ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11962

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 562 del 04/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: DISTASO ANTONIO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 04/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11962
presentato da
DISTASO Antonio
testo di
Giovedì 4 febbraio 2016, seduta n. 562

   DISTASO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la grave crisi economica partita dal 2008 ha prodotto il fallimento di più 90.000 imprese; oltre il 4 per cento delle famiglie ha subito decurtazioni di reddito a causa della perdita del posto di lavoro di un loro componente; la produzione industriale è oggi più bassa di oltre il 20 per cento; vi è quasi un milione di occupati in meno;
   tutto questo ha ridotto la capacità di famiglie e imprese di ripagare i propri debiti verso le banche. Conseguentemente i crediti deteriorati delle banche hanno raggiunto circa 360 miliardi di euro, il 18 per cento del complesso dei prestiti; oltre la metà sono registrati in sofferenza e soggetti a procedure di parziale recupero lunghe e onerose. I tassi di copertura sono aumentati fino attuale 45 per cento e per le sofferenze sfiora il 60 per cento. È bene considerare che le banche a fronte delle esposizioni deteriorate detengono garanzie reali per circa 160 miliardi;
   da tempo da più parti si sostiene la necessità di interventi volti a favorire lo sviluppo di un mercato privato dei crediti deteriorati, come quello realizzato nell'estate dello scorso anno per la semplificazione delle procedure fallimentari ed esecutive per ridurre i tempi di recupero dei crediti;
   il Ministero dell'economia e delle finanze ha raggiunto recentemente un accordo con la Commissione europea su uno schema di garanzia pubblica per il debito senior derivante dalla cartolarizzazione di sofferenze da parte delle banche, accordo, che non ha ricevuto dal mercato un giudizio positivo, viste le reazioni altalenanti registrate, da valutare attentamente nei suoi contenuti e per gli effetti concreti che produrrà;
   secondo alcuni commentatori l'accordo con Bruxelles sulle sofferenze bancarie serve più per essere sbandierato a fini politici che per risolvere in qualche misura i problemi delle banche italiane. A testimonianza di quanto sopra, a parere degli interroganti, vi è la frase finale del comunicato del Ministero dell'economia e delle finanze: «L'intervento non genererà oneri per il bilancio dello Stato. Al contrario, si prevede che le commissioni incassate siano superiori ai costi e che vi sia pertanto un'entrata netta positiva». C’è da credere che il meccanismo della garanzia sia stato pensato a costi crescenti proprio per incentivare gli operatori a recuperare i crediti nel più breve tempo possibile, ossia già entro i primi tre-cinque anni dall'emissione dei titoli da parte delle società di cartolarizzazione delle sofferenze;
   la reazione negativa della borsa conferma che l'accordo con Bruxelles potrà risolvere in parte il problema solo per alcune banche, mentre il grosso del sistema – soprattutto a livello locale – continuerà a essere oppresso dalle sofferenze ed incapace quindi di riattivare il circuito del credito con grave danno per la nostra economia;
   nell'assemblea Assonim-Forex del 30 gennaio 2016 il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha esortato le banche a «migliorare la capacità di intervento sulle sofferenze», e ad assegnare alla gestione dei crediti deteriorati «risorse proporzionate alla loro rilevanza nei bilanci», adottando, «dove le dimensioni e il modello di attività lo consentano, un approccio di tipo industriale», con l'esplicita raccomandazione rivolta a chi non è in grado di fare ciò, di «affidarle a operatori specializzati con guadagni di efficienza e di efficacia»;
   sempre secondo il Governatore Visco si possono inoltre «gestire meglio quei crediti deteriorati (quasi un terzo del totale) che fanno capo a imprese in temporanea difficoltà ma con concrete possibilità di rilancio, soprattutto con il rafforzamento della ripresa economica. È essenziale a questo fine un adeguato coordinamento tra le banche finanziatrici, che preveda anche l'intervento di operatori specializzati nelle ristrutturazioni aziendali;
   in tale contesto va considerata l'esperienza della società di gestione delle attività di Napoli; 1o gennaio 1997, si realizzò il trasferimento a titolo oneroso e pro soluto delle attività problematiche del Banco di Napoli alla suddetta SGA, incaricata di gestirne il recupero. La cessione ha riguardato attività per un valore nominale pari a circa 17.400 miliardi di lire, relativi a 33 mila posizioni –:
   se, in questa fase di predisposizione della normativa conseguente all'accordo concluso con la Commissione europea sulla gestione delle sofferenze, si stia valutando, l'unica esperienza finora avutasi in Italia in materia di bad bank, ovverosia quella della Società di gestione attività (in sigla S.G.A.) con sede a Napoli, la cui attività è partita a seguito del decreto ministeriale 14 ottobre 1996 che consentì al Banco di Napoli, previa autorizzazione della Banca d'Italia, di procedere alla cessione pro soluto, a una società del gruppo, di crediti in sofferenza e comunque ad andamento anomalo;
   se il Ministero dell'economia e delle finanze e le altre istituzioni interessate stiano valutando come modificare l'originaria missione della SGA, che attualmente occupa circa 80 elementi da tempo impegnati nell'attività di recupero dei crediti in sofferenza, che ha consentito recuperi di crediti per complessivi 6 miliardi di euro, al fine di consentirle di gestire – direttamente o con scorporo del ramo d'attività rappresentato dalla struttura dedicata al recupero – i crediti affidati dalle società di cartolarizzazione che andranno a costituire singole banche o gruppi, considerato che una gestione indifferenziata e non specializzata dei crediti problematici nell'ambito delle stesse banche comporta spesso un elevato differenziale negativo di efficacia ed efficienza, riducendo la capacità di realizzo dei relativi incassi;
   se, si terrà conto delle raccomandazioni del Governatore Visco riportate in premessa circa la professionalità e l'esperienza con le quali devono essere gestite le diverse fasi del recupero stragiudiziale e legale dei crediti problematici delle banche, specie di quelli verso imprese sanabili, al fine di preservarne i valori aziendali ed i posti di lavoro, utilizzando la positiva esperienza della Società di gestione attività sicuramente da annoverare tra gli «operatori specializzati», indicati dal Governatore, da utilizzare per la gestione dei crediti problematici delle banche, specie quelli verso le imprese, che verrebbero irrimediabilmente distrutte nel caso in cui fossero attivate azioni di recupero aggressive dei crediti, dirette a realizzare i crediti medesimi nel più breve tempo possibile, sotto la spinta di orientamenti di pronto realizzo e di breve termine nella delicata azione di recupero, evitando il rischio di lasciare tale mercato sotto il controllo esclusivo degli investitori esteri, soprattutto di quelli a carattere fortemente speculativo. (4-11962)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

banca

riduzione dei salari