ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12062

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 567 del 11/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12062
presentato da
COLONNESE Vega
testo di
Giovedì 11 febbraio 2016, seduta n. 567

   COLONNESE, BARONI, DI VITA, GRILLO, SILVIA GIORDANO, LOREFICE e MANTERO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi giorni, molti medici di famiglia stanno lanciando l'allarme di crescenti tensioni tra i pazienti dovute all'entrata in vigore del «decreto Lorenzin» sulla delle riduzione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale ad alto rischio di inappropriatezza che di fatto riduce notevolmente l'erogabilità di molte prestazioni. Il fatto più eclatante è accaduto il 5 dicembre 2015 a Monte di Procida, in provincia di Napoli, dove un paziente ha malmenato con calci e pugni un medico che, secondo le direttive del decreto, non ha potuto prescrivere una risonanza;
   secondo il decreto 9 dicembre 2015 (Condizioni di erogabilità e indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale) sono state individuate 203 prestazioni di assistenza specialistiche a prescrizione limitata nell'ambito del servizio sanitario nazionale, il cui elenco è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2016. In particolare, le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva previste nel decreto interessano: odontoiatria, genetica, radiologia diagnostica, esami di laboratorio, dermatologia allergologica, medicina nucleare; all'articolo 2, comma 1, si intendono per «condizioni di erogabilità» le specifiche circostanze riferite allo stato clinico o personale del destinatario, alla particolare finalità della prestazione (terapeutica, diagnostica, prognostica, o di monitoraggio di patologie o condizioni), al medico prescrittore, all'esito di procedure o accertamenti pregressi, in assenza delle quali la prestazione specialistica risulta inappropriata e non può essere erogata nell'ambito e a carico del servizio sanitario nazionale;
   la tensione tra i pazienti sta crescendo un po’ ovunque e a lanciare l'allarme sono i medici di famiglia che stanno raccogliendo numerose testimonianze tra i colleghi che denunciano che, per l'entrata in vigore del decreto, di fatto l'erogabilità di molte prestazioni è notevolmente ridotta;
   il decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, all'articolo 9-quater, dispone che in caso di un comportamento prescrittivo non conforme alle condizioni e alle indicazioni di cui al decreto ministeriale previsto dal comma 1, l'ente richiede al medico prescrittore le ragioni della mancata osservanza delle predette condizioni ed indicazioni. In caso di mancata risposta o di giustificazioni insufficienti, l'ente adotta i provvedimenti di competenza, applicando al medico proscrittore dipendente del Servizio sanitario nazionale una riduzione del trattamento economico accessorio (...);
   la prevenzione risulta quindi completamente impedita ai pazienti bisognosi, mentre le persone più facoltose potranno pagare gli esami diagnostici di tasca propria o stipulando un'assicurazione. Secondo il decreto ministeriale, ad esempio, indagini strumentali come tac, risonanze, potranno essere prescritte solo in presenza di un tumore già accertato o di un intervento chirurgico o di un trauma subito; nel caso di un sospetto diagnostico, l'esame dovrà essere negato ed il cittadino lo dovrà pagare di sua tasca. Analogamente per gli esami di laboratorio, potranno essere prescritti solo in presenza di patologie già accertate. Tali disposizioni creano di fatto una disparità e una discriminazione alle categorie di persone più indigenti che di fatto non potranno accedere alle cure;
   inoltre le prestazioni sotto controllo appropriatezza dovranno infatti essere prescritte, se a carico del servizio sanitario nazionale, su una ricetta a sé stante e quindi anch'essa soggetta al super ticket di 10 euro. Mentre prima potevano essere prescritte sulla stessa ricetta di altre prestazioni specialistiche e diagnostiche: ad ogni prestazione soggetta a limitazioni prescrittive deve essere allegata una nota che indica in quale caso quell'accertamento può essere erogato a carico del servizio sanitario nazionale. Quindi ogni prestazione con limiti prescrittivi deve essere trascritta su una ricetta a sé, facendo così moltiplicare il super-ticket da 10 euro che altrimenti si sarebbe pagato una sola volta –:
   se siano a conoscenza delle tensioni descritte in premessa;
   se si intenda intervenire per evitare discriminazione e disparità di trattamento rispetto alle categorie di persone più indigenti che di fatto non potranno accedere alle cure, soprattutto per quanto riguarda indagini strumentali preventive spesso troppo costose;
   se l'attuazione del decreto non comporti una limitazione al medico prescrittore di agire in scienza e conoscenza e come si intenda evitare che il meccanismo sanzionatorio rispetto alle prescrizioni cosiddette «inappropriate» possa spaventare il medico facendolo lavorare male e di conseguenza creando un danno al malato che, vedendosi negare un esame, potrebbe rinunciare a curarsi del tutto o rivolgersi al privato solo avendone la possibilità economica;
   se non si intenda assumere iniziative normative, anche mediante la modifica del sopracitato decreto, affinché in base alla fascia di reddito, anche le categorie più indigenti possano avere accesso a cure preventive gratuite esercitando il diritto alla salute sancito all'articolo 32 della Costituzione italiana. (4-12062)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

malattia

medico