ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11879

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 559 del 01/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 01/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/02/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/02/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 04/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11879
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Lunedì 1 febbraio 2016, seduta n. 559

   NASTRI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto risulta da un articolo pubblicato dal quotidiano «Il Corriere della Sera», il 30 gennaio 2016, il contenuto del provvedimento di riforma della pubblica amministrazione, (approvato dal Consiglio dei ministri), che rientra all'interno degli undici decreti attuativi seguiti all'approvazione della legge delega n. 124 del 2015 approvata il 7 agosto 2015, non è stato ancora reso noto;
   al riguardo, il suindicato articolo di stampa evidenzia come tali ritardi siano oramai così frequenti che vengono considerati addirittura «normali», nel senso che, nonostante sia resa pubblica una determinata riforma, tuttavia pochissimi soggetti ne conoscono il contenuto, proprio come il cosiddetto «Testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale»;
   il medesimo provvedimento con cui il Parlamento aveva delegato il Governo a modernizzare la pubblica amministrazione, prosegue «Il Corriere della Sera» avrebbe dovuto essere uno dei passaggi più innovativi dell'intera riforma, con un obiettivo dichiarato: aprire alla concorrenza le migliaia di piccoli (o non tanto piccoli) regimi locali di monopolio nella fornitura di servizi come la gestione dei rifiuti, l'acqua, o i trasporti pubblici;
   la legge-delega pubblicata nella Gazzetta Ufficiale all'inizio dell'agosto 2015 stabilisce, infatti, come attraverso l'articolo 19 il Governo debba procedere alla «soppressione, previa ricognizione, dei regimi di esclusiva, comunque denominati, non conformi ai principi generali in materia di concorrenza e comunque non indispensabili per assicurare la qualità e l'efficienza del servizio»;
   le predette linee guida, a giudizio dell'interrogante, sebbene condivisibili ed urgenti, se si valuta che i concessionari monopolisti hanno contribuito a bloccare il mercato della concorrenza e della crescita economica nel Paese, risultano tuttora sconosciute (nonostante, come riportato, i decreti attuativi siano stati approvati da diversi giorni dal Consiglio dei ministri);
   i testi dei decreti, infatti, non sono ancora stati trasmessi al Parlamento, sebbene, secondo quanto riporta il quotidiano richiamato, il «testo unico» sui servizi pubblici locali sembra essere stato licenziato dal Consiglio dei ministri di giovedì della scorsa settimana, ridimensionato nei suoi passaggi fondamentali;
   in particolare, sarebbero state soppresse quasi tutte le norme dell'articolo 7, che riducevano drasticamente i «diritti di esclusiva» delle società municipalizzate sulle grandi città e, più specificamente, il comma 2, dove si stabilisce che «il regime di privativa cessa in ogni caso alla data del 31 dicembre 2016» e l'articolo 4, che almeno nella sostanza, sembra essere stato fortemente mutato rispetto alla versione originaria e che avrebbe dovuto prevedere una maggiore apertura degli enti locali al mercato della concorrenza nella gestione dei rifiuti, dell'acqua e del gas;
   in definitiva, secondo quanto riporta «Il Corriere della Sera», le suindicate disposizioni contenute nella legge-delega sarebbero state pienamente disattese dal Governo, con la conseguenza che la riforma dell'azione amministrativa e di razionalizzazione della spesa pubblica per centinaia di migliaia di società municipalizzate, a livello nazionale, rischia ancora una volta di essere rinviata;
   al riguardo, l'interrogante evidenzia come con riferimento ai principali settori delle public utilities, l'introduzione di elementi competitivi siano stati per decenni trascurati e non considerati adeguatamente nel nostro Paese, determinando gravissime conseguenze, in termini di spreco di risorse pubbliche e di inefficienza dei servizi resi ai contribuenti, i quali a fronte del pagamento dei tributi che gravano su di essi, non ricevono un'adeguata contropartita da parte delle istituzioni pubbliche, proprio in termine di competitività e precisione dei servizi pubblici ad essi erogati;
   a giudizio dell'interrogante, risulta pertanto urgente e necessario, da parte del Governo, un intervento esplicativo, al fine di chiarire l'effettiva intenzione dell'Esecutivo in carica, nel favorire l'apertura alla concorrenza nei servizi pubblici locali, che appare quanto mai necessaria per migliorare la crescita economica dell'intero sistema Paese –:
   se trovi conferma quanto indicato dall'articolo del quotidiano «Il Corriere della Sera», richiamato nella premessa, con particolare riferimento ai ritardi della pubblicazione del decreto attuativo riferito al cosiddetto «testo unico sui servizi pubblici locali», concernente i servizi della gestione dei rifiuti, l'acqua e dei trasporti pubblici;
   in caso affermativo, quali siano i motivi per i quali a distanza di diversi giorni dall'approvazione del Consiglio dei ministri, il Governo non abbia ancora reso noti i contenuti del provvedimento attuativo della legge delega approvata il 7 agosto 2015, di riforma della pubblica amministrazione, il cui obiettivo era di favorire la concorrenza dei servizi pubblici locali, migliorandone l'efficienza in termini di servizi resi agli utenti, nonché di risparmio della spesa pubblica;
   quali siano, in senso generale, le intenzioni del Governo, in merito al quadro regolatorio dell'organizzazione e del riordino dei servizi pubblici, in merito all'attribuzione dei compiti degli enti locali, in materia di servizi idrici, gas, energia e trasporti locali, le cui condizioni attuali, a giudizio dell'interrogante, continuano a rappresentare gravi ostacoli alla concorrenza, all'efficientamento dei servizi resi agli utenti e, nel complesso, allo sviluppo di un Paese come l'Italia che rappresenta, l'ottava potenza industriale a livello mondiale. (4-11879)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concorrenza

norme giuridiche sulla concorrenza

consiglio dei ministri