recente rapporto in merito il 15 marzo 2016, nell'ambito della 31ma sessione del Consiglio diritti umani dell'Onu a Ginevra. In ambito Nazioni unite, l'Italia, anche in raccordo con i partner dell'Unione europea, sostiene fortemente il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, condannando le violazioni sopra descritte e assicurando pieno sostegno alla citata Commissione d'inchiesta.
  Più in generale, l'Italia sta sostenendo in tutti i rilevanti consessi internazionali una soluzione negoziale del conflitto in corso e la concreta attuazione del percorso politico-diplomatico, tracciati più recentemente dal «Gruppo di Supporto internazionale per la Siria» (ISSG), di cui siamo parte. L'Italia è altresì fortemente impegnata, insieme ai partner dell'ISSG, a incoraggiare le parti belligeranti affinché venga effettivamente rispettata la cessazione delle ostilità propiziata dall'ISSG, richiesta reiterata dal Consiglio di sicurezza con la risoluzione 2268 del 26 febbraio 2016.
  Il nostro Paese continua inoltre ad assicurare pieno e costante sostegno all'azione dell'inviato speciale Staffan de Mistura, al quale il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha affidato il difficile compito di mediare tra le parti siriane, sulla base del principio di inclusività del processo politico, tanto nella sua dimensione regionale (coinvolgimento degli attori più influenti, quali Arabia Saudita e Iran), quanto sul piano delle componenti politiche, etniche e confessionali siriane.
  Il Governo sostiene coerentemente da tempo la percorribilità di una soluzione negoziale, mantenendo uno stretto raccordo con Washington e, allo stesso tempo, un dialogo costruttivo con Mosca e con i principali attori regionali, quali Iran e Turchia. L'Italia ha sempre seguito un approccio costruttivo e pragmatico, che ha permesso di concordare e realizzare obiettivi importanti di breve e medio termine in vista di una possibile una soluzione politica.
  Vorrei inoltre evidenziare l'impegno dell'Italia sul versante umanitario, al fine di garantire l'invio tempestivo di aiuti alle popolazioni in zone assediate e difficili da raggiungere. Subito dopo intesa raggiunta a Monaco di Baviera per l'inizio di una tregua umanitaria, la Cooperazione italiana ha disposto un primo pacchetto di aiuti umanitari, del valore di 3,25 milioni di euro, per attività di distribuzione di cibo e di altri generi di prima necessità a favore della popolazione civile nella Regione di Aleppo ed in altre aree del Paese, la cui realizzazione è stata affidata alle Nazioni unite (PAM e OCHA). Nuove iniziative umanitarie verranno realizzate dalla Cooperazione italiana nei prossimi mesi. L'attuazione delle misure sul versante umanitario, indispensabile per ricreare un clima propizio alla ripresa del negoziato, è in larga parte nelle mani di Damasco e della Russia, su cui l'Italia e l'Europa sono intervenute per sollecitare segnali concreti e immediati. Gli sviluppi sul terreno sono cautamente incoraggianti, ma occorre ancora molto lavoro, per poter garantire un accesso libero e regolare degli aiuti a tutta la popolazione in difficoltà.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

mortalita'

istituto ospedaliero