ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11972

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 562 del 04/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 04/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 04/02/2016
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 04/02/2016
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 04/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/02/2016
Stato iter:
04/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/03/2016
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/03/2016

CONCLUSO IL 04/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11972
presentato da
PASTORINO Luca
testo di
Giovedì 4 febbraio 2016, seduta n. 562

   PASTORINO, CIVATI, BRIGNONE e ANDREA MAESTRI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la stampa ha divulgato i contenuti di una nota informativa della direzione centrale della polizia di prevenzione prodotta l'11 aprile 2015 nell'ambito di una causa civile presso il tribunale di Roma e firmata dal direttore centrale Mario Papa, che reca diversi giudizi positivi nei riguardi dell'organizzazione neofascista Casa Pound;
   la nota non risparmia elogi verso l'organizzazione neofascista, che si caratterizzerebbe per «lo stile di militanza fattivo e dinamico ma rigoroso nel rispetto delle gerarchie interne». Addirittura, nel contesto del documento sembra quasi assurgere a merito il tentativo «di sostenere una rivalutazione degli aspetti innovativi di promozione sociale del ventennio»;
   Casa Pound è dipinta come un'associazione di brava gente impegnata nella «tutela delle fasce deboli», nella «lotta al precariato» e nella «difesa dell'occupazione attraverso l'appoggio ai lavoratori impegnati in vertenze occupazionali e le proteste contro le privatizzazioni delle aziende pubbliche»;
   il massimo, per così dire, la nota lo raggiunge in merito al tema dell'uso della violenza da parte di Casa Pound. Si legge che «il sodalizio Organizza con regolarità, sull'intero territorio nazionale, iniziative propagandistiche e manifestazioni nel rispetto della normativa vigente e senza dar luogo ad illegalità e turbative dell'ordine pubblico» e se in effetti «all'interno del movimento militano elementi inclini all'uso della violenza, intesa come strumento ordinario di confronto e di affermazione politica oltre che quale metodo per risolvere controversie di qualsiasi natura» la colpa è anche della sinistra radicale che «sotto la spinta del cosiddetto ‘antifascismo militante’ non riconosce il diritto alla agibilità politica» alle formazioni di estrema destra» –:
   se intenda assumere immediatamente le distanze dalla citata nota informativa e avviare un'indagine interna per verificare con rapidità se ricorrano presupposti per la rimozione del direttore centrale della polizia di prevenzione;
   se possa esporre la strategia del Ministro per l'effettiva e rigorosa applicazione, per quanto di competenza, della legge 20 giugno 1952, n. 645, norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, cosiddetta legge Scelba, a fronte di quello che pare un sempre maggiore e preoccupante attivismo delle varie, organizzazioni neofasciste sul territorio.
(4-11972)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 4 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 583
4-11972
presentata da
PASTORINO Luca

  Risposta. — Il movimento CasaPound, sorto nel dicembre 2003 ma ufficializzato formalmente nel 2007, si è affermato progressivamente nel panorama nazionale dell'estremismo di destra.
  L'incremento delle attività di propaganda e l'interesse del sodalizio per temi a forte rilevanza sociale hanno accentuato la concorrenzialità con i gruppi di opposto orientamento, sfociata nell'ultimo anno in ben 106 episodi di contrapposizione, con il ferimento, in alcuni casi anche grave, di 24 attivisti di destra e di sinistra.
  Il Ministero dell'interno segue l'evoluzione di questa situazione di conflittualità, dedicando particolare attenzione all'attività dei gruppi politici estremisti e alle frange più radicali in tutte le zone d'Italia.
  In tale contesto, vengono costantemente controllati anche i luoghi di aggregazione dei simpatizzanti di CasaPound e le iniziative assunte dai medesimi.
  Eventuali comportamenti illeciti posti in essere da singoli esponenti del movimento vengono perseguiti con fermezza e sistematicità dalle Forze dell'ordine e dalla magistratura.
  Al riguardo, si informa che nel quinquennio 2011-2015 sono stati tratti in arresto 19 militanti o simpatizzanti di CasaPound, mentre 336 sono stati deferiti a vario titolo all'autorità giudiziaria. Si aggiunge che dall'inizio del corrente anno sono già stati effettuati 1 arresto e 23 denunce.
  Quanto all'ispirazione neofascista del movimento evocata nell'interrogazione, si rileva che, allo stato attuale, non risultano pronunce giurisdizionali che abbiano accertato, nei riguardi di Casapound, il concretizzarsi della fattispecie della riorganizzazione del disciolto partito fascista e che legittimino, quindi, l'adozione di provvedimenti di scioglimento ai sensi della legge n. 645 del 1952.
  Con riferimento specifico al documento della direzione centrale della polizia di prevenzione, su cui è incentrata l'interrogazione, si rappresenta che esso non costituisce un documento di analisi o di valutazione sul movimento, ma una risposta a precisi quesiti posti dal tribunale civile di Roma, concernenti: i dati conoscitivi sull'associazione; l'articolazione della struttura organizzativa anche a livello periferico; l'eventuale diretto coinvolgimento del sodalizio in procedimenti penali o attività d'indagine, sfociate in denunce o rapporti informativi all'autorità giudiziaria per fatti di violenza o per manifestazioni politiche non autorizzate, segnatamente di carattere antisemita e/o neonazista.
  Per quanto attiene a quest'ultimo aspetto, sono state sottoposte all'attenzione del magistrato talune situazioni di criticità riguardanti in particolare:
   l'infiltrazione nelle tifoserie ultras sportive, divenuta spesso il presupposto per il compimento di azioni violente nei confronti di esponenti di opposta ideologia anche fuori dagli stadi;
   più in generale, la presenza, all'interno del sodalizio o in ambienti vicini ad esso, di elementi inclini all'uso della violenza intesa come strumento ordinario di confronto e di affermazione politica.

  È stato quindi precisato che tali soggetti si trovano sovente coinvolti in episodi di illegalità contro elementi di opposto orientamento, ponendo in essere risse, aggressioni e scontri, talvolta preordinati.
  Nel documento viene anche chiarito che tali comportamenti sono puntualmente e sistematicamente perseguiti sotto il profilo penale ogni qualvolta si riesca a giungere all'individuazione delle responsabilità, come si è avuto già modo di evidenziare nella prima parte della presente risposta.
  In conclusione, si rassicura l'interrogante che la direzione centrale della polizia di prevenzione e le autorità provinciali di pubblica sicurezza svolgono una costante attività di prevenzione attraverso un attento monitoraggio ed un'accurata raccolta informativa nei confronti dei movimenti estremisti – tra i quali CasaPound –, finalizzata a cogliere il minimo segnale di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica e ogni ipotesi di deviazione dalle regole del diritto e della pacifica convivenza.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controversia di lavoro

procedura civile

polizia