ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12063

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 567 del 11/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESE MARIO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Data firma: 11/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MERLO RICARDO ANTONIO MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO 11/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 11/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12063
presentato da
BORGHESE Mario
testo di
Giovedì 11 febbraio 2016, seduta n. 567

   BORGHESE e MERLO. — Al Ministro della salute, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il virus «Zika» trasmesso dalle zanzare della specie « Aedes Aegypti» (conosciuto come vettore anche di febbre gialla, Dengue e Chikungunya) è arrivato in Brasile nel maggio del 2015. Da allora ha ormai raggiunto 17 Paesi dell'America Latina. Fino ad ottobre dello scorso anno non era ritenuto una grande minaccia: solo un quinto delle persone colpite si ammalavano e in genere riportavano solo una leggera febbre, eruzioni cutanee, dolori articolari e arrossamento degli occhi. In seguito ad analisi statistiche, sono però emerse correlazioni con malformazioni nei feti di parecchie donne in stato interessante e problemi neurologici negli adulti;
   il 15 gennaio 2016 i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) negli Stati Uniti hanno sconsigliato le donne incinte dal recarsi nei paesi in cui sono presenti i focolai dell'epidemia;
   il virus, per cui al momento non esiste un vaccino specifico, è stato isolato, per la prima volta nel 1947, in una scimmia della foresta di Zika, in Uganda. Da allora si sa che ha causato piccole epidemie sporadiche in alcune regioni africane e del sudest asiatico;
   in Brasile, subito dopo l'arrivo del virus, pare che si siano verificati oltre 1,6 milioni di casi tra « Dengue» e «Zika», che hanno provocato ben 863 decessi e che in special modo il virus «Zika» pare abbia contagiato un milione e mezzo di persone. Il Ministro del turismo brasiliano Henrique Alves, ha dichiarato che le autorità brasiliane stanno adottando misure severe per contenere la diffusione delle epidemia e ha notificato al New York Times, che secondo lui non c’è alcun pericolo per le donne in gravidanza se seguono le regole di protocollo per la prevenzione del virus;
   altri medici esperti nel settore però fanno notare che in Brasile la situazione va tenuta sotto stretto monitoraggio continuando la ricerca epidemiologica con tutti gli strumenti a disposizione;
   inoltre i responsabili organizzativi delle Olimpiadi di Rio, affermano che quando si terranno le Olimpiadi, il prossimo agosto 2015, e inverno, e trovandoci nell'emisfero meridionale le zanzare dovrebbero dunque essere più clementi ma si sa anche che nessuna persona può essere al sicuro dal rischio dal pungersi e contagiarsi. I virologi, specializzati per lo studio di questi virus, sanno perfettamente come le zanzare in Brasile siano in piena attività tutto l'anno;
   l'infettivologo dottor Isaac I. Bogoch, dell'università di Toronto e coautore dell'articolo che ha pubblicato da poco tempo su « Lancet» sulla possibile diffusione stagionale del virus Zika sostiene, in un articolo riportato dal New York Times che le Olimpiadi potranno fare da catalizzatore per il virus Zika. Infatti, in Brasile per le Olimpiadi arriveranno persone da tutto il mondo e la preoccupazione è che queste potrebbero rischiare di contrarre l'infezione e la portino nei loro Paesi di provenienza. In questo modo la malattia potrebbe diffondersi rapidamente in tutto il mondo;
   lo stato della Colombia ha reagito al virus «Zika» e alla « Dengue» con la guerra biologica, combattendo cioè le « Aedes Aegypti», per mezzo di altre zanzare «trattate» con un batterio particolare (Wolbachia), per impedire la trasmissione di malattie. Si tratta di un progetto condotto dal Program for Control and Study of Tropical Diseases (PECET) presso l'università di «Antioquia», in collaborazione con la Monash University australiana;
   la « Wolbachia» infetta il 70 per cento degli insetti e viene utilizzata per uccidere le « Aedes Aegypti»; oltre a ridurre il ciclo vitale delle zanzare, questo batterio le rende immuni al virus, prevenendo così la diffusione della malattia. Innocuo per l'uomo, si è dimostrato in grado di controllare la diffusione della febbre « Dengue», altra malattia per la quale non si dispone né di terapie, né di efficaci misure di prevenzione;
   nel Paese di El Salvador, dove si contano già oltre 3.800 casi di infezione da virus Zika gli esperti del settore virologico, stanno facendo campagne di fumigazione estensive. Qui la preoccupazione è per gli adulti; infatti sono stati registrati 46 casi di sindrome di GuillainBarré, da quanto afferma il Ministro della salute di questo Paese; il sottosegretario alla promozione della salute e della prevenzione del Messico, Pablo Kuri Morales, ha comunicato che le autorità sanitarie del Messico stanno preparando una campagna radiotelevisiva per informare la popolazione e in particolare le donne in età fertile, sui rischi dell'infezione da Zika virus;
   la maggior parte dei quotidiani e le riviste mediche dei Paesi dell'America Latina hanno asserito nei loro articoli che sconsigliano alle donne in gravidanza, in qualsiasi trimestre, e a quelle che ne stanno pianificando una, di recarsi, salvo gravi motivi e comunque con l'osservanza della massima protezione contro le punture delle zanzare, in Paesi come il Brasile, Colombia, El Salvador, Guiana francese, Guatemala, Haiti, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Paraguay, Suriname, Venezuela e Porto Rico;
   la misura precauzionale è stata presa a seguito del riscontro di un numero eccezionalmente elevato di casi di microcefalia fetale in Brasile, fenomeno messo appunto in correlazione con l'infezione da virus Zika, contratta in gravidanza;
   in Italia alcuni anni fa una piccola epidemia di « Chikungunya» fu sostenuta da un vettore sempre del genere Aedes (la Aedes Albopictus) nota anche come zanzara tigre diffusa ormai da molti anni sul territorio italiano. Questa malattia virale che si era manifestata con sintomi simili a quelli dell'influenza: febbre alta, cefalea, stanchezza e, soprattutto, infiammazione delle articolazioni. Il quadro fu accompagnato, in un'elevata percentuale di casi, da manifestazioni cutanee maculopapulari pruriginose, che assunsero le caratteristiche di tipo emorragico benigno –:
   quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare per contrastare eventuali rischi di contagio, da parte di viaggiatori italiani diretti nei Paesi in cui e presente un più elevato rischio;
   quali siano le iniziative assunte per intraprendere una minuziosa campagna informazione ed educativa sul territorio italiano atta a prevenire il rischio di possibile diffusione del virus sul nostro territorio;
   quali siano i protocolli sanitari, per la diagnosi precoce di eventuali casi di importazione del virus;
   di quali presidi e mezzi materiali si disponga negli ospedali dove presumibilmente verranno trattati i casi di importazione (ad esempio, zanzariere impregnate, repellenti, bonifica delle aree ospedaliere). (4-12063)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

prevenzione delle malattie

rischio sanitario