ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12090

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 568 del 12/02/2016
Trasformazioni
Trasformato il 16/02/2016 in 5/07782
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/02/2016
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 12/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 12/02/2016
Stato iter:
16/02/2016
Fasi iter:

TRASFORMA IL 16/02/2016

TRASFORMATO IL 16/02/2016

CONCLUSO IL 16/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12090
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Venerdì 12 febbraio 2016, seduta n. 568

   D'UVA, DIENI e SIBILIA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   con l'ordinanza ministeriale 24 febbraio 2015, n. 144, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha indetto per l'anno 2015, a norma dell'articolo 1, la prima e la seconda sessione degli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo;
   il decreto ministeriale 19 ottobre 2001, n. 445, «Regolamento degli esami di Stato all'abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo», ne disciplina, in particolare, modalità di svolgimento e condizioni di accesso, in accordo con il decreto ministeriale 9 settembre 1957, e successive modificazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 271, del 2 novembre 1957, e recante l'approvazione del regolamento sugli esami di Stato di abilitazione all'esercizio delle professioni;
   secondo tali disposizioni, agli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo sono ammessi i possessori della laurea in medicina e chirurgia conseguita ai sensi dell'ordinamento previgente alla riforma di cui all'articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive modificazioni e i possessori della laurea specialistica afferente alla classe n. 46/S in medicina e chirurgia;
   l'esame di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo, a norma dell'articolo 5 dell'ordinanza ministeriale 24 febbraio 2015, n. 144, consiste in un tirocinio pratico e una prova scritta, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del decreto ministeriale 19 ottobre 2001, n. 445;
   i candidati in possesso del titolo accademico richiesto dall'articolo 3 dell'ordinanza, nonché delle ulteriori condizioni d'accesso indicate dalla norma, hanno presentato l'istanza di ammissione agli esami di Stato in una delle sedi elencate dal decreto;
   la prova scritta, a norma dell'articolo 7, si è svolta a nei giorni 9 luglio 2015 per la prima sessione, 4 febbraio 2016 per la seconda, presso le università interessate, e secondo le modalità previste dagli articoli 3 e 4 del decreto ministeriale n. 445 del 2001;
   così come previsto dalla normativa il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e si è avvalso del Consorzio interuniversitario CINECA per la stampa e la riproduzione dei quesiti e la predisposizione dei plichi individuali contenenti il materiale relativo alle prove di esame, in numero corrispondente alla stima dei partecipanti comunicata dagli atenei;
   per ogni candidato sono stati predisposti due plichi, ciascuno relativo ad una delle due parti della prova di esame;
   essenziale, ai fini del corretto svolgimento dell'esame di Stato, risulta la disposizione prevista dall'articolo 4 comma 6, del decreto-legge 19 ottobre 2001, n. 445, secondo la quale ciascuna prova scritta si dovrà svolgere contemporaneamente nelle diverse sedi individuate ai sensi dell'articolo 3 dello stesso decreto, con contenuto identico in tutto il territorio nazionale;
   in data 5 febbraio 2016, un articolo pubblicato sulle pagine del quotidiano consultabile online Il Fatto Quotidiano, titolava «Abilitazione medici, esami ovunque tranne che a Messina. Colpa del Miur e del solito CINECA»;
   il CINECA è un consorzio interuniversitario senza scopo di lucro operante sotto il diretto controllo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il quale ha il compito di fornire sistemi gestionali per le amministrazioni universitarie e il Ministero medesimo;
   il CINECA nasce nel 1977, per fornire a cinque università elaboratori e sistemi informatici, al quale aderiscono 80 università, e la cui attività si estende a settori d'intervento diversi e su tutto il territorio nazionale, fin quando nel 2008 assume la definizione di persona giuridica privata sottoposta alla disciplina tributaria degli enti commerciali;
   il Consorzio in questi anni è stato, per dirette responsabilità, al centro di errori e malfunzionamenti che, ad avviso degli interroganti, hanno seriamente pregiudicato il buon andamento della pubblica amministrazione e la regolarità delle attività oggetto delle inefficienze;
   tra tutte si ricordi la grave vicenda che ha interessato lo svolgimento delle prove per l'accesso alle scuole di specializzazione, tenutesi tra il 28 e il 31 ottobre 2014, nella cui circostanza il CINECA, invertendo le domande da inviare ai responsabili d'aula nelle varie sedi d'esame, inficiò la regolarità della prova;
   nonostante tale evidenza il Ministero, pur ammettendo pubblicamente l'irregolarità, dispose prima l'annullamento e la conseguente ripetizione delle prove oggetto dell'errore determinato dal CINECA e, successivamente, la convalida della prova sostenuta dai candidati attraverso la neutralizzazione delle domande oggetto dell'inversione;
   con tale decisione, ad avviso degli interroganti, oltre ad aver minato il prestigio e il buon nome delle istituzioni direttamente coinvolte, nonché aver dimostrato la non completa affidabilità del Consorzio, si è consentita l'instaurazione di numerosi ricorsi in sede amministrativa al fine di dimostrare l'assoluta irregolarità delle prove;
   il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha affidato in questi anni al Consorzio interuniversitario, senza scopo di lucro, ed operante sotto il controllo dello stesso ministero, l'affidamento di sistemi gestionali per le amministrazioni universitarie e per lo stesso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, senza effettuare alcun bando di gara, benché in nessun modo fosse possibile inquadrare il CINECA come società in house del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, così come confermato da una recente sentenza del Consiglio di Stato;
   con la sentenza n. 2660 del 2015, infatti, si è stabilito come il Ministero dell'università e della ricerca, avesse provveduto, negli anni, ad affidare senza alcuna gara i servizi offerti dal CINECA, essendo il Consorzio interuniversitario non configurabile come una società di diritto pubblico e, quindi, soggetta alla procedura dell'evidenza pubblica, nonché al relativo bando;
   nonostante le citate inefficienze e le irregolarità di gestione, il Ministero ha inteso inserire il CINECA tra le proprie società operanti in house, continuando così ad affidare al consorzio la diretta gestione dei servizi sopra richiamati;
   così come riportato dall'articolo, tuttavia, i fatti accaduti in sede di esame di Stato relativi all'abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo presso l'università degli studi di Messina, rappresentano, ad avviso degli interroganti, l'ennesima situazione di grave irregolarità causata dal Consorzio;
   «in tutta Italia si sono svolti gli esami per ottenere l'abilitazione all'esercizio della professione, meno che a Messina: da Roma non sono arrivati il numero di plichi sufficienti», riporta la fonte, rilevando come «a fronte di 145 candidati presenti, la Commissione avrebbe trovato appena 120 plichi: un intoppo organizzativo registrato alle 08:30 di ieri mattina che ha immediatamente fatto scattare l'allarme presso il Dipartimento interessato»;
   «Un disguido tecnico» sostiene l'autore dell'articolo che, «oltre a provocare “imbarazzo” alle istituzioni coinvolte, potrebbe arrecare serio danno ai candidati; il Miur potrebbe far ripetere la prova ai soli 145 candidati messinesi, oppure potrebbe anche decidere di annullare la prova negli altri atenei e farla ripetere a tutti gli 8.000 candidati medici»;
   «il responsabile della Direzione Amministrativa Servizi Didattici, Ricerca e Alta Formazione, dottor Carmelo Trommino», conclude l'articolo, «ha immediatamente allertato il Miur che, verificato l'errore del Cineca, e predisposti i necessari atti, ha rinviato le prove a data da destinarsi, affinché i candidati dell'Università degli Studi di Messina non vengano ulteriormente penalizzati rispetto ai loro colleghi»;
   tempestivo risulta invece l'intervento del rettore dell'università di Messina, il professore Pietro Navarra, il quale «ritiene innanzitutto doveroso scusarsi con i candidati per quanto accaduto. Il mancato invio di alcune buste contenenti i compiti e la relativa documentazione d'esame, tuttavia, è da attribuire esclusivamente a un errore del CINECA e per questo l'Università si riserva di avviare un'azione risarcitoria. Tra l'altro, i funzionari del CINECA hanno già riconosciuto l'errore, imputandolo a un difetto di trascrizione del numero dei candidati comunicato dall'Università di Messina, nei mesi scorsi»;
   ad avviso degli interroganti, inoltre, risulta grave che tale episodio si sia verificato presso un ateneo meridionale, qual è quello messinese, già soggetto a continue riduzioni di spesa ad opera dell'attuale sistema di finanziamento universitario e, quindi, particolarmente bisognoso di maggior attenzione da parte dello Stato;
   gravi potranno essere, sempre ad avviso degli interroganti, le conseguenze di tale irregolarità, dal momento che o l'attuale rinvio condurrà alla violazione della normativa ad hoc, la quale dispone espressamente che gli esami di Stato vengano effettuati contemporaneamente nelle diverse sedi individuate ai sensi dell'articolo 3, con contenuto identico in tutto il territorio nazionale, oppure verrà disposto l'annullamento delle prove nazionali, con un inevitabile aumento dei costi;
   dopo l'ennesimo errore materiale è lecito domandarsi quali siano le possibili iniziative che il Ministero intenda adottare affinché le irregolarità nella gestione di test e abilitazioni causate dal CINECA non si protraggano nel tempo, posto che l'operato del CINECA ha comportato un notevole aumento dei ricorsi, ovvero un considerevole aggravio delle spesa da sostenere;
   a seguito di tali avvenimenti il Ministero ha inteso rinviare gli esami di Stato relativi all'abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo per l'università degli studi di Messina in data 24 febbraio 2016 –:
   quali urgenti soluzioni ritenga di adottare, anche attraverso la verifica di possibili responsabilità configurabili secondo quanto stabilito dalla legge 7 agosto 2015, n. 124, affinché si scongiurino nuove gravi anomalie che possano compromettere il buon funzionamento della pubblica amministrazione, ovvero il regolare svolgimento di prove concorsuali e attività analoghe evitando, allo stesso tempo, ulteriori e ingiustificati aumenti di spesa pubblica;
   quale sia, a seguito dell'ennesimo errore materiale in un così breve intervallo temporale, la posizione del Ministro in riferimento al Consorzio interuniversitario CINECA, le cui adeguate capacità operative e gestionali risultano, ad avviso degli interroganti, non più verificate. (4-12090)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

esame

ordine professionale

organizzazione della professione